Pixel 7 e 7 Pro: il riconoscimento del viso non potr essere usato per i pagamenti
07 Ottobre 2022 8
I nuovi Pixel 7 e Pixel 7 Pro si preparano a riportare lo sblocco tramite riconoscimento facciale sugli smartphone della serie Pixel, ma pare che la funzione sia molto limitata per quanto riguarda il numero di scenari d'uso in cui potrà essere sfruttata.
Il riconoscimento facciale sui Pixel 7 è basato sull'utilizzo intelligente della nuova fotocamera anteriore, la quale è ora in grado di offrire un sistema più avanzato che - abbinato agli algoritmi software sviluppati da Google - permette di accedere ad una scansione del volto 2D abbastanza sicura, ma non abbastanza da essere utilizzata in aree particolarmente sensibili.
RICONOSCIMENTO DEL VOLTO 2D: I LIMITI IMPOSTI DA GOOGLE
Ad esempio, stando a quanto si apprende dai colleghi di Android Police che ne hanno avuto conferma diretta da Google, il riconoscimento del volto non può essere utilizzato per approvare i pagamenti, per effettuare l'accesso ad app bancarie o per inserire i dati del proprio account Google nelle applicazioni che lo richiedono.
Per tutti questi compiti in cui è necessario un ulteriore livello di sicurezza che il riconoscimento del volto 2D non è in grado di garantire, motivo per cui i Pixel 7 richiedono che venga utilizzato il sensore di impronte (o il codice di sblocco) per autenticare queste operazioni.
Insomma, il riconoscimento del volto sarà utilizzato esclusivamente per sbloccare lo smartphone e anche in questo caso Google fornirà degli avvertimenti riguardo la sua sicurezza ridotta e il fatto che potrebbe non funzionare se il volto è parzialmente coperto o se l'ambiente è poco illuminato. Si tratta quindi di un'implementazione parziale che ci ricorda come sia necessario l'utilizzo di hardware avanzato per poter rendere sicuro l'utilizzo del volto come metodo di autenticazione biometrica.
UNA SCELTA CURIOSA
In passato abbiamo visto più volte dei casi in cui è bastata una semplice foto per aggirare il sistema, cosa che invece risulta quasi del tutto impossibile (ovviamente nessun sistema è infallibile) quando la scansione del volto viene effettuata in 3D, andando quindi ad introdurre ulteriori livelli di sicurezza.
Alla luce di ciò, sembra che l'implementazione fatta da Google serva soltanto a rispondere alle continue richieste fatte dagli utenti di tutto il mondo, i quali desiderano da tempo la possibilità di sbloccare i propri Pixel con il volto. Curioso però che Google abbia scelto di scendere a compromessi e proporre un sistema che lei stessa non reputa poi così sicuro, considerando i danni che è possibile fare anche solo accedendo allo smartphone sbloccato di un'altra persona.
Mai come ora, infatti, si tratta di dispositivi estremamente personali che è bene proteggere nel modo migliore possibile; forse la scelta di attivare il riconoscimento facciale non sarà proprio la più indicata per tutti coloro che sono particolarmente attenti al tema della privacy.