Netflix è indubbiamente ancora oggi la piattaforma per lo streaming di film e serie TV più popolare sul mercato (sapete già come trasferire il vostro profilo?). Il lungo percorso per arrivare ad affermarsi a questo livello non è stato però sempre ''rose e fiori''; infatti una delle maggiori critiche che negli anni è stata mossa nei confronti del gigante statunitense riguarda il non essersi impegnato nel mantenere alta a sufficienza la qualità delle produzioni cinematografiche.
Se da un lato potrebbe risuonare solo come una critica ''superficiale'' mossa da un pubblico sovraccarico di scelta, dall'altro è doveroso ricordare la capacità di Netflix nel mettere la propria firma su produzioni cinematografiche di assoluto livello, tra cui: Roma di Alfonso Cuarrón, The Irishman di Martin Scorsese, Storia di un Matrimonio di Noah Baumbach ed altri. Ma è l'azienda stessa ad allontanare ogni dubbio.
Secondo quanto riportato da un articolo di Variety infatti, il responsabile del settore cinematografico di Netflix Scott Stube ha riconosciuto che fino ad oggi l'azienda avrebbe dato priorità alla quantità delle sue produzioni, piuttosto che alla qualità.
"Stavamo sviluppando un nuovo studio. Lo facevamo solo da pochi anni e ci trovavamo di fronte ad aziende centenarie. Quindi devi chiederti: "Qual è il tuo modello di business?" E per un po' si è trattato solo di assicurarci di averne abbastanza. Avevamo bisogno di volume".
Però sembra che questa strategia sia fortunatamente giunta al suo termine. Per il 2024 infatti, al posto distribuire 50 film durante l'anno (circa uno a settimana) la produzione sarà quasi dimezzata, concentrandosi su circa 25/30 film. L'attenzione sui prodotti sarà significativamente più alta e verranno esaminati più attentamente rispetto al passato. A riprova di questo, per esempio, Netflix avrebbe messo in pausa un progetto live-action su Masters of the Universe, mettendo da parte un franchise potenzialmente remunerativo per probabili problemi di qualità.
L'attenzione dell'azienda verrà quindi spostata su progetti più contenuti di registi già affermati, come per esempio il nuovo thriller di David Fincher: The Killer.
Le premesse per il prossimo anno lasciano quindi ben sperare per il futuro e magari il livello delle produzioni del 2024 contribuirà a diminuire, anche in parte, il malcontento degli utenti per gli ultimi rincari. Nel caso voleste comunque interrompere il vostro abbonamento al servizio, vi ricordiamo di dare uno sguardo alle migliori alternative.