Nelle scorse ore sono emersi diversi dettagli in più sui prossimi tre smartphone Nothing di cui vi abbiamo accennato l’altro ieri: secondo i colleghi di Smartprix, questi sono i codename dei progetti: “asteroids”, “asteroids_plus” e “galaga”. Superfluo, immaginiamo, specificare che sono riferimenti a giochi classici; i rispettivi codici modello sono apparentemente A059, A059P e A001.
Secondo la fonte Asteroids e Asteroids_plus diventeranno Nothing Phone (3a) e Nothing Phone (3a) Plus; Galaga, invece, potrebbe essere il secondo smartphone del sottobrand economico CMF, che in concreto dovrebbe chiamarsi CMF Phone (2). Qualche piccolo riscontro in questo senso è già stato trovato: il codice A001 è infatti stato avvistato sul sito della GSM Alliance con esplicito riferimento a “CMF by Nothing”.
Qualche giorno fa avevamo riportato di un possibile avvistamento di Nothing Phone (3) nel database di Geekbench; tuttavia, aveva proprio codice modello A059, il che alla luce di quanto svelato oggi lo riposiziona nella fascia più economica.
A livello tecnico, la novità principale è che almeno due modelli su tre dovrebbero passare a un chip Snapdragon abbandonando MediaTek. In entrambi i casi si parla di uno Snapdragon 7s Gen 3, e i modelli in questione sono Phone (3a) e a CMF Phone (2). Per riferimento, Phone (2a) usa un Dimensity 7200 Pro, mentre CMF Phone (1), che vediamo in apertura, un Dimensity 7300. Rimane l’incognita per il Phone (3a) Plus; il cui diretto predecessore era a sua volta basato su chip MediaTek, per la precisione il Dimensity 7350 Pro.
Per il resto, i pochi dettagli che si vociferano riguardano solo il 3a: ci si aspetta una fotocamera principale con distanza focale di 26 mm equivalente, mentre la frontale sarà da 29 mm. La principale sarà in grado di registrare video in 4K a 60 FPS, mentre la frontale non andrà oltre i 30 FPS in 1080p. Non è prevista la stabilizzazione ottica ma ci sarà una non meglio specificata “Super EIS”, insieme ad alcune modalità di scatto come Super Macro e Super Night.
Si parla anche di un sistema di zoom “in-sensor”, il che dovrebbe significare semplicemente che il sensore principale avrà una risoluzione tale da avere il pixel binning per default (quindi risoluzione nativa intorno ai 48-64 MP e output tra i 12 e i 16 MP, ma che potrà anche scattare a risoluzione nativa e fornire un output sempre a 12-16 MP ritagliato, sostanzialmente facendo uno zoom 2X.