Pare che MediaTek voglia seguire le orme di Samsung per le GPU dei suoi chip mobile, e affidarsi a un’azienda leader nella loro progettazione: la società cinese starebbe lavorando con NVIDIA, nientemeno. Lo sostiene la testata taiwanese specializzata DigiTimes, citando fonti anonime interne. Il SoC in questione sarebbe naturalmente top di gamma e potrebbe arrivare sul mercato già nel 2024. Ma pare che si tratterà semplicemente del primo passo di un’alleanza con obiettivi decisamente ambiziosi. Il duo, sempre secondo le fonti, punterebbe anche al mondo dei notebook - e più in generale dell’iniziativa Windows on ARM.
Come dicevamo, Samsung ha fatto un po’ da apripista con questa strategia: il suo Exynos top di gamma più recente, il 2200 (uscito l’anno scorso: quest’anno la società ha deciso di saltare, forse tornerà già nel 2024) include una GPU basata sull’architettura RDNA di AMD. È molto difficile che i risultati siano soddisfacenti fin da subito con iniziative di questo tipo, e l’Exynos 2200 non ha fatto eccezione, ma le due aziende proseguiranno per la loro strada e sarà molto interessante vedere fin dove riusciranno ad arrivare. Vale la pena ricordare che anche le GPU dei chip Qualcomm sono in qualche modo correlate ad AMD: Adreno è infatti l’anagramma di Radeon. La tecnologia è stata sviluppata da ATI, ancora prima dell’acquisizione da parte di AMD, e venduta a Qualcomm nel 2009.
Allo stato attuale NVIDIA ha varie marce in più rispetto alla sua storica concorrente. Le sue GPU includono diversi core specializzati, in particolare i Tensor per le operazioni AI e i RT per la tecnica di illuminazione nota come ray tracing, che AMD fatica ancora a contrastare. Naturalmente bisognerà capire come tutto questo si riuscirà a rapportare ai confini molto angusti di un chip mobile. È comunque chiaro che, gaming a parte, la questione AI fa molto gola - e con il passare del tempo sarà sempre più determinante, anche per giudicare la qualità di un computer o uno smartphone.
Benché Microsoft sia stata la prima a portare sul mercato l’idea di un computer equipaggiato con processori analoghi a quelli degli smartphone, è stata Apple a dimostrare che la strada è non solo percorribile, ma estremamente allettante. Intel e AMD non sono rimaste a guardare, rilasciando dei chip x86 molto convincenti e con promesse ancora più interessanti per il prossimo futuro.
Per quanto riguarda NVIDIA, il suo crescente interesse per il mercato mobile è chiaro ormai da anni. La società sviluppa dei SoC Arm che hanno avuto peraltro un discreto successo - basti pensare alla quantità di Nintendo Switch vendute, a cui è doveroso aggiungere i vari prodotti della famiglia SHIELD - ma già il tentativo di acquisizione di Arm Holdings di qualche anno fa è stato una dichiarazione d’intenti più che esplicita.