La notizia del rinvio di sequel di Breath of the Wild a primavera 2023 non ha colpito solo i fan della saga.
Durante il Tokyo Trading del 29 marzo, infatti, le azioni di Nintendo sono calate del 6%. I motivi sono facilmente intuibili: sono passati 6 anni dall’uscita del primo Breath of the Wild e la delusione dei fan è quanto mai cocente dopo questa notizia.
Questo calo, però, viene dopo un incremento delle azioni della grande N del 25%, come riportato da Reuters. Negli ultimi mesi Switch ha infatti macinato grandi entrate, grazie all’uscita di titoli di successo come Leggende Pokémon: Arceus, a gennaio e di Triangle Strategy e Kirby and the Forgotten Land a marzo.