Lo scorso marzo Apple ha aperto le porte alla possibilità di effettuare pagamenti esterni all'App Store per tutte quelle applicazioni che vengono classificate come reader, ovvero delle semplici interfacce da cui è possibile accedere ad una serie di contenuti inclusi in un catalogo, come ad esempio accade per le app di streaming video, lettura e così via.
A qualche mese di distanza dall'annuncio, sembra che Netflix abbia deciso di fare la sua mossa, come scoperto dai colleghi di 9to5Mac negli scorsi giorni. La novità in questione riguarda l'aggiunta di una nuova schermata nell'app iOS/iPadOS che viene mostrata durante la creazione di un nuovo account, con la quale Netflix avvisa l'utente del fatto che la gestione dello stesso e di tutte le informazioni di pagamento non verrà effettuata attraverso servizi legati a Apple, bensì avverrà sotto la diretta responsabilità di Netflix.
IL LINK DIRETTO ARRIVA NELL'APP
In molti potranno chiedersi cosa ci sia di diverso rispetto ad ora, considerando che da diversi anni Netflix non permette agli utenti di abbonarsi direttamente da App Store, ma solo dal sito ufficiale del servizio di streaming. La novità riguarda proprio la presenza di un avviso esplicito all'interno delle applicazioni presenti su iPhone e iPad, al quale è persino accompagnato un link diretto al sito da cui effettuare le procedure di registrazione e pagamento, come potete vedere dall'immagine pubblicata poco sotto (segnaliamo che è possibile farlo anche in Italia).
Ciò significa che Netflix può finalmente essere più trasparente riguardo le modalità di abbonamento, senza dover rischiare di incorrere nell'ira di Apple a causa della menzione ad un sistema che permette di aggirare le regole tradizionali di App Store. Ricordiamo che il programma avviato dalla casa di Cupertino è accessibile solo agli sviluppatori che vengono approvati dopo una valutazione condotta dalla società stessa, quindi c'è ancora un margine di discrezionalità in mano all'azienda californiana.
In ogni caso è chiaro come le regolamentazioni di tutto il mondo stiano gradualmente convergendo verso uno scenario in cui il potere dei detentori degli store online - in particolare Apple e Google - venga fortemente ridimensionato, in favore di approcci più aperti e che lascino agli sviluppatori la scelta di quali servizi di pagamento offrire.
Uno dei principali strumenti di questo cambiamento è certamente il Digital Markets Act, al quale Google ha già dichiarato di volersi adeguare (seppur con un'iniziativa decisamente controversa) ben prima della sua entrata in vigore e che sicuramente anche Apple non potrà evitare per continuare i suoi affari in Europa.