Il mercato degli smartphone è stato particolarmente negativo nel corso del 2022, facendo registrare una contrazione che ha portato ad un calo generale delle vendite. Questo si è tradotto anche in un calo sensibile che ha coinvolto tutti i principali fornitori del settore, inclusi quelli che realizzano i sensori fotografici che troviamo su tutti gli smartphone presenti in commercio.
Counterpoint ha analizzato proprio le performance di questo settore, andando ad evidenziare un dato molto interessante: all'interno di un mercato in forte crisi, solo Sony è riuscita a chiudere l'anno in crescita. Il motivo di ciò, stando ai dati raccolti dalla società, è dovuto principalmente all'aggiornamento del comparto fotografico della gamma iPhone 14, la quale si basa interamente su sensori realizzati da Sony, come evidenziato anche da Apple nel corso di un recente viaggio di Tim Cook in Giappone.
IPHONE, IL CAVALLO VINCENTE DI SONY
Con il passaggio ad iPhone 14, Apple ha aggiornato ben 3 dei 5 sensori fotografici presenti su iPhone 14 Pro (la recensione) e 14 Pro Max (recensione), andando a cambiare la fotocamera anteriore, quella posteriore principale e quella ultra grandangolare, mentre sono rimasti invariati i sensori presenti nella tele 3x e nel sensore LiDAR. Sui modelli base e Plus (qui la recensione) il cambiamento riguarda solo la fotocamera anteriore, visto che le due posteriori provengono entrambe dalla generazione precedente (anche se da dispositivi diversi). Qui sotto potete trovare uno schema che riassume quali sensori Sony vengono utilizzati da iPhone e per quali comparti.
L'aggiornamento effettuato da Apple ha permesso a Sony di incassare 6 dollari di ricavi extra per ogni unità, arrivando a totalizzare ben 300 milioni di dollari di ricavi extra solo nella seconda metà del 2022. Si tratta di un risultato che ha spinto verso di 5 punti percentuali verso l'alto la quota di mercato di Sony (rispetto al 2021), portandola a totalizzare ben il 54% dei ricavi di tutto il settore nel corso del 2022.
La casa giapponese è quindi il leader incontrastato del settore e, come anticipato in apertura, è anche l'unica azienda ad aver visto le proprie quote in aumento nel corso dell'anno appena concluso. Il Giappone è quindi il Paese più importante in questo campo, seguito a ruota dalla Corea del Sud, dove troviamo al primo posto Samsung LSI, la seconda azienda al mondo per ricavi (per quanto riguarda i sensori fotografici). Nel complesso il 2022 di Samsung non è andato male, visto che il 29% dei ricavi del settore sono suoi, anche se si tratta di un dato in calo di 1 punto percentuale rispetto al 2021.
I principali successi della casa di Seoul riguardano la fornitura di sensori di fascia media, visto che le sue proposte da 50 MegaPixel hanno totalizzato circa 200 milioni di unità per quanto riguarda le spedizioni, ma anche il settore premium - ovvero quello dei sensori da più di 100 MegaPixel - si è comportato bene, raggiungendo quota 150 milioni di spedizioni.
Sempre in Corea del Sud troviamo Sk hynix con il 5% delle quote, ma per trovare la terza azienda su scala globale bisogna spostarsi in Cina. Il colosso asiatico pesa per appena il 12% dei ricavi totali e la sua società principale è Omnivision, la quale ha totalizzato poco meno del 7%, un dato in diminuzione di ben 3,5 punti percentuali rispetto al 2021. Alle sue spalle troviamo GalaxyCore (poco più del 5%) e un generico Altri che pesa per meno dell'1% dei ricavi globali.
Nel complesso il settore ha visto ricavi totali per oltre 13 miliardi di dollari, un dato che è in calo del 6% rispetto al 2021. Sony e Samsung dimostrano ancora una volta di essere leader incontrastati del mercato, visto che i loro ricavi combinati pesano per ben l'83% del totale, lasciando poco spazio alla concorrenza. Nonostante ciò, le performance di Sony dimostrano ancora una volta come sia importante essere tra i fornitori di Apple, dal momento che la casa di Cupertino è in grado di permettere ai suoi partner di ottenere spesso risultati che contrastano fortemente con l'andamento generale del mercato.