Meta, il servizio a pagamento senza pubblicità potrebbe violare le normative UE

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Meta è finita nuovamente nel mirino dell'Organizzazione europea dei consumatori (BEUC) che ha sollecitato le autorità europee affinchè intervenga contro il servizio di abbonamento senza pubblicità offerto dalla piattaforma, sostenendo che potrebbe violare le leggi UE sulla privacy, sulla tutela dei consumatori e le norme antitrust.

LE MODIFICHE DI META NEL MIRINO

Nel 2023, Meta ha introdotto un servizio a pagamento per Facebook e Instagram, offrendo successivamente agli utenti europei la possibilità di ricevere annunci meno personalizzati e uno sconto del 40% sulle commissioni. Tuttavia, secondo il BEUC, queste modifiche sono state soltanto "di facciata", lasciando irrisolti i problemi strutturali.

"A nostro avviso, il colosso della tecnologia non riesce ad affrontare il problema fondamentale che agli utenti di Facebook e Instagram non viene offerta una scelta equa e sta facendo un debole tentativo di sostenere di rispettare la legislazione dell'UE, pur continuando a spingere gli utenti verso il suo sistema di annunci comportamentali," ha dichiarato Agustin Reyna, direttore generale del BEUC.

Il BEUC accusa Meta di utilizzare pratiche fuorvianti e termini poco chiari che indirizzano gli utenti verso l'opzione preferita dall'azienda. Secondo l'associazione, gli utenti non sono messi in condizione di fornire un consenso realmente libero e consapevole al trattamento dei propri dati personali, mentre Meta continuerebbe a raccogliere informazioni in eccesso senza implementare misure sufficienti per limitarne l'uso.

META RESPINGE LE ACCUSE

Un portavoce di Meta ha contestato le affermazioni del BEUC, dichiarando che le modifiche introdotte lo scorso novembre non solo soddisfano le richieste dei regolatori dell’UE, ma vanno anche oltre i requisiti della normativa europea. Tuttavia, il BEUC ritiene che le misure adottate da Meta siano insufficienti e che l'azienda penalizzi gli utenti che scelgono di non acconsentire all'utilizzo dei loro dati personali, degradando la qualità del servizio loro offerto.

Le critiche del BEUC si inseriscono in un contesto di indagini più ampie da parte delle autorità europee. A luglio 2024, i regolatori antitrust dell’UE avevano accusato Meta di violare il Digital Markets Act (DMA), la normativa che regola le pratiche anticoncorrenziali delle grandi piattaforme tecnologiche. Nello specifico, il servizio a pagamento senza pubblicità era stato definito una "scelta binaria" che non lasciava agli utenti reali alternative.

Secondo il BEUC, questa situazione rafforza la posizione dominante di Meta nel mercato, limitando le possibilità di scelta dei consumatori e danneggiando la concorrenza.

L'APPELLO DEL BEUC

L'Organizzazione europea dei consumatori ha chiesto un’azione rapida da parte delle autorità di tutela dei consumatori e della privacy, oltre che della Commissione Europea.

"È importante per le autorità per la protezione dei consumatori e dei dati e la Commissione europea esaminare rapidamente l'ultima politica di Meta e, se necessario, adottare misure immediate ed efficaci per proteggere i consumatori," ha dichiarato Reyna.

Le accuse contro Meta e le indagini in corso potrebbero portare a significative conseguenze. Se le violazioni delle normative europee venissero confermate, l’azienda di Zuckerberg potrebbe affrontare pesanti sanzioni e ulteriori restrizioni alle sue attività nel mercato europeo.


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