In queste pagine vi abbiamo già parlato diverse volte del PinePhone e degli altri prodotti di Pine64: questo smartphone ha la forza dell’open-source dalla sua parte. Dal software all’hardware, tutto questo moderno telefono utilizza l’open-source per non essere solo stabile, ma anche personalizzabile in diverse sue parti.
Ed è qui che subentra l’oggetto presentato l’ultimo dell’anno dall’azienda stessa: chi utilizza il telefono come sistema per inserire grandi quantità di testo sa quanto l’uso di una tastiera esterna sia comoda, indipendentemente dalla dimensione o tipologia di quella software. Dal poter sfruttare l’intero schermo, all’avere un feedback tattile della pressione dei tasti, scrivere su un dispositivo fisico è -nella maggior parte dei casi- più rapido e confortevole che non farlo picchiettando le dita su un pezzo di vetro. E su dispositivi come questi ben sappiamo che non stiamo parlando solo di utilizzare il telefono per rispondere a mail, chat o per scrivere lunghi appunti, ma anche per accedere e “ritoccare” parte del sistema.
Già perché, seppur cercando un pochino, su questo sistema abbiamo nativamente un terminale a caratteri (ehi, stiam parlando comunque di un OS Linux) che, se sappiamo dove e come mettere le mani, ci permette davvero di “operare a cuore aperto” sul dispositivo. Ma avete mai provato ad utilizzare estensivamente una riga di comando con una tastiera virtuale? (spoiler alert: io si, se è fattibile per brevi operazioni, un uso più che sporadico diventa rapidamente tedioso).
Pine64 ha quindi annunciato l’uscita di un dispositivo che in molti attendevano: il keyboard case ufficiale per PinePhone e PinePhone Pro. Questo case va a rimpiazzare il guscio posteriore del telefono fornendo una tastiera completa in una comoda chiusura a conchiglia, trasformando lo smartphone in un mini-pda come se ne vedevano ad inizio degli anni 2000.
La tastiera ha delle funzionalità interessanti, dall’apertura a 180° (di fatto può diventare piatta con il telefono sulla scrivania), una batteria interna da 6000mAh che non solo alimenta la tastiera ma permette anche di ricaricare lo smartphone, ed una porta usb-c non solo per ricaricare tastiera e telefono contemporaneamente, ma anche per collegare ulteriori dispositivi come chiavette mouse o, perché no, un altra tastiera.
A livello di personalizzazione, come Pine64 ci ha abituato, non è da meno: i tasti sono facilmente intercambiabili così da poter utilizzare diversi layout ed anche la tastiera ha un firmware open-source programmabile. Non male.
Se qualcuno di voi ha un PinePhone sicuramente l’accessorio può interessare, anche considerando il prezzo contenuto dello stesso inferiore ai 50$. Gli ordini sono già aperti, la spedizione inizierà il 10 Gennaio, tra una manciata di giorni.
Una “pecca” è indicata anche da Pine64 nel post di annuncio:
Please keep in mind that the keyboard case transforms the PinePhone (Pro) into a PDA, which means that taking calls will likely prove awkward without a wired or wireless headset connected.
Per favore tenete a mente che il keyboard case trasforma il PinePhone (Pro) in un PDA [palmare, ndt.], il che significa che rispondere a delle telefonate può risultare strano senza un auricolare via cavo o wireless.In effetti… ma nulla che non si sia già visto ad inizio millennio.
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l'HA e l'universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.