Operazione coordinata da Europol demolisce il Manson Market da 200 terabyte di frodi

1 week ago 56

Guidate dalla Germania, le autorità europee hanno abbattuto il Manson Market, un cybercrime marketplace (presente anche su Telegram) utilizzato per la compravendita di dati esfiltrati e frodi online. Sequestrati oltre 50 server e arrestate due persone. In parallelo Europol ha chiuso Matrix, un servizio di messaggistica usato dai criminali per numerose attività illegali.

Vero e proprio punto di riferimento per il commercio di credenziali sottratte, dati personali esfiltrati e informazioni bancarie rubate, il Manson Market ha visto arrivare al capolinea la propria attività illecita. Guidate dalla Germania, le autorità europee di Austria, Repubblica Ceca, Finlandia, Paesi Bassi, Polonia – nell’ambito di un’operazione coordinata da Europol, che ne ha dato notizia – hanno infatti smantellato questo imponente cybercrime marketplace.

Un marketplace criminale (con un canale su Telegram denominato “freestuffbymanson”, che pubblicava ogni giorno specifiche di carte di credito, compresi numeri, scadenze e codice di sicurezza), le cui infrastrutture sono smantellate in Germania, Finlandia, Paesi Bassi e Norvegia, dove era possibile personalizzare le proprie acquisizioni in base alla regione e al saldo dei conti, incrementando l’efficacia delle attività fraudolente. Tra le tecniche più sfruttare, emergevano il phishing e finti negozi online, ideati per spingere gli utenti a inserire informazioni bancarie che quindi venivano rivendute sul marketplace.

L’operazione internazionale ha determinato il sequestro di oltre 50 server e l’arresto di due persone in Austria e Germania (rispettivamente di 37 e 27 anni). Entrambi i fermati sono considerati responsabili della gestione del Manson Market, che ha generato milioni di euro di profitti illeciti tra il 2018 e il 2024.

Strategie di collaborazione internazionale

Europol, che a luglio ha fatto chiudere una botnet infettata dal malware PlugX e sfruttata da cybercriminali cinesi, ha ricoperto un ruolo decisivo nell’operazione, fornendo sostegno tecnico e agevolando la condivisione di informazioni tra tutte le autorità interessate. Così, per merito del suo Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica (EC3) e a sostegno di cittadini e imprese, sono state analizzate rilevanti quantità di prove digitali. Da cui l’emergere di collegamenti cruciali tra gli utenti del Manson Market.

Nel corso dell’operazione, alcuni esperti cyber di Europol (che ad aprile ha sigillato la piattaforma LabHost con l’operazione PhishingOFF), sono stati dispiegati in Austria – e nella stessa Germania – per supportare le autorità locali nel gestire sia le azioni di sequestro sia gli arresti. I dati acquisiti (200 terabyte) potrebbero ora fornire una vera e propria mappa minuziosa delle attività illecite connesse a un ecosistema fraudolento. Ad ogni modo, come riporta The Record, questo non è stato l’unico colpo che le autorità hanno messo a segno. In parallelo, Europol ha smantellato il marketplace Crimenetwork, arrestando un 29enne.

Smantellato il sistema di messaggistica Matrix

Non solo Manson Market e Crimenetwork. Le forze di polizia di Francia e Olanda, ancora con il supporto di Europol (che in una nota dettaglia l’accaduto) hanno concluso un’ulteriore azione rilevante contro il cybercrime. Di fatto, eliminando un sofisticato sistema di messaggistica criptata, Matrix, utilizzato dai criminali per organizzare e gestire le loro attività illegali.

L’indagine ha preso il via nel 2021, quando le autorità olandesi hanno scovato l’app sullo smartphone di un uomo condannato per il delitto di un reporter. A quel punto, gli esperti cyber di Italia, Olanda, Francia, Germania, Lituania e Spagna sono riusciti a risalire e decifrare i messaggi (oltre 2,3 milioni in tre mesi, soprattutto sul traffico di droga e armi) dell’infrastruttura del servizio di messaggistica cifrata, utilizzato da oltre 8.000 persone.

L’operazione ha portato al sequestro di oltre 40 server, ben 970 smartphone e 145.000 euro in contanti e 500.000 euro in criptovalute, e all’arresto di cinque persone in Francia e Spagna. Un sesto arresto è avvenuto in Lituania: gli investigatori ritengono si tratti del proprietario di Matrix.

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