All'evento annuale per sviluppatori, Vivo ha mostrato l'interfaccia utente OriginOS 3 realizzata sulla base di Android 13. Diciamo subito per evitare confusione che Vivo, come ad esempio OnePlus, ha due interfacce utente: una destinata ai mercati orientali che è appunto la OriginOS, l'altra pensata per gli occidentali è la Funtouch OS, annunciata a fine ottobre la 13 su base Android 13 e con un rollout che dovrebbe partire a momenti da Vivo X80 Pro (che abbiamo recensito qui).
I cambiamenti rispetto alla versione precedente della OriginOS 3 sono in prevalenza poco visibili. Gli ingegneri hanno migliorato le animazioni rendendole più fluide, introdotto la possibilità di aprire alcune app in finestra, e di visibile ci sarebbe poco altro. Sulle animazioni Vivo è ricorsa a una soluzione originale: quando il sistema rileva che i fotogrammi non sono sufficientemente numerosi da rendere sufficientemente fluida una transizione, un algoritmo apposito introduce delle sfocature per compensare le mancanze ed evitare lag. Purtroppo però al momento è limitato alle animazioni a 60 Hz.
Il resto è sotto il cofano: OriginOS 3 è un'interfaccia più intelligente di quelle che l'hanno preceduta, e ciò significa che impara dalle abitudini di utilizzo dando la priorità ad alcuni processi piuttosto che ad altri, o ad esempio che se è costretta a chiudere un'app in background per liberare RAM memorizza il punto in cui la si era chiusa per passare ad altro, così da riprendere da dove si era rimasti alla successiva apertura.
Vivo promette che in virtù del lavoro svolto in sala macchine dai suoi sviluppatori l'interfaccia troverà il modo per rimanere fluida e scattante per 48 mesi, annullando o comunque limitando gli effetti della saturazione della memoria interna e dell'invecchiamento che causano il rallentamento dei dispositivi. Molte delle novità di OriginOS 3 non hanno eguali nella versione occidentale dell'interfaccia Vivo, ma è molto probabile che diverse confluiranno nella FuntouchOS con aggiornamenti futuri.