Come confermato in via ufficiale dall'aggiornamento delle politiche di PayPal, la nota piattaforma introdurrà un costo per i conti non attivi.
Moltissimi utenti sfruttano ogni giorno le potenzialità della piattaforma di PayPal ,che in diversi casi ha rivoluzionato anzi lo spostamento di monete attraverso i metodi digitali. Parliamo di un servizio che, pur richiedendo le dovute conferme, permette agli utenti di creare dei conti in davvero pochi passi, il che potrebbe in alcuni casi portare a scordarsi di quanto realizzato e di passare a ulteriori conti, visto che il servizio risulta gratuito.
Come confermato in via ufficiale dalle nuove politiche della compagnia rilasciate nella giornata dell’11 febbraio 2022 però, un cambiamento porterà i clienti a dover versare una somma di denaro ancora non confermata nel caso in cui non si trovino a usare il proprio conto. Vi alleghiamo qui di seguito alcuni dei cambiamenti maggiormente rilevanti, ma trovate qui la lista completa pubblicata dalla compagnia.
Modificherà il proprio programma Protezione vendite in modo da ampliare l’elenco degli articoli non idonei, che ora includerà taluni token non fungibili (NFT) associati a transazioni il cui importo sia superiore a 10.000 USD.
Specificherà che i consumatori hanno a disposizione 14 giorni per esercitare il proprio diritto di recesso dalle Condizioni d’uso.
Introdurrà una tariffa per inattività per i conti che siano risultati inattivi per almeno 12 mesi consecutivi. La tariffa inizierà a essere addebitata sui conti dei venditori da ottobre 2022 e sui conti personali da ottobre 2023.
Si parla quindi di un minore supporto agli NFT, oltre che di una tariffa per i conti dei venditori già pronta a partire dal mese di ottobre di quest’anno. I normali clienti possono invece stare maggiormente tranquilli, dato che si parla di ottobre del prossimo anno. Ci sarà quindi da vedere nel corso dei prossimi mesi a quanto questa ammonterà all’effettivo, seppur sia probabile che non si tratti di cifre molto alte.