limiti, regole, chi può ottenerli

8 months ago 160

I Fringe benefits, adottati inizialmente dalle aziende private come forma di aiuto ed incentivo per diverse categorie professionali, sono stati confermati anche per il 2024. Queste agevolazioni, simili ai tradizionali bonus, sono ora a carico dello stato italiano, che si fa carico di emetterle attraverso varie figure professionali o direttamente da queste ultime. I Fringe benefits sono benefici secondari o vantaggi indiretti, concepiti in modo tale da non “aggravare” sul reddito e retribuzione regolare e da non figurare come “reddito” dal punto di vista fiscale.

Nel corso degli anni, i governi italiani hanno ampliato le categorie e le situazioni in cui i fringe benefits possono essere applicati. Questo ha permesso a diverse figure professionali, come quelle nel settore privato, di emettere fringe benefits a titolo gratuito, attraverso un contributo limitato dallo stato. Ad esempio, sono stati introdotti rimborsi per carburanti o bollette dell’energia elettrica o gas. Nel 2024, è stato confermato che i fringe benefits possono essere applicati anche per le utenze acqua, energia e gas, oltre al pagamento delle utenze della casa.

Per il 2024, è stata alzata la soglia massima per i fringe benefits da 3.000 e 2.000 euro a 1.000 euro all’anno. Tuttavia, il limite è stato ridotto per coloro che hanno figli a carico. Questo significa che ogni azienda o datore di lavoro può richiedere allo stato una quantità di fringe benefits senza costi per se stessi, da devolvere ai lavoratori. Sarà l’Agenzia delle Entrate ad emettere le precise modalità per ottenere ed usufruire di questi benefici “in natura”. I lavoratori potranno richiedere i fringe benefits direttamente al datore di lavoro e utilizzarli per coprire parte delle spese di registro, bollo, Tari o spese condominiali.

In conclusione, i fringe benefits sono una forma di agevolazione emessa dallo stato italiano per incentivare diverse categorie professionali. Sono considerati benefici secondari o vantaggi indiretti, concepiti per non essere considerati “reddito” dal punto di vista fiscale. Nel corso degli anni, i governi italiani hanno ampliato le categorie e le situazioni in cui i fringe benefits possono essere applicati. Nel 2024, è stata alzata la soglia massima per i fringe benefits a 1.000 euro all’anno, ma il limite è stato ridotto per coloro che hanno figli a carico. Sarà l’Agenzia delle Entrate a fornire le precise modalità per ottenere ed usufruire di questi benefici “in natura”. In questo modo, i lavoratori potranno ottenere vantaggi aggiuntivi per coprire parte delle spese di registro, bollo, Tari o spese condominiali.
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