Lenovo ThinkBook Plus Gen 3 Recensione: due schermi (finalmente) diversi

1 year ago 115

ThinkBook Plus è una linea inusuale, che in passato ci proponeva un portatile con due schermi fronte/retro (uno e-ink), e che adesso sposta invece il secondo display alla destra della tastiera, allungando quello principale fino a 17,3''pollici nell'inusuale formato 21:10, e conservando lo slot per uno stylus. Un portatile insomma molto diverso dall'ordinario, ma sarà un esperimento o può essere davvero vantaggioso, quantomeno per alcuni utenti?

ThinkBook Plus G3 vi arriva in una bella confezione bianca. Non ci sono particolari accessori all'interno, ad esclusione di un secondo stylus capacitivo (Lenovo E-Color Pen, una penna attiva molto particolare, della quale parleremo più avanti, che è un bel regalo trovare in confezione), oltre al pennino passivo incluso nel portatile, ma il packaging è senz'altro curato, come si confà ad un prodotto premium del genere.

Anche il panno che ricopre la tastiera è particolarmente ricco di informazioni, svelando fin da subito alcune delle peculiarità del portatile, inclusi alcuni tasti di scelta rapida che possono fare comodo (per cambiare il refresh rate dello schermo principale e le modalità di risparmio energetico).

ThinkBook Plus G3 è realizzato in alluminio di colore grigio scuro (Storm Grey). Le sue proporzioni non sono molto comuni, con un formato insolitamente allungato per un portatile; questo a causa del secondo display posto a fianco della tastiera.

Nonostante ciò il peso è piuttosto ben bilanciato, e relativamente contenuto: 1.964 grammi sul piatto della nostra bilancia, che non saranno pochissimi in senso assoluto, ma considerando dimensioni e materiali poteva andare molto peggio. Anche lo spessore , non è male, con 17,95 mm, tanto che nel complesso non risulta "intrasportabile" come altri 17 pollici, grazie appunto anche al suo insolito formato.

Lo schermo principale, da ben 21:10, è piuttosto robusto nonostante la forma allungata, merito della scocca metallica che lo riveste. C'è anche un privacy shutter, che va ad oscurare fisicamente la webcam per garantire che non possa filmarvi senza consenso, nemmeno volendo. Ci sono anche sensori IR per lo sblocco sicuro col volto, ma manca il sensore di luminosità per regolare automaticamente la retroilluminazione. A proposito di sblocco biometrico, il pulsante di accensione fa anche da lettore di impronte digitali.

Le porte sono quasi tutte sul retro, il che da una parte rende i fianchi del ThinkBook Plus G3 particolarmente filanti, ma dall'altra complica anche l'accesso alle stesse.

Sul fianco sinistro troviamo solo una USB-C ed il jack audio, mentre dietro abbiamo Thunderbolt 4, 2 USB-A ed HDMI. Niente lettore di schede SD: un vero peccato in un portatile con una forte, fortissima vena creativa come questo.

Sempre sul retro, all'estrema destra, troviamo lo slot per lo stylus passivo incluso nel portatile, con un meccanismo di pressione a clic, che lo espelle se premuto, per facilitare l'estrazione del pennino stesso. Nonostante questo non è sempre facilissimo tirarlo fuori dal notebook, perché la presa sullo stylus può risultare un po' scivolosa. In compenso in confezione c'è un secondo stylus, senz'altro più efficace, ma che non si aggancia in alcun modo al portatile, nemmeno magneticamente, quindi occhio a non dimenticarvelo!

L'inserimento del "tablet" a fianco della tastiera è realizzato a regola d'arte: non c'è quasi alcuno scalino tra la scocca in metallo ed il vetro che riveste il secondo schermo da 8 pollici, che si incastra alla perfezione nel portatile.

Altri tocchi di eleganza sono la scritta ThinkBook sul profilo superiore dello schermo, e la colorazione dual-tone sul dorso del notebook, con la scritta ThinkBook fatta a specchio, che non manca di riflettere la luce. Sono tutti dettagli che potete ammirare meglio nel video qui sopra, piuttosto che con mille parole.

La tastiera di ThinkBook Plus G3, nonostante non sia centrata come sui comuni portatili, non presenta alcun handicap di sorta. Il poggia polsi è infatti abbastanza ampio da entrambi i lati, anche dal destro, la retroilluminazione è ben visibile anche di giorno, la sagomatura dei tasti è quella tipica dei portatili Lenovo, ed il grip è abbastanza buono (anche se i tasti sono tutti piatti).

Non è la migliore tastiera mai provata in un portatile Lenovo dal punto di vista del feedback e del piacere di scrittura, ma al contempo non è la peggiore, e non ci sono nemmeno particolari elementi ai quali dover fare l'abitudine, salvo forse un minimo, ma proprio un minimo, la sua posizione decentrata.

Del resto lo schermo sopra è così lungo che facilmente vorrete tenere la finestra principale, quella sulla cui state attivamente lavorando, nella metà sinistra, mentre a destra avrete altre applicazioni più di secondo piano. Nel giro di una mezza giornata avevo già raggiunto circa 100 parole al minuto, che bene o male è il mio valore tipo in tastiere con le quali mi trovo bene, segno appunto che non ci sono particolari "contro" per questo ThinkBook Plus G3

Il touchpad è ampio, scorrevole, con un clic abbastanza sonoro e rigido al punto giusto. Fa esattamente ciò che ti aspetteresti e lo fa bene, pur non avvalendosi di tecnologie particolari (stile force touch).

ThinkBook Plus G3 è disponibile con la seguente configurazione, che come vedete è di alto profilo da ogni punto di vista.

  • Schermo:
    • Principale: 17,3'' 3.072 x 1.440 pixel, 21:10, multi-touch, 60-120Hz
    • Secondario: 8'', 800 x 1.200 pixel, 10:16, multi-touch, 60Hz
  • CPU: Intel Core i7-12700H
  • RAM: 32 GB LPDDR5
  • Archiviazione: 1 TB SSD M2. 2280 PCIe 4.0
  • Webcam: 1080p@30fps con sensori IR
  • Porte: Thunderbolt 4, USB 3.2 Gen 1, USB 3.2 Gen 2 (always-on opzionale), USB-C 3.2 Gen 2, HDMI 2.1, jack audio combo
  • Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2
  • Batteria: 69 Wh con ricarica rapida a 100 Watt
  • Peso: 1.964 grammi
  • OS: Windows 11 Pro

Come già osservato in precedenza, l'assenza di lettore SD un po' pesa, così come il fatto che le due USB-C non siano entrambe Thunderbolt 4 (quella sul fianco serve comunque per dati, alimentazione e DisplayPort 1.4).

Per il resto però c'è ben poco da eccepire, e l'hardware scelto da Lenovo si rivela commisurato per le mire di questo portatile, che per di più ha un sistema di gestione delle temperature in grado di sfruttarlo a dovere, come vedremo a breve.

Ma veniamo all'aspetto più peculiare di ThinkBook Plus G3: i due display. Quello principale è un 17,3'' nell'insolito formato 21:10, con risoluzione 3.072 x 1.440 pixel e circa 400 nit di luminosità massima. La copertura DCI-P3 è vicina al 100%, e c'è anche il refresh di 120 Hz, che però non cambia dinamicamente (esiste una combo da tastiera per farlo manualmente).

Il display non è a 10 bit, ma supporta i contenuti in streaming in Dolby Vision, anche se la differenza è poco marcata, complice anche la luminosità massima non adatta al "vero" HDR.

Buona anche la calibrazione di fabbrica, e molto buona la visibilità, grazie alla finitura opaca, una rarità su uno schermo multi-touch come questo, che però non include il digitalizzatore, che invece è appannaggio solo del secondo display.

L'analis Calman qui sotto testimonia quanto appena riportato.

Per quanto riguarda invece "il tablet" ancorato nella tastiera, questo ha una resa cromatica diversa dal display principale, più contrastata, ed una luminosità un po' inferiore, di circa 350 nit. Nel suo caso la calibrazione non è però nemmeno lontanamente all'altezza del primo, ed il refresh rate è fisso sui 60 Hz.

La visibilità è piuttosto buona, sebbene la posizione decentrata vi costringa a distogliere completamente lo sguardo dallo schermo principale; la soluzione di ASUS, che in alcuni suoi modelli mette il secondo display sopra la tastiera e inclinato verso l'utente, è migliore da questo punto di vista.

Sono entrambi schermi ben pensati per quello che è il loro specifico scopo: quello principale per il multitasking, e quello secondario per lanciare rapidamente le app, prendere appunti, e disegnare/fotoritoccare, grazie ad alcuni accorgimenti software dei quali parleremo più avanti. Nessuno dei due è impeccabile, ma è l'accoppiata ad essere vincente.

  ThinkBook Plus G3 MateBook D16 XPS 13 Plus
3DMark (night raid) 19025 16620 18215
PCMark 10 5411 5613 5075
GeekBench 5 single-core 1700 1780 1740
GeekBench 5 multi-core 11300 10870 10700
GeekBench 5 GPU 19930 19000 21100
Procyon 6900 (photo) / 2930 (video) 2420 (video) 6250 (photo) / 2575 (video)
Cinbench R23 1770 (single) / 13000 (multi) 1735 (single) / 11250 (multi) 1638 (single) / 11800 (multi)
CrystalDisk lettura 6660 MB/s 3484 MB/s 6800 MB/s
CrystalDisk scrittura 4975 MB/s 2465 MB/s 5110 MB/s

ThinkBook Plus G3 sul fronte delle performance può vantarsi di un aggettivo molto importante: costanti. La scelta di un i7-12700H, ovvero un processore di punta tra gli Intel di 12ma generazione, si è rivelata azzeccata, e non era scontato. Sì perché di fatto si tratta di una versione overcloccata dell'i7-1280P che troviamo invece nell'XPS 12 Plus, che ha addirittura frequenze di clock un po' superiori, sia su CPU che GPU integrata, ma ha una potenza base di 28 Watt contro i 45 del 12700H (con 64 e 155 Watt rispettivamente di potenza massima di turbo).

Questo significa che, se non supportato da un adeguato sistema di raffreddamento, l'i7-12700H potrebbe non valere l'upgrade rispetto al 1280P, ma per fortuna non è questo il caso. I benchmark qui sopra, che lo contrappongono anche al MateBook di Huawei, dotato sempre di i7-12700H, vedono infatti il ThinkBook prevalere su entrambi i rivali nei test più lunghi ed intensivi, laddove si vede se una macchina riesce a reggere un carico prolungato, o se è buona solo nello sprint.

Parliamo di 3DMark night raid, che mette alla prova la grafica integrata, e soprattutto Procyon, che si basa su Photoshop + Lightroom Classic per i test fotografici e su Premiere Pro per quelli video, e Cinebench R23 multi-core che eleggono vincitore il portatile di Lenovo.

A proposito di Cinebench R23, anche dopo mezz'ora di stress test non c'è cenno di throttling penalizzante, con valori indistinguibili dalle prove a freddo, segno appunto di quanto si tratti di un portatile affidabile da questo punto di vista. Le temperature sui core sfiorano i 100° solo per i primi secondi, poi a regime si assestano intorno agli 85° sulla CPU, con un clock intorno ai 2,7 GHz, rispetto ad un base clock di 2,3 GHz, per una potenza assorbita dalla CPU di circa 53 Watt. 

Mettendo al 100% anche la Iris Xe e le cose non cambiano poi troppo: 2,3 GHz di clock sulla CPU, e quindi temperature sui core inferiori di circa 5 gradi, per un sistema che non vai mai in sofferenza, nemmeno quando è al 100%.

Del resto tutto lo spazio per l'ampia griglia di aerazione inferiore in questo caso dà i suoi benefici. Il punteggio pieno di questo paragrafo è proprio una lode alla stabilità del ThinkBook Plus G3, più che alle sole performance in generale.

Processore energivoro, due display dei quali uno a 120Hz, ed una batteria capiente ma non al pari di altri portatili di queste dimensioni (del resto bisogna sempre tenere conto che parte del suo spessore è rosicchiato dal secondo display) non lasciavano ben sperare per l'autonomia, che in effetti è il tallone d'Achille di questo ThinkBook Plus G3.

Ci sono le "attenuanti", lo ribadiamo, ma di fatto lavorando con entrambi i display accesi farete 4-5 ore, non di più. Qui sotto trovate alcuni test con PCMark 10 che vi danno un po' gli estremi massimi e minimi di quello che potete aspettarvi. Nel mezzo ci sono tante variabili da considerare, dato che la presenza di un secondo display e l'uso che ne farete, oltre al refresh di quello principale, possono cambiare parecchio le carte in tavola.

  • Idle (luminosità minima, massimo risparmio energetico, 60H): 10h e 30min
  • Gaming (luminosità massima, massime prestazioni, 120Hz): 1h 15min
  • Video (luminosità 50, volume 25, prestazioni bilanciate, 60Hz): 7h 30min

L'esperienza d'uso di ThinkBook Plus G3 passa inevitabilmente per quell'insolito display a fianco della tastiera, ed anche per l'insolito form factor dello schermo principale. È un portatile che grida multitasking e creatività da tutti i pori, ma per entrambi occorre fare qualche precisazione.

Per quanto riguarda la creatività abbiamo già visto il paletto principale: l'assenza di una grafica dedicata. Questo non è un desktop replacement puro e semplice, proprio perché privo di GPU dedicata. Sia chiaro che la Iris Xe non vi lascia affatto a piedi, nemmeno nel light gaming: potete giocare ad Overwatch 2, Fortnite ed Apex in full HD con dettagli bassi ed un buon framerate da oltre 60fps; certo se si tratta di lavorare con video, rendering, ed in generale in attività GPU-intensive, un laptop per creativi propriamente detto, con scheda discreta, è su un'altra lega.

Diverso il discorso laddove siamo un po' al confine: con Photoshop e Lightroom avete comunque davanti una macchina dalle prestazioni molto elevate, dove una scheda dedicata può sì aiutare ma non cambiare drasticamente il risultato come nei casi di cui sopra.

Per quanto riguarda la creatività relativa a disegno, appunti e note, siamo davanti ad un notebook quasi unico nel suo genere. Di fatto quello incastrato a fianco della tastiera è un tablet, ed il fatto che sia piano e non inclinato lo rende in parte più agevole, anche se un pelo meno leggibile per via di possibili riflessi. La superficie di appoggio è solida, ci vorrebbe solo un pelo di bordo in più per poggiare con maggiore comfort il polso, anche se lo spessore del portatile è per fortuna piuttosto contenuto. 

In più c'è Lenovo E-Color Pen che è uno stylus quasi magico.

Il suo nome deriva dal fatto che è in grado di catturare, tramite una mini-telecamera, i colori dal mondo reale, semplicemente toccando con il dorso della penna l'oggetto del quale volete acquisire il colore, permettendovi così di portarlo subito nell'app che preferite (la compatibilità non è totale, in particolare funziona bene con la suite Adobe e Wacom Bamboo Paper, ma dà lì poi lo potrete copiare dove volete).

Inoltre lo stylus ha 3 tasti programmabili (via Bluetooth), si ricarica tramite USB-C, è comodo e ben bilanciato, ed ha 4096 livelli di pressione: insomma, è tutta un'altra esperienza di scrittura rispetto allo stilo passivo incluso nel portatile, ed è appunto un accessorio di valore incluso nella confezione. Chiariamo solo che entrambi gli stylus sono pensati per il solo "tablet", dato che il display, sebbene sia multi-touch, non ha il digitalizzatore.

E parlando di penna e display veniamo alla tante funzioni che il secondo schermo vi mette a disposizione, elecandole molto rapidamente (nel video le mostriamo in azione):

  • Launcher di app / gruppi di app: potete configurare quanti set-up volete e richiamarli con un tocco, in modo da avviare al volo tutte le app che vi fanno più comodo, passando da un gruppo all'altro altrettanto velocemente.
  • Lavagna: ovviamente potete disegnare, prendere appunti, ecc.
  • Mirror di una porzione dello schermo principale sul secondario, utile per esempio nel fotoritocco per lavorare con lo stylus sui dettagli più fini.
  • Mirror del secondo schermo sul principale: potete tenerlo in primo piano, regolarne la trasparenza, può essere utile durante qualche presentazione, ma non ci è parsa la funzione principale.
  • Tastierone numerico: un grande numpad, con qualche controllo in più (es. per il volume).
  • Controlli speciali per Premiere, Photoshop, After Effects (vedi galleria).

C'è poi da evidenziare che Lenovo ha ampliato le possibilità di "snapping" di Windows, includendo anche il secondo schermo, in modo da disporre facilmente le finestre tra i due display.

Mentiremmo se dicessimo che non c'è mai stato alcun glitch, ma sono più l'eccezione della regola.

In generale comunque l'implementazione di Lenovo ci ha convinto, ed il secondo display si rivela davvero utile nei contesti che abbiamo descritto, in particolare per chi usi molto Photoshop, perché lì interviene anche lo stylus a metterci del suo.

Anche il resto del software Lenovo risulta ben congegnato, raccolto per lo più nell'app Vantage, dove potete controllare ogni aspetto del sistema, dal risparmio energetico, all'audio (buono ma non buonissimo), alla webcam.

Ottimi anche entrambi i sistemi di sblocco biometrico (volto e lettore di impronte) e buona la webcam full HD, come ormai si confà ai giorni nostri.

Nel complesso insomma ThinkBook Plus Gen 3 centra bene il suo target; magari non sarà il più universale dei notebook, ma per chi cerchi produttività, multitasking e stylus di prima categoria, non è facile trovarli tutti e tre così ben amalgamati.

Al momento in cui stiamo scrivendo questa recensione non è facile trovare in commercio ThinkBook Plus G3, che è momentaneamente non disponibile anche sul sito Lenovo. Il suo listino dovrebbe essere intorno ai 2.500 euro, ma una delle poche offerte online, quella di Monclick, lo colloca a 2.172€. Non è una cifra bassa, ma in rapporto all'unicità dell'hardware avremmo pensato anche peggio.

È chiaramente un portatile non per tutti, e non tanto per il costo, quanto per il form factor, le prestazioni, e l'utilità del secondo schermo. Per molti sarà superfluo, per alcuni sarà una game changer, di fatto però non è un mero esercizio di stile, ed il suo prezzo tutto sommato commerciale in parte avvalora questa tesi.

Immagini

Giudizio Finale

Lenovo ThinkBook Plus Gen 3

ThinkBook Plus di terza generazione riesce in un compito difficile: convincere. Sì perché il portatile di Lenovo non è un esercizio di stile, e si rivela una drago nel multitasking e nell'utilizzo dello stylus, soprattutto con l'ottima E-Color Pen, in grado di catturare i colori di qualsiasi oggetto reale. Uniteci delle prestazioni solide e affidabili, senza mai throttling penalizzante, due display ben congegnati, ed un rapporto di forma che non sarà per tutti, ma che regala gioie in certi ambiti. Peccato per l'autonomia sottotono, per l'assenza di lettore SD, e per un prezzo non stellare, ma comunque piuttosto importante.

Sommario

Benchmark e Temperature 9

Voto finale

Lenovo ThinkBook Plus Gen 3

Pro

  • Due schermi utili
  • Ben costruito
  • Presazioni molto affidabili
  • Lenovo E-Color Pen in confezione

Contro

  • Autonomia scarsa
  • Prezzo un po' alto
  • Le porte sul retro sono un po' scomode (e non c'è SD)
  • Rapporto di forma non per tutti

Nicola Ligas

Nicola Ligas Nicola è caporedattore su SmartWorld.it, e per questo motivo è odiato da tutti. I colleghi. Gli piace credere che il suo lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Ma non ai colleghi. Nel tempo libero cerca di complicare la sua vita, con nuovi progetti che non ha mai tempo di realizzare. Per fortuna. Dei colleghi.

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