Mondiali Qatar monito UE: le app ufficiali sono un incubo per la privacy!

1 year ago 126

I mondiali di calcio in Qatar sono iniziati e non senza polemiche, in primis e anche per importanza, per vide delle spinose questioni legate ai diritti umani, ma non mancano nemmeno polemiche riguardo la privacy delle applicazioni connesse, come denunciato dalla testata Politico in seguito alle indicazioni delle autorità europee di regolamentazione della privacy. Il monito è rivolto principalmente ai tifosi di calcio che visitano il Qatar per la Coppa del Mondo, i quali non dovrebbero scaricare o installare le app ufficiali dell'evento sul proprio iPhone o su qualunque smartphone Android, come affermano i responsabili della protezione dei dati dell'UE: a rischio ci sarebbe la privacy degli utenti che le utilizzano.

Come avviene di norma con eventi di questo calibro, vengono realizzate app di ogni genere per aiutare visitatori, o i semplici curiosi, a muoversi tra le location, programmare viaggi e scoprire luoghi ed eventi importanti connessi con i mondiali di calcio. Fino ad oggi non si era mai posto il problema con eventi precedenti, ma non sembra essere il caso della Coppa del Mondo 2022 organizzata dal Qatar.

Le autorità di regolamentazione della protezione dei dati in Europa avvertono che installare le app ufficiali della Coppa del Mondo del Qatar su smartphone e tablet potrebbe essere molto rischioso. A dare l'allarme per prima è stata la Germania, poiché a detta dei suoi esperti i dati raccolti dalle app vanno molto oltre rispetto a quanto riportato dalle informative sulla privacy. Ad esempio, il regolatore tedesco dice che una di queste raccoglie inspiegabilmente anche i dati sulle telefonate effettuate di un dispositivo, incluso il numero di telefono, mentre un'altra impedisce ai dispositivi di andare in modalità notte.

 avatar personalizzati con i colori delle squadre

Apps 10 Nov

Google

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Il problema principale è che i dati raccolti dalle app non rimangono localmente sul dispositivo, ma vengono anche trasmessi a un server centrale, tanto che la Germania è arrivata al punto di sollecitare i propri connazionali a usare uno smartphone di riserva separato dagli account abituali, se proprio di dovesse rivelare necessario affidarsi alle applicazioni ufficiali. Anche la Norvegia e la Francia si sono unite al coro con un avvertimento simile, con la seconda che ha aggiunto che bisognerebbe prestare particolare attenzione anche a foto e video realizzati e condivisi.

In un evento segnato da polemiche sin da quando il Qatar si è aggiudicato l'onere di organizzarlo, si teme che i dati raccolti dalle app possano essere utilizzati per monitorare i gruppi che il governo ritiene un problema. Se poi uniamo la tendenza allo scarso rispetto dei diritti umani mostrato dal governo, come nel caso del trattamento della comunità LGBTQ+ nel paese, allora è normale che tale paura possa essere giustificata.

Al momento il governo del Qatar non ha commentato le accuse sulla gestione della privacy e nemmeno i big della tecnologia hanno detto la loro sulle informazioni condivise dagli esperti dell'UE, ma nel dubbio sarebbe bene tenersi alla larga da qualunque contenuto ufficiale legato ai mondiali in Qatar.


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