Microsoft e Meta useranno l’IA nei datacenter per la sicurezza, come fa Google

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Come da poco confermato, sia Microsoft che Meta puntano a utilizzare l'IA nei propri datacenter con il fine di garantire una migliore sicurezza per i lavoratori.

Datacenter Microsoft

I datacenter, che sostengono le app, i siti Web e i servizi che miliardi di persone utilizzano ogni giorno, possono essere luoghi pericolosi per i lavoratori che li creano e li gestiscono. I lavoratori a volte devono effettuare la manutenzione delle apparecchiature elettriche di un data center mentre viene alimentato, e possono essere esposti a sostanze chimiche come il cloro, che viene utilizzato come agente sterilizzante per l’acqua fatta circolare attraverso i sistemi di raffreddamento a liquido di computer e server. Nel giugno 2015, cinque persone sono state ricoverate in ospedale dopo una fuga di gas cloro in un data center Apple a Maiden, nella Carolina del Nord.

I datacenter sono più sicuri di prima, ma si è sempre alla ricerca di soluzioni migliori, ed è qui che alcuni giganti della tecnologia affermano che starebbero studiando come l’IA possa essere applicata per prevenire problemi di sicurezza. Ad esempio, Microsoft sta sviluppando un sistema di intelligenza artificiale che analizza i dati da una serie di fonti e genera avvisi per i team operativi e di costruzione dei data center per “prevenire o mitigare l’impatto degli incidenti di sicurezza”.

Un sistema complementare ma correlato, anch’esso in fase di sviluppo, tenta di rilevare e prevedere gli impatti sui programmi di costruzione dei data center.

Come spiegato da TechCrunch, un portavoce di Microsoft recita in una mail:

Queste iniziative sono entrambe nelle prime fasi di test e dovrebbero iniziare ad espandersi nei nostri ambienti di produzione entro la fine dell’anno.

Meta afferma inoltre di poter indagare sui modi in cui l’IA può anticipare il modo in cui i suoi data center funzioneranno in “condizioni ambientali estreme” che potrebbero portare a ambienti di lavoro non sicuri. La società afferma di aver sviluppato modelli fisici per simulare condizioni estreme e di aver introdotto questi dati nei modelli di intelligenza artificiale responsabili dell’ottimizzazione del consumo energetico, del raffreddamento e del flusso d’aria attraverso i suoi server.

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