Il genere dei roguelite è ormai fin troppo presente sul mercato, per via di produzioni indie che si appoggiano spudoratamente a questa formula, non sempre riuscendo a proporre qualcosa di veramente valido e interessante. Questo rende il mercato del genere molto difficile, dato che solo pochi titoli sono davvero in grado di emergere. OTXO è uno di questi. Vediamo perché nella nostra recensione.
Tra sangue, figure misteriose e violenza
La storia di OTXO parte da un incipit apparentemente banale e immediato: il protagonista indossa una maschera trovata casualmente e, dopo averlo fatto, si ritrova per qualche motivo su una spiaggia misteriosa. Su questa spiaggia è presente anche una grossa villa, dove un uomo misterioso lo accoglie,