Lo scopo di Crypto Browser, lo ha spiegato l'EVP di Opera Jorgen Arnensen, è quello di rendere più facile la vita del numero sempre crescente di utenti che si confrontano col web3 e con le sue novità e difficoltà. L'intenzione è quella di rendere Opera Crypto Browser un riferimento nel caos attuale tramite la presenza di un portafoglio crittografico integrato, un accesso facilitato agli scambi di criptovaluta e NFT, supporto per le app decentralizzate (dApp) e tanto altro ancora.
Opera Crypto Browser arriva oggi nella sua prima Beta, ed è disponibile per Windows, Mac e Android. Per quanto riguarda iOS, al momento manca all'appello, ma dall'azienda fanno sapere che più avanti arriverà una versione anche per i dispositivi mobili di Cupertino.
La forma attuale quindi è embrionale, e però già include quelli che secondo gli sviluppatori sono i pilastri fondativi di tutta l'esperienza, a cominciare dal portafoglio crittografico integrato con supporto a blockchain come Ethereum, Bitcoin, Celo e Nervos (partnership con altre realtà, come ad esempio Polygon, verranno implementate in futuro).
L'idea di base è semplice: consentire agli utenti un accesso al proprio patrimonio in cripto senza la necessità di installare estensioni dedicate. Tutto questo con la tutela di una clipboard abbastanza sicura da garantire che altre applicazioni non siano in grado di leggere i contenuti copiati e incollati.
Con Opera Crypto l'intenzione è quella di offrire un browser a prova di futuro, e quindi pensato per la navigazione nel web3, ovvero l'internet decentralizzato basato sulla blockhain, una sorta di "terra promessa" per tutti coloro che si stanno lanciando nel settore delle criptovalute.
Avendo osservato il contraccolpo registrato da Mozilla quando ha annunciato di voler introdurre sul proprio browser Firefox un sistema per accettare donazioni in criptovalute, con la reazione della community che è stata critica per via dell'impatto ambientale della blockhain sull'ambiente, Opera si è affrettata a precisare che in questo senso sta già lavorando all'implementazione dello standard Ethereum Layer 2 per garantire una maggiore efficienza in termini energetici.