Il prossimo "big" a progettare in casa i chip per i propri smartphone potrebbe essere Oppo. L'azienda cinese sarebbe pronta ad accodarsi a Google, che sui Pixel 6 ha incluso un chip fai da te, il Tensor, rifiutando l'idea di attingere, come sempre, dal catalogo di Qualcomm o di chiederne uno a MediaTek. A sentire le indiscrezioni che provengono dall'Asia, l'approccio di Google potrebbe non rimanere isolato.
Una scelta simile da parte di Oppo, del resto, non sorprenderebbe più di tanto. A rendere plausibile l'ipotesi, la scelta di sviluppare negli uffici di Dongguan la Neural Processing Unit dedicata all'imaging MariSilicon X, un progetto ambizioso, se non altro perché è la prima avventura di Oppo sul piano dei componenti, poi adottato a febbraio da Find X5, X5 Lite e variante Pro.
Dell'eventualità di un impegno di Oppo nel mercato dei chip, sfidando nomi del calibro di Qualcomm o MediaTek, si parla da mesi. A ottobre le prime voci un po' più concrete, adesso un nuovo impulso all'ipotesi arriva dalla Cina, dove si sussurra che un Application Processor o AP, in soldoni una versione più "essenziale" dei SoC attuali come Snapdragon 8 Gen 1 e compagnia, verrà affidato alle fonderie TSMC a 6 nanometri per debuttare nel 2023, mentre il SoC vero e proprio (AP + modem, presumibilmente 5G) arriverà nel 2024 e sarà costruito a 4 nanometri, sempre da TSMC.
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L'indicazione sul processo produttivo non è banale. 4 nanometri oggi rappresentano il processo più raffinato che l'industria possa offrire, tanto che ad essere realizzati a 4 nm sono i chip più avanzati e costosi sul mercato. Ma il 2024 è molto distante per i tempi stretti della tecnologia, e ciò che è avanzato oggi viene superato in fretta. Samsung, ad esempio, ha mostrato sul finire dello scorso anno la sua visione per il futuro: i chip a 3 nanometri di prima generazione saranno già pronti nel 2022, la seconda e ultima generazione arriverà nel 2023, mentre negli anni seguenti si lavorerà per avviare la produzione dei chip a 2 nanometri entro il 2025.
Va da sé che se Oppo esordisse nel 2024 con un chip proprietario a 4 nanometri come suggeriscono le indiscrezioni, non si tratterebbe di un progetto capace di tener testa ai top di gamma 2024 di Samsung o Qualcomm, per cui il primo SoC di Oppo potrebbe essere impiegato su prodotti di fascia medio alta e non sul Find X5 Pro del momento, per intenderci.
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