Le scimmie tornano a vederci con Neuralink: un nuovo dispositivo che potrebbe essere rivoluzionario

5 months ago 137

Non siamo ovviamente sorpresi dagli annunci a effetto di Elon Musk, ma l'ultimo appena emerso su X è sicuramente importante. Il patron di Neuralink ha annunciato che un nuovo prodotto dell'azienda sarebbe in grado di permettere alle scimmie cieche di tornare a vedere.

Questo nuovo dispositivo si chiama Blindsight ed è sviluppato dalla stessa Neuralink che ha dato i natali a Telepathy, il dispositivo impiantabile nel cervello umano che permette a chi è impossibilitato al movimento di svolgere azioni comuni. Recentemente abbiamo visto come un paziente paralizzato dalle spalle in giù riuscisse a giocare a scacchi al PC proprio con Neuralink.

Musk ha scritto che tale dispositivo sarebbe in grado di ripristinare la vista nei soggetti, anche tra coloro che sono nati ciechi e che quindi non hanno alcuna esperienza con questo senso. Le ricerche di Neuralink sono iniziate dalle scimmie, con risultati che, a detta di Musk, si rivelano già positivi.

Il numero 1 di Neuralink ha infatti dichiarato che Blindsight sarebbe già funzionante sulle scimmie in cui è stato sperimentato.

In queste prime versioni Blindsight implicherebbe una risoluzione bassa, paragonabile alle prime grafiche Nintendo se vogliamo riportare l'esempio che ha fatto lo stesso Musk.

Ma in futuro si potrebbero ottenere delle risoluzioni che andrebbero addirittura oltre quelle che caratterizzano la vista umana. Ancora una volta, Musk fa trasparire una filosofia di Neuralink che sembra protendere per andare oltre le capacità umane, non limitandosi esclusivamente alle applicazioni cliniche.

Al momento non è possibile vedere una dimostrazione di quanto ha appena rivelato Musk, così come non sono presenti lavori scientifici pubblici da consultare. Ovviamente si tratta di un aspetto rivoluzionario, al quale probabilmente mai nessuno si è spinto con tale grado di maturità.

Rimane anche da capire come concettualmente funzionerebbe Blindsight, l'ipotesi è che si tratti di un bypass tra occhio, nervo ottico e cervello. Il tutto è ancora oscuro, e per sapere su quali tipo di pazienti potrà funzionare dovremo attendere che Neuralink rilasci qualche dettaglio in più.

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