Pixel Watch di prossima generazione potrebbe essere dotato di una lunetta sensibile al tocco: una soluzione che già Samsung aveva adottato in passato - vedasi Galaxy Watch Active 2 - e che ora potrebbe tornare in auge per rivoluzionare l'esperienza d'uso dell'indossabile Google.
Il brevetto depositato presso la USPTO illustra il funzionamento di questa tecnologia, che con l'ausilio di una serie di sensori integrati potrebbe consentire all'utente non solo di navigare tra le schermate dell'orologio senza coprire lo schermo con la mano ma anche di gestire da remoto i dispositivi della smart home e di accedere rapidamente alle informazioni sul proprio stato di salute.
Nel documento intitolato "Riconoscimento delle gesture sulla lunetta dell'orologio tramite estensimetri" viene spiegato come i sensori siano in grado di rispondere a gesture - pressione, tocco, scorrimento - per attivare funzionalità o app specifiche. L'interazione tramite bordi sensibili al tocco andrebbe poi a rivoluzionare anche il design dello smartwatch, rimasto inalterato nelle prime due generazioni Pixel Watch e Pixel Watch 2, quest'ultimo lanciato da Google a inizio ottobre (Italia inclusa).
Le alternative per navigare tra le schermate dello smartwatch, lo sappiamo, sono rappresentate dalla corona laterale o dalla ghiera rotante - anche questa vista su diversi Galaxy Watch. Sono buone soluzioni, spiega Google nella documentazione consegnata all'USPTO, che tuttavia presentano limitazioni. L'integrazione di sensori nella lunetta permetterebbe invece di ottenere un design più pulito, minimale e funzionale.
Il contenuto su uno schermo così piccolo viene facilmente oscurato quando si tocca il dispositivo, rendendo difficile la selezione e lo scorrimento preciso poiché l'utente non è in grado di vedere ciò che sta selezionando o scorrendo. [...] I tasti di scorrimento rotanti vengono utilizzati oggi per effettuare lo scrolling su molti smartwatch e sono ragionevolmente efficienti. Richiedono però una struttura meccanica piuttosto complicata con parti mobili molto piccole. Richiedono inoltre l'impermeabilizzazione. Alcuni utenti potrebbero preferire rimuovere la corona, ad esempio per ragioni estetiche.
Trattandosi di un brevetto vale sempre lo stesso discorso: non è detto che questa soluzione si concretizzi in un prodotto commerciale.