Pixel 7 e 7 Pro: tutte le novità hardware e software della fotocamera

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Pixel 7 e 7 Pro: tutte le novit hardware e software della fotocamera

07 Ottobre 2022 0

A circa un giorno di distanza dalla presentazione dei nuovi smartphone top di gamma di Google, il Pixel 7 e il Pixel 7 Pro, vale la pena fare un attimo il punto sulle novità lato fotocamera, uno degli aspetti su cui il colosso di Mountain View punta maggiormente per differenziarsi dalla concorrenza. Al solito, l'implementazione di Google è atipica: invece di concentrarsi su specifiche hardware pazzesche, si punta molto sull'ottimizzazione software e sull'aiuto dell'intelligenza artificiale. Ma andiamo con ordine ed esaminiamo tutto quanto, naturalmente tenendo ben presente che tutte le considerazioni sono preliminari, vengono fatte "a caldo" e "sulla carta" - in attesa dell'effettiva prova sul campo.

Google Pixel 7, focus sul chip Tensor G2 e differenze con il predecessore

Android 07 Ott

CONFRONTO SPECIFICHE

Nota: le voci in grassetto sono quelle cambiate, in meglio o in peggio, rispetto al diretto predecessore.

CONSIDERAZIONI SULLE SPECIFICHE

Così a occhio, pare che Google abbia lasciato del tutto intatta la fotocamera posteriore principale, e abbia apportato modifiche più o meno significative a tutte le altre. In particolare, spicca il supporto alla registrazione in 4K a 60 FPS per tutte le fotocamere, sia anteriore sia posteriori, mentre nella generazione precedente era un privilegio concesso solo alla principale posteriore. Tra le novità principali spicca l'aumento dello zoom ottico nella telefoto di Pixel 7 Pro, da 4X a 5X, mentre la ultra-grandangolare, sempre su Pixel 7 Pro, incrementa il campo visivo (da 114° a 125,8°) e soprattutto grazie all'autofocus permette di abilitare la modalità macro. Ora la fotocamera anteriore è uguale tra i due modelli, mentre nella generazione precedente il Pixel base si era dovuto accontentare di un'unità decisamente meno performante. A quanto pare Google ha ridotto in maniera appena percepibile il campo visivo e la risoluzione, ma difficilmente qualcuno noterà differenze.

NUOVE FUNZIONI: TUTTO IN CHIAVE ''COMPUTATIONAL PHOTOGRAPHY''

Ma come ormai sappiamo l'hardware specifico, come sensori e obiettivi, racconta solo una parte della storia nel settore della fotografia mobile attuale: a fare la differenza è come i dati grezzi raccolti dai sensori vengono elaborati e trasformati nel prodotto finale, sia esso una foto o un video. Quindi entrano in gioco due elementi ulteriori: l'hardware che si occupa di questa elaborazione e il software che lo controlla. Nel caso di Google, l'intelligenza artificiale è la chiave di volta di entrambi: fin dalla nascita della divisione Pixel, il colosso di Mountain View ha puntato moltissimo sul suo know-how nell'ambito di reti neurali e machine learning per distinguersi e offrire funzionalità via via più stupefacenti per i suoi smartphone e non solo.

Possiamo dire che l'hardware dedicato all'elaborazione delle immagini è tutto racchiuso nel SoC: c'è un coprocessore dedicato chiamato ISP (Image Signal Processor), ma un ruolo fondamentale lo gioca anche il cosiddetto tensor core, che potremmo altrimenti definire il coprocessore AI. Per i dettagli sul nuovo Google Tensor G2 vi rimandiamo al nostro articolo di questa mattina, Di seguito vi elenchiamo le ben 10 funzionalità e migliorie software che garantirà sui nuovi Pixel.

  • Miglioramenti a Real Tone. Gli algoritmi di messa a fuoco e bilanciamento automatici fanno da sempre fatica con i soggetti di pelle scura; Real Tone è la tecnologia AI che risolve questo tipo di problemi, e con Pixel 7 e 7 Pro è stata ulteriormente migliorata con l'aiuto di partner in tutto il mondo. Google dice che ora "Pixel 7 e Pixel 7 Pro hanno la fotocamera per smartphone più inclusiva".


  • Inquadratura guidata. È una tecnologia pensata per ipovedenti e non vedenti che permette di ottenere un'inquadratura precisa e centrata nei selfie combinando una serie di suggerimenti sonori, aptici e animazioni ad altissimo contrasto.

  • Photo Unblur. Su Google Foto è possibile rimuovere la sfocatura anche da foto scattate in passato su altri dispositivi.

  • Miglioramenti alla Modalità notturna. Google ha aggiornato la tecnologia HDR Plus con Bracketing e sviluppato nuovi modelli AI che permettono di scattare una foto con tempi di apertura anche dimezzati, e quindi riducono le probabilità che le foto al buio risultino mosse.

  • Grandi miglioramenti nello zoom:
    • Nei due sensori con pixel binning (quindi il principale e, per Pixel 7 Pro, la telefoto), è possibile scattare a foto a risoluzione nativa ma "zoomarle" alla risoluzione predefinita (12,5 e 12 MP). Vari algoritmi di elaborazione dell'immagine, tra cui HDR+ con bracketing, si occupano di migliorare la definizione, ridurre il rumore di fondo e in generale ottimizzare lo scatto, sopperendo quindi all'effetto del binning. Risultano quindi foto zoomate a 2X in caso della fotocamera principale, e ben a 10X nel caso della tele di Pixel 7 Pro.

    • Dopodiché, il Super-Res Zoom si affida sempre di più ai sistemi AI e ML messi a punto da Google per restituire scatti che si spingono fino ad addirittura 30X!

    • Infine, sempre AI e ML vengono in aiuto anche nel caso dei livelli di zoom "intermedi" tra un'ottica e l'altra, per esempio il 3X e il 4X: invece di affidarsi a un semplice zoom digitale come succede nella maggior parte degli smartphone, Pixel 7 Pro scatta sia una foto con la fotocamera principale in modalità Super- Res Zoom a 2X sia una con la telefoto 5X, poi le unisce per ottenere il risultato al livello di zoom desiderato.

  • Miglioramenti nei video. Come già detto sopra, tutte le fotocamere dei Pixel 7 e 7 Pro possono ora registrare fino alla risoluzione 4K a 60 FPS; Google ha anche implementato la terza versione del suo algoritmo di Active Stabilization, che combina sia la stabilizzazione ottica (dove presente) sia quella elettronica. Recentemente Google ricorda di aver anche lanciato la funzionalità Cinematic Blur, che sostanzialmente applica le stesse tecniche di sfocatura dello sfondo della modalità ritratto nei video. Infine, Google ricorda il supporto allo standard HDR 10, con profondità di colore di 10 bit per canale (quindi 30 bit in tutto).

  • Integrazione con Snap. Su Snapchat è possibile scattare nativamente foto ultra-grandangolari sia frontali sia posteriori, e in caso di video rimane attiva la stabilizzazione elettronica. Come accade su un numero limitato di altri smartphone Android, anche i Pixel 7 sfruttano la modalità Dual, in cui è possibile catturare contemporaneamente video frontali e posteriori.

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