Anche il team che si cela dietro alla realizzazione del browser Opera ha un suo programma di sviluppo di servizi AIGC (AI-generated content), ossia di servizi basati sull'intelligenza artificiale. Lo abbiamo detto più volte che questo sarà l'argomento più in voga nei prossimi mesi e il recente comunicato dell'azienda non fa che confermare questa ipotesi.
Opera è conscia che il successo di ChatGPT è un segno inequivocabile della direzione da prendere, perciò si prepara a introdurre alcune funzioni basate sull'intelligenza artificiale che puntano a rimodellare del tutto l'esperienza d'uso del browser e le possibilità offerte. Su questo è molto chiaro Song Lin, Co-CEO di Opera.
“In oltre 25 anni di storia della nostra azienda, siamo sempre stati all'avanguardia nell'innovazione dei browser. Sia che si tratti di inventare schede del browser o di fornire ai nostri utenti l'accesso integrato a strumenti di intelligenza artificiale generativa, spingiamo sempre i limiti di ciò che è possibile sul Web. A seguito dell'interesse di massa per gli strumenti di intelligenza artificiale generativa, riteniamo che sia giunto il momento per i browser di intensificare e diventare la porta di accesso a un Web basato sull'intelligenza artificiale".
A questo proposito si è deciso di arricchire ulteriormente la celebre barra laterale di Opera, che dopo aver integrato la possibilità di accedere rapidamente ai contenuti social di TikTok, sta per arricchire il tutto con il servizio chiamato "Shorten" basato su ChatGPT.
Lo screen di cui sopra ne è la prima testimonianza e Shorten sarà uno dei nuovi servizi IA ad arrivare, il primo che sarà integrato nella barra laterale secondo quanto riportano gli sviluppatori. Altro non è che una funzione in grado di generare brevi riassunti di qualsiasi pagina web o articolo sfruttando l'integrazione con ChatGPT. Opera fa sapere che questo è solamente il primo passo e che sta lavorando anche a soluzioni di IA proprietarie.
L'annuncio di Shorten arriva nella stessa settimana in cui Microsoft ha dichiarato una riprogettazione per Edge basata sul nuovo modello Prometheus, che tra le funzioni offrirà anche il riassunto delle pagine web, inoltre la scorsa settimana Google ha anche condiviso che sta lavorando su Bard, un chatbot AI alimentato dalla sua piattaforma LaMDA. La tempistica degli annunci suggerisce che Opera e Microsoft vedano l'IA generativa come un modo per rompere la presa di Google sul mercato dei browser, ma come è noto non tarderà ad arrivare una risposta.
Per quanto riguarda la disponibilità di Shorten in Opera,,sappiamo che arriverà su tutte le versioni del browser prossimamente ma di fatto non abbiamo una data di rilascio precisa. Nell'attesa possiamo guardare un video che mostra la funzione d'intelligenza artificiale durante l'utilizzo.