C'è una celebre citazione di Marilyin Monroe con cui vale la pena iniziare questo articolo, perché ormai si fa perfino fatica a immaginare un anno difficile per Apple.
Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quelli di un vagone del Metrò.
Ecco, in tal senso, non c'è troppo da preoccuparsi: Apple ha abbastanza soldi per piangere su tutte le Rolls Royce che vuole e, nonostante si preveda un leggero declino nelle vendite di iPhone, i nuovi iPhone 15 porteranno comunque i consueti 150-200 miliardi di dollari di ricavi annuali. Inoltre, Apple prevede di vendere molti più Mac rispetto l'anno precedente, forte anche di nuovi modelli particolarmente riusciti come i nuovi MacBook Air e dei potentissimi MacBook Pro 16.
Insomma, nonostante qualche possibile calo fisiologico, gli azionisti Apple al momento dormono sonni tranquilli: l'azienda è florida come sempre e continuerà a incassare parecchi soldi anche quest'anno.
Ma nonostante questo, il 2024 potrebbe essere un anno particolarmente difficile per Apple, per almeno 3 motivi.
L'incertezza del Vision Pro
Questo sarà l'anno in cui gli utenti potranno toccare per la prima volta con mano uno dei prodotti più innovativi mai creati da Apple. Parliamo ovviamente di Vision Pro, il visore per la mixed reality annunciato lo scorso anno che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe entrare in vendita tra pochissimo.
Vision Pro promette di essere un incredibile concentrato di tecnologia e una delle applicazioni più interessanti e futuristiche di realtà virtaule e realtà aumentata ma, secondo il celebre giornalista esperto di Apple Mark Gurman, l'azienda non si aspetta di venderne molti. Anzi.
D'altra parte, è facile capire il perché: Vision Pro arriverà in un primo momento solo negli Stati Uniti, e il prezzo di lancio sarà di ben 3.499$. In altre parole, sarà un dispositivo estremamente costoso e dedicato esclusivamente agli early adopter, che quasi sicuramente non avrà un grande successo commerciale.
Nonostante tutto, Apple dovrà gestire l'eco mediatica del lancio, preparare gli Apple Store per le demo, fixare eventuali primi bug significativi del sistema operativo e tutto il resto. Insomma, dovrà quindi investire moltissimo, in perdita, su un prodotto che potrebbe essere rivoluzionario e diventare la next big thing, ma che potrebbe anche essere un flop.
La rincorsa alle Intelligenze Artificiali
Secondo il solito Mark Gurman di Bloomberg, Apple è consapevole di essere in ritardo sulle intelligenze artificiali generative, di almeno un anno rispetto la concorrenza. Tra le notizie recenti in merito, bisogna ricordare che Google Bard sta per diventare predominante su Android e Microsoft ha già lanciato CoPilot anche su iPhone.
Al contrario, sembra piuttosto confermato che Apple presenterà le sue grandi novità basate su IA al WWDC 2024, insieme a iOS 18. Tra funzioni più interessanti, si parla della possibilità di eseguire riassunti automatici e completamento automatico nei software di produttività di Apple (come Pages e Keynote), dell'uso dell'intelligenza artificiale per la creazione di playlist su Apple Music e, ovviamente, una versione rinnovata e molto più efficiente di Siri.
Tuttavia, nonostante l'annuncio sarà verosimilmente a giugno, tutto questo potrebbe non essere pronto prima del 2025: come di consueto, iOS 18 verrà rilasciato a settembre/ottobre 2024, e non è da escludere che le funzioni basate su IA possano arrivare anche in un secondo momento, e non dal debutto.
Al contrario, mancano solo pochi giorni alla data di lancio di Galaxy S24, che punterà tantissimo sulle nuove funzioni basate su IA. Samsung è il principale rivale al mondo di Apple e, sul tema dell'IA, avrà certamente modo di sfruttare in termini di marketing il ritardo di Apple.
L'Europa e il Digital Market Act
Ultimo ma non meno importante, il 2024 è l'anno in cui Apple non potrà fare a meno di adeguarsi al Digital Market Act dell'Unione Europea, che sarà un bel colpo per l'azienda di Cupertino.
A partire da marzo, infatti, Apple dovrà dividere il suo ecosistema in due: una versione dedicata all'Unione Europea, e un'altra per tutto il resto del mondo.
Questo perché il Digital Market Act richiederà che gli utenti possano installare app da marketplace alternativi e che possano pagare con sistemi di pagamento alternativi.
A lungo termine, anche questi cambiamenti avranno un impatto sui ricavi dell'azienda; inoltre, doversi adeguare alle politiche antitrust per restare nel mercato dell'Unione Europea creerà un precedente scomodo per Apple.