Nelle intenzioni dei manutentori, il 2023 sarà un anno determinante per Thunderbird, il client di posta open-source del progetto Mozilla. Apprestandosi a compiere vent’anni e forte di una stabilità mai avuta nel recente passato, basti ricordare le voci di una potenziale chiusura del progetto che hanno fatto capolino nel 2017, il piano triennale di sviluppo pare essere chiaro e preciso.
All’interno del blog post intitolato non a caso “Why We’re Rebuilding The Thunderbird Interface From Scratch” la timeline viene raccontata partendo dalla risposta ad alcune tra le domande che gli utilizzatori del popolare software si pongono con una certa frequenza.
La prima è:
Why does Thunderbird look so old, and why does it take so long to change?
Perché Thunderbird appare così vecchio e perché ci mette così tanto a cambiare?E la risposta è semplice: il tech debt (nostro acerrimo nemico), il debito tecnico accumulato negli ultimi dieci anni di sviluppo del progetto è diventato troppo. Quindi è sempre più difficile intervenire sul software. Da qui la scelta: si fa prima a riscriverlo.
Nel corso dei prossimi 3 anni, quindi il progetto Thunderbird mira a questi tre obiettivi primari:
- Rendere la base di codice più snella e affidabile, riscrivendo il codice vetusto e rimuovendo il debito tecnico.
- Ricostruire l’interfaccia da zero per creare un sistema di progettazione coerente, oltre a sviluppare e mantenere un’interfaccia utente adattabile ed estremamente personalizzabile.
- Passare ad un programma di rilascio mensile.
Il tutto è riassunto in questo video:
Quindi, come spiega bene l’articolo Thunderbird non è morto (altra domanda che fanno gli utenti).
Tutto il contrario!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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