Le critiche di Linus Torvalds su Bcachefs, la lenta adozione di Rust nel Kernel Linux e lo scetticismo verso l’AI

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Nel corso dei vari Open Source Summit organizzati dalla Linux Foundation tra Cina e Nord America in questo 2024 sono emerse parecchie dichiarazioni da parte di un agguerritissimo Linus Torvalds su diversi temi caldi in merito al Kernel Linux ed i suoi dintorni che, come vuole tradizione, sono tutto tranne che banali… O pacifiche.

La questione più spinosa è relativa a Bcachefs, filesystem introdotto nella versione 6.7, verso il quale sono state sollevate diverse perplessità ed anche un netto pentimento da parte del Dittatore Benevolo per il suo merge. Se infatti già nel precedente annuncio della release 6.10 alcuni ritardi erano stati imputati proprio a questa componente, nel recente thread apparso sulla mailing list del Kernel Linux i toni si sono fatti ancora più accesi:

The bcachefs patches have become these kinds of "lots of development during the release cycles rather than before it", to the point where I'm starting to regret merging bcachefs. Le patch bcachefs sono diventate questi “parecchi sviluppi durante i cicli di release piuttosto che prima” al punto che sto iniziando a pentirmi di aver fatto il merge

Il riferimento è appunto sulla patch proposta, giudicata dallo stesso autore ingente e molto poco apprezzata da Torvalds. Ancora troppo poco per dire che bcachefs verrà escluso dal Kernel upstream, ma sicuramente non un punto a suo favore.

E non finisce qui, il malcontento di Torvalds (che pare non essersi goduto le ferie appieno, sempre che questo concetto si applichi al Sommo) si estende anche all’ambito Rust.

Se infatti è vero che da anni raccontiamo di come l’integrazione del linguaggio del momento sia ormai una realtà nel Kernel Linux è vero anche che i progressi effettivi sono in numero decisamente inferiori alle attese. Almeno quelle di Papà
Pinguino
, stando a quel che racconta ZDNet.

I was expecting updates to be faster, but part of the problem is that old-time kernel developers are used to C and don’t know Rust. They’re not exactly excited about having to learn a new language that is, in some respects, very different. So there’s been some pushback on Rust.

Mi aspettavo aggiornamenti più rapidi, ma parte del problema è che gli sviluppatori storici del Kernel conoscono C senza conoscere Rust. Non sono così entusiasti di dover imparare un nuovo linguaggio che, sotto certi aspetti, è molto diverso. Quindi c’è stata un po’ di ritrosia nei confronti di Rust.

Altro aspetto di Rust è la sua stabilità, che non sembra essere così rocciosa, almeno da quelli che sono i primi test. Quindi anche qui bene, ma non benissimo.

L’articolo di ZDNet si chiude con le riflessioni sull’AI che non divergono per nulla da quanto già abbiamo raccontato: scetticismo generale in merito alla “bolla”, ma felicità per come questa febbre dell’oro abbia dato nuovo impulso alla collaborazione di NVIDIA per le integrazioni nel Kernel.

E qui si arriva al nocciolo conclusivo degli interventi di Torvalds, la cui indifferenza tocca anche Kubernetes, tecnologia che non suscita particolare entusiasmo al pari di quelle AI. Perché in fondo, come appare evidente in tutti gli articoli, per Torvalds conta una sola cosa:

The only thing that matters is the kernel

E questa frase non c’è bisogno di tradurla.

Quindi no AI, no Kubernetes, ma vogliamo mettere l’entusiasmo nel leggere di questa patch raccontata da Phoronix che aumenta la velocità di avvio del Kernel di ben 0,035 secondi?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

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