Launch: la tastiera 100% opensource e configurabile di System76

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Di System76 vi abbiamo già parlato diverse volte su queste pagine, azienda americana che da sempre punta all’open-source in tutte le sue componenti. Dai notebook ai desktop, dai server ai mini pc, tutto è sempre stato studiato per funzionare perfettamente con Linux.

L’azienda punta così tanto ad assicurare la compatibilità che addirittura fornisce una sua distribuzione, Pop_OS!, basata su Ubuntu e pensata per gli sviluppatori.

Recentemente però è apparso sul suo sito un nuovo pezzo di hardware: dal nome Launch, si presenta come una tra le tante tastiere meccaniche disponibili sul mercato. Ma sotto sotto c’è qualcosa di più.

Già perché se da una parte abbiamo le classiche feature che troviamo nelle più comuni tastiere meccaniche, come i cappucci dei tasti facilmente sostituibili, due tipi di switch selezionabili, entrambi dal rumore particolarmente *clicky*, e la possibilità di avere la retroilluminazione, dall’altra è molto di più di più poiché nasconde al suo interno anche un hub USB ad alte prestazioni, fornendo ben 2 porte USB3.2 Type C e due porte USB3.2 Type A, entrambe con supporto di velocità di trasferimento fino a 10 Gbps.

Ma le sorprese non sono finite qui: la tastiera nella sua interezza è totalmente open-source: dagli schemi costruttivi, al software di gestione, fino al firmware della tastiera stessa, tutto è aperto. E proprio quest’ultima accoppiata di firmware e software sono quelli che portano la vera innovazione.

Già perché la tastiera è totalmente programmabile in ogni suo singolo tasto, e supporta contemporaneamente fino a 4 programmazioni diverse per poter selezionare una modalità o un’altra durante la digitazione. Il design segue questa politica anch’esso, con una curiosa barra spaziatrice divisa in due ed il fatto che viene fornita con dei cappucci dei tasti aggiuntivi non solo per il cambio colore, ma anche per la sostituzione dei tasti, invoglia a crearsi il proprio schema personalizzato. Non usate il caps lock (CHI USA PIU’ IL CAPS LOCK?!) e preferite avere un secondo Esc? nessun problema. Premete la barra spaziatrice sempre con il pollice sinistro e volete utilizzare la metà destra della stessa per avere un terzo Shift? Si riprogramma, si sostituisce il cappuccio ed ecco fatto.

Il design compatto ed il cavo di connessione rimovibile fanno pensare ad un accessorio da portarsi in giro, e la sua compatibilità con Linux, Windows e macOS confermano l’idea di poterla usare con qualsiasi dispositivo, ma la programmabilità? Beh, la soluzione è davvero interessante, perché essendo sia il software di gestione che il firmware open-source e creati dalla stessa azienda, tutte le configurazioni di tutti e 4 i layout configurati vengono salvati nel firmware stesso, facendo si che queste permangano indipendentemente dal computer a cui viene collegata.

Se siete curiosi il firmware è disponibile su GitHub, se invece volete il pacchetto completo allora preparate la carta di credito perché tutte queste funzionalità ed accessori si pagano. Il prezzo di partenza è di $285, che ovviamente lievita nel caso si voglia estendere la garanzia a 3 anni.

Sul sito del produttore è presente una pagina che descrive nel dettaglio questo prodotto. Siete interessati?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l'HA e l'universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

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