Ad inizio settembre 2024 abbiamo raccontato tutta la nostra sorpresa, e quella della community, nel leggere il comunicato pubblicato sul blog ufficiale di Elastic nel quale veniva annunciato il ritorno ad una licenza open-source per il software principe dell’azienda: Elasticsearch.
La notizia è stata indubbiamente molto positiva, ma ha anche suscitato una serie di riflessioni in merito non solo ad Elastic, ma anche a tutte le altre aziende che hanno fatto scelte simili: questa mossa potrà suscitare spirito di emulazione?
A questa domanda le aziende coinvolte potrebbero provare a rispondere valutando anche uno studio dall’azienda Redmonk che recita chiaramente:
there does not seem to be a clear link between moving from an open source to proprietary license and increasing the company’s value.
non sembra esserci un legame chiaro tra la scelta di convertire una licenza open-source con una proprietaria e l’incremento del valore dell’aziendaEd è un’affermazione decisamente importante, poiché più e più volte su questi canali abbiamo sempre voluto specificare la frase Business is Business e quindi era oltremodo legittimo da parte delle aziende voler monetizzare sul proprio lavoro… Ma se questo aspetto viene a mancare ha ancora senso fare valutazioni di questo tipo?
Lo studio pubblicato, raccontato anche da Dev Class, cita alcune tra le aziende principali: MongoDB, che ha migrato da AGPL (GNU Affero General Public License) a SSPL (Server Side Public License) nel 2018, Elastic Co, che “aveva” (almeno al tempo dello studio) cambiato da Apache 2 a SSPL (e poi Elastic License all’inizio del 2021) ed infine HashiCorp, che come sappiamo è passata da MPL (Mozilla Public License 2.0) a BSL (Business Source License).
Pur riconoscendo l’analisi come una di quelle difficoltose per via di tutte le variabili implicate in un calcolo simile – vedi la concorrenza, altri aspetti delle performance aziendali e l’ambiente macroeconomico generale – il risultato racconta comunque di come tutte le aziende studiate abbiano sì aumentato i loro ricavi dopo il cambio di licenza, ma con una crescita simile a quella precedente al cambiamento.
Per farla breve: il cambio di licenza non ha impattato sensibilmente sulla crescita economica delle aziende.
Guardare per credere:
Lo ripetiamo: questa analisi non è oro colato, poiché numerosi sono i fattori che andrebbero inseriti nel calcolo, ma è allo stesso tempo vero che sicuramente dimostrano come una variazione sensibile nella crescita di queste aziende non ci sia stata.
Questo studio servirà a convincere i più in merito alla revisione delle proprie scelte? Chi può dirlo, staremo a vedere. Ma se si prendono per buoni questi dati la conclusione che viene da tirare è che un cambio di licenza ad oggi dipende solo dalla “politica”, dalla volontà di mandare un messaggio.
Di certo la frase finale alle discussioni di questo tipo non potrà più essere Business is Business…
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.