In diversi ambiti della medicina, sono stati utilizzati organoidi cerebrali mutanti per meglio comprendere le dinamiche che caratterizzano determinate patologie. Gli scienziati dell‘Istituto di scienza e tecnologia Austria (ISTA) hanno deciso di sfruttare questo approccio per studiare al meglio le caratteristiche del disturbo dello spettro autistico.
Utilizzando specifici marcatori proteici, è possibile osservare i dettagli strutturali degli organoidi (giallo e rosso) così come tutte le cellule organoidi in blu e verde. Credito: © Gruppo Novarino/ISTA
Il risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista scientifica Cell Reports.
Organoidi cerebrali mutanti in mutanti per studiare l’autismo: ecco i risultati
Essendo già il possesso di tutti i tipi di cellule negli organoidi,