C'è una cosa che riesce particolarmente bene a PlayStation Portal: attirare critiche a più non posso. C'è chi dice che è completamente inutile, chi dice che lo fa da una vita con lo smartphone, chi la userebbe ma la trova troppo cara, chi proprio non ne giustifica l'esistenza. Su alcuni difetti evidenziati c'è un fondo di verità, ma come al solito si tende a essere un po' troppo crudeli nei confronti di un prodotto che una sua nicchia di utilizzo ce l'ha. Su una cosa però proprio non transigo: PlayStation Portal non è una console portatile. C'è chi, tra quelli che ci hanno già messo le mani, dice di averla provata in mobilità riuscendo a giocare discretamente, e sinceramente mi pare che sia un tentativo di alimentare false speranze. Ma vi ho anticipato troppo: ecco la recensione del bizzarro accessorio di casa PlayStation.
Unboxing PlayStation Portal
Nessuna sorpresa di rilievo all'interno della confezione del PlayStation Portal: console, cavo di ricarica (ma non alimentatore) e manualistica. A riconferma che si tratta di un dispositivo prevalentemente domestico, non ci sono pellicole protettive, custodie o simili per proteggerlo, accessori che tornerebbero molto utili visto il particolare form factor del dispositivo.
Caratteristiche tecniche
PlayStation Portal si presenta come una sorta di tablet a cui sono state collegate le estremità sinistra e destra di un DualSense. Sembra riduttivo descriverlo così, e in parte lo è, vista tutta la struttura particolare del retro e l'aggiunta di alcuni particolari. Gira che ti rigira però, la sensazione è davvero quella di impugnare un classico DualSense con uno schermo nel mezzo. Si può ottenere lo stesso risultato con uno smartphone e un Backbone One? Sì. È la stessa cosa? No. PlayStation Portal è un hardware dedicato, e come tale si comporta meglio di "accrocchi" del genere per svariati motivi.
Prima di tutto avete a disposizione uno schermo da 8" LCD full HD da 60 Hz. C'è già chi obietterà che i display degli smartphone vantano risoluzione e refresh rate migliori. La verità però è che alla distanza a cui si tengono schermi del genere il full HD può bastare; idem i 60 Hz, visto che la maggior parte dei giochi su PS5 non va oltre i 60 fps.
Dettagli più specifici riguardanti ciò che si trova sotto il cofano della Portal non sono stati divulgati da PlayStation. Concentriamoci quindi su ciò che rimane da dire sull'esterno. Le dimensioni ammontano a circa 300 x 120 x 60 mm, con un peso complessivo che si aggira intorno ai 500 grammi. Il bilanciamento complessivo non è affatto male, di conseguenza non dovete preoccuparvi troppo sull'affaticamento. I controlli laterali, come già accennato, sono di fatto un DualSense diviso in due. E questo è un enorme vantaggio rispetto ai già citati controller da smartphone.
Risultano comodi e pratici da usare, e il feedback di tutti i tasti sono di fatto identici a quelli di un DualSense, tant'è che all'interno troviamo lo stesso feedback aptico e sul retro gli stessi grilletti adattivi del controller dedicato a PlayStation 5. C'è una piccola differenza da sottolineare: il diametro delle levette analogiche è leggermente inferiore. Nulla di trascendentale, fortunatamente, ma se vi piace la superficie premibile del DualSense classico potreste rimanerci un po' male. Ci sono anche il tasto PlayStation, utile anche ad avviare Portal quando è in standby, il tasto per mutare il microfono, Opzioni e Cattura. L'unico grande assente è il touchpad centrale. Il display però è touch, e di conseguenza si può simulare tocco e swipe del touchpad premendo i lati sinistro e destro dello schermo.
Sul bordo frontale PlayStation Portal ospita due speaker stereo, tasto di accensione e spegnimento e pulsante dedicato al collegamento degli accessori PlayStation Link (sostanzialmente per le cuffie Pulse).
Il retro è bombato, e presenta una lunga fascia bianca curva che unisce le due sezioni del DualSense, quasi a voler dare una sensazione di continuità fra le estremità. Sotto questa bombatura al centro sono ben nascosti una porta USB-C per la ricarica, che purtroppo risulta incompatibile con accessori PS5 quali le Razer Hammerhead HyperSpeed, e un jack audio per cuffie di tipo convenzionale. Visto che parliamo di audio, avrete probabilmente intuito che manca il Bluetooth. Se volete usare cuffie insomma dovrete rivolgervi a modelli cablati o alle Pulse di Sony, non ci sono alternative. Se proprio vogliamo fare i puntigliosi, la posizione di queste due porte è un po' scomoda, ma se non altro il cavo passando dal mezzo non vi disturberà durante le sessioni di gaming; idem il cavo delle cuffie.
Torniamo un attimo sul display. A riguardo della risoluzione abbiamo già speso qualche parola. Il full HD è sufficiente a garantire una buona resa dell'immagine, anche se tanto dipende dalla stabilità dello streaming.
La luminosità massima è in linea con quella di tablet Android di questa dimensione, anche se non è dato sapere a quanti nit arrivi. In esterna potete quasi dimenticarvi del tutto di usarlo: la luminosità sarà anche buona, ma è palese che si tratti di un dispositivo da usare indoor (o comunque dove c'è molta ombra), considerato anche il pannello superiore protettivo davvero molto, molto riflettente.
Non rimane molto altro da dire a riguardo delle caratteristiche tecniche, anche perché, come accennato, la divisione PlayStation è stata alquanto avara di dettagli. Di fatto PlayStation Portal serve a una sola cosa, usare la funzionalità Remote Play di PS5. Scordatevi Bluetooth, software, browser, memoria interna o altre diavolerie del genere. In tal senso persino la tanto bistrattata Logitech G Cloud fa più cose della Portal.
Requisiti
Cosa serve per usare PlayStation Portal? Per cominciare dovete avere una PS5 e un vostro account di riferimento. Non importa che ci sia un abbonamento a PlayStation Plus attivo.
La console in questione deve essere collegata alla vostra Wi-Fi di casa. Quest'ultima, stando a quanto riportato sul sito ufficiale di casa PlayStation, deve essere una connessione a banda larga con almeno 5 Mbps. Per un'esperienza ottimale però si raccomandano almeno 15 Mbps. I requisiti sulla carta non sono insomma così esosi, ma se volete un flusso video stabile ed effettivamente in alta risoluzione dovete puntare davvero a 15 Mbps o, meglio ancora, anche più.
Per far sì che Portal si colleghi a PS5 quest'ultima deve essere accesa o, alternativamente, in Modalità di riposo. Devono anche essere attive determinate opzioni sulla vostra console, ma sarà la stessa PlayStation Portal a guidarvi attraverso i passaggi necessari ad attivarle. Diciamo insomma che se già siete abituati a lasciarla in Modalità di riposo non avrete problemi di accesso alla console, anche in esterna. Sul dove usarla ci torniamo nella prossima sezione di questa recensione.
Occhio a un dettaglio essenziale. Se usate prevalentemente giochi in formato fisico ovviamente riuscirete ad accedere esclusivamente al disco che è presente nel lettore della vostra console. In questo caso gli utenti che prediligono il digitale ne escono un minimo avvantaggiati, visto che possono avere una più ampia scelta di titoli fra cui scegliere direttamente dal Portal.
Funzionamento ed esperienza di utilizzo
PlayStation Portal fa una sola cosa, ma la fa come promesso. Questo a patto di non confonderla con una console portatile. Lo scopo di PlayStation Portal, come ci ha suggerito la stessa Sony in un documento che accompagnava la confezione del dispositivo, è quello di permetterci di giocare a PS5 quando la TV principale di casa è occupata. Alternativamente serve anche a giocare alla vostra PlayStation da altre stanze, come banalmente la camera dal letto o il bagno. Idem dicasi per terrazzi e giardini, ovviamente tenendo in considerazione quanto abbiamo detto poco fa in relazione al display.
Ed è anche il form factor stesso della console a suggerire che non si tratta di un dispositivo da portare in trasferta. Lo schermo è grande, e la forma delle impugnature e del retro risultano ingombranti e poco pratiche da infilare in zaini o borse. Vi servirà una custodia dedicata, che Sony non ha nemmeno messo in conto visto che non esistono accessori originali (quali pellicole e custodie appunto) pensate per facilitarne il trasporto.
Ci tengo poi a ribadire una cosa per l'ennesima volta: non è la stessa cosa di uno smartphone con un controller collegato. Ci sono sì accessori che permettono di "accrocchiare" un DualSense a un telefono, ma l'ergonomia complessiva che avete con una PlayStation Portal è tutta un'altra cosa. Per non parlare dei controller come il già citato Backbone One, il Kishi di Razer o altri prodotti simili: sulla carta sono carini e utili, ma la qualità dei controlli è inferiore a quella offerta da Portal.
E c'è anche un altro fattore. Per quanto possiate impostare la modalità Non disturbare, il vostro smartphone è fatto per ricevere notifiche e chiamate, e se volete farvi una sana sessione di gioco senza interruzioni o preoccupazioni di perdere telefonate importanti, un dispositivo dedicato è comunque la soluzione migliore.
Quindi sì, nella giusta condizione di gioco PlayStation Portal si lascia usare che è un piacere. Non è troppo pesante, o almeno non è troppo più pesante di altre console con form factor simile; il display è bello ampio; l'audio delle casse è di buon livello, anche se si percepisce che si tratta di audio in streaming per via di una leggera compressione di fondo; i controlli sono al top; insomma, quasi impeccabile. C'è però un grosso ma in arrivo, lo avrete percepito. Come già detto non dovete per alcun motivo confonderla con una console portatile.
Può essere usata su reti diverse da quella domestica? Sì. Dovreste farlo? No. E non si tratta di questioni di sicurezza, quanto più di qualità dello streaming e soprattutto di corretto funzionamento del dispositivo.
Per l'occasione ho fatto diversi test con PlayStation Portal, portandola con me anche in una città diversa da quella in cui si trovava la mia PS5. Per la precisione ho potuto fare qualche prova cercando di collegare PlayStation Portal da Roma sotto una rete in fibra a 220 Mbps (con 5 di ping) alla PlayStation 5 localizzata a Firenze sotto rete FTTH a 1 Gbps. Teoricamente si tratterebbe delle condizioni ideali di utilizzo, visto che entrambi i dispositivi erano collegati a reti ben oltre le specifiche consigliate richieste da Sony. Qual è stato il risultato?
Abbastanza disastroso. Ogni tentativo di connessione richiedeva 45/60 secondi di attesa, e ne sono serviti diversi per non ricevere un messaggio di errore e riuscire finalmente a interfacciarsi alla console collegata alla rete di casa.
Dopo aver perso svariati minuti, quello che ho visto su schermo è stato un flusso video inferiore persino al 720p e un bel triangolo giallo sullo schermo in alto a destra a indicare appunto un evidente problema di connessione. Dopo un po' il flusso si è stabilizzato permettendomi di giocare a patto di non fare troppo caso alla perdita di pacchetti, a qualche episodio di input lag e simili.
Ho fatto la stessa prova anche cercando di collegarmi con Portal dall'ufficio a Firenze (rete in fibra a 140 Mbps con 5 di ping) alla console sempre collegata all'FTTH di casa mia. Il primo tentativo di connessione è fallito dopo 1 minuto di attesa. Al secondo tentativo sono riuscito a collegarmi alla PS5! Peccato non funzionassero i controlli. Non era un problema di pulsanti fisici sulla Portal, quanto più di connessione tra i due dispositivi. Dopo più di 30 minuti (vorrei sottolineare 30, stramaledetti, minuti) di prove, i comandi hanno iniziato miracolosamente a funzionare.
E dopo qualche minuto di incertezza sono finalmente riuscito a giocare in modo sufficientemente stabile godendomi qualche smazzata a Wreckfest e a Marvel's Spider-Man 2.
E queste sono le prove sotto reti di casa / ufficio sufficientemente stabili e veloci. Secondo voi i test in tethering come sono andati? E ve lo chiedo perché in alcune recensioni italiane pare che PlayStation Portal se la cavi bene giocando al parchetto vicino casa collegandosi all'hotspot dello smartphone. No, no e assolutamente no. Sarebbe bene in questo caso non nutrire false speranze. Il famoso 5G in Italia non solo non è diffuso in modo così capillare (a meno di non trovarsi a Roma o a Milano, e, so che è sconvolgente, ma ci sono persone che giocano anche in altre città), ma non ha neanche lontanamente la stabilità necessaria a godersi un flusso di gioco in streaming, che sia Remote Play o qualsivoglia servizio di cloud gaming o di connessione in remoto.
Qualche dato più preciso. Prima prova fatta in 5G con segnale pieno rimanendo fermo (senza cambio di cella quindi) sempre a Roma. PlayStation Portal ci ha messo oltre un minuto a collegarsi alla PS5, e il risultato è che era completamente impossibile giocarci. Non solo ho riscontrato flusso video disturbato, input lag e perdita di pacchetti, ma dopo neanche 5 minuti di tentativi PlayStation Portal si è del tutto disconnessa. Non vi dico nemmeno quali sono i risultati in movimento: se sperate di giocarci in autobus o in treno collegandovi in tethering lasciate perdere. Ho fatto svariate altre prove, anche in casa dove comunque ho abbastanza segnale sullo smartphone, ma i risultati sono sempre gli stessi: tempi infiniti di connessione, pessima qualità dello streaming, disconnessione.
Se volete usarlo su reti domestiche che però non sono le stesse a cui è collegata la vostra PS5 dovete insomma mettere in conto attese anche lunghe, possibilità di disconnessione, di streaming non fluido.
Insomma, un'esperienza tutt'altro che rilassante.
Un vero disastro insomma? Solo se la usate fuori casa. Tutte le prove che ho fatto in casa, collegando quindi Portal alla stessa Wi-Fi a cui è collegata PS5, sono andate lisce come l'olio: connessione quasi istantanea, flusso video praticamente perfetto, input lag accettabile (un minimo c'è, e purtroppo con lo streaming è normale) e in certi casi quasi nullo. Insomma, un'ottima esperienza di gioco, in un contesto che alla fine è proprio quello che Sony ha cercato (invano?) di comunicare. Con una sola eccezione. Uno degli utilizzi suggeriti è quello di usare Portal per godersi PS5 mentre qualcuno usa il TV a cui è collegata la console. E su cosa si guardano film, serie TV e programmi sui televisori nel 2023? Sui servizi di streaming. Finché sul televisore c'erano Netflix, Prime Video o Apple TV+ in riproduzione sono sempre riuscito a giocare piacevolmente e senza inghippi sulla Portal.
Dal momento che mia moglie ha provato a guardare qualcosa su NOW, il servizio di streaming di Sky, non sono riuscito a giocare in modo accettabile. Ma si è trattato di un caso abbastanza isolato, visto che tutte le altre prove casalinghe sono andate a buon fine.
Autonomia
Niente male l'autonomia di Portal. Nel primo test la batteria ha retto circa 5 ore a luminosità massima, alternando volume più o meno alto e cambiando un po' di giochi. Si riesce a fare qualcosina in più usando livelli di luminosità intermedie. Una ricarica completa richiede poco più di un'ora e mezza. Buona la posizione della porta USB di ricarica: come accennato è messa in modo da non disturbarvi durante il gioco.
Prezzo
219,99€: è questo il prezzo di listino di PlayStation Portal. Per molti utenti sono troppi soldi, e in effetti per un dispositivo che fa una sola cosa, per quanto bene possa farla, sono tanti soldi.
C'è anche da dire che di fatto integra un DualSense, che di listino costa 74,99€, e quello che potremmo definire un tablet da 8" full HD che almeno un centinaio di euro vi costerebbe, anche se ovviamente integrerebbe molte più funzionalità. Avrebbe dovuto avere più funzioni? Sarebbe costata di più, come ad esempio Logitech G Cloud. Sarebbe dovuta costare di meno? Ok, ma probabilmente avrebbe avuto controlli più scadenti e uno schermo più piccolo. Uno smartphone con controller collegato fa le stesse cose? Sì, ma anche uno smartphone vi costa soldi, idem l'accessorio da collegarci, e in ogni caso gli schermi sono più piccoli e con rapporto di forma sbagliato. Potremmo stare ore a fare tira e molla su questi argomenti. La verità è che PlayStation Portal è un prodotto di nicchia pensato solo per alcuni tipi di utenti, utenti che probabilmente la troveranno fantastica e che saranno disposti a sborsare quanto richiesto da Sony.
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Giudizio Finale
PlayStation Portal
PlayStation Portal è un dispositivo che fa esattamente quello che promette: permettervi di giocare a PS5 quando il televisore a cui è collegata è occupato da qualcuno della famiglia o quando volete giocare in un'altra stanza della casa, che sia la camera da letto, il bagno, il terrazzo e simili. Ci sarà al solito chi dirà che si può tranquillamente usare fuori casa, in Tethering o su altre reti domestiche stabili, ma dal canto mio ve lo sconsiglio caldamente. Volete passare la serata a giocare a Spider-Man 2 ma il vostro compagno o compagna vuole in tutti i modi vedersi un film? Vi mettete accanto a lui o lei sul divano e giocate mentre loro guardano la TV. E vissero tutti felici e contenti.
Voto finale
PlayStation Portal
Pro
- Ampio schermo full HD
- Controlli praticamente identici a quelli offerti da un DualSense
- Buona autonomia
Contro
- Cuffie solo cablate o PlayStation Link
- La si usa prevalentemente in casa
- No giochi in streaming PlayStation Plus
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", mi sono avvicinato al mondo dell'informatica e della tecnologia alla tenera età di 5 anni. Mi occupo di news e recensioni legate ai PC (desktop e laptop) e al gaming, ma non disdegno elettrodomestici smart quali scope elettriche e friggitrici ad aria, preferibilmente con Bluetooth e Wi-Fi. Se trovate un meme sui canali social di SmartWorld è probabilmente colpa mia.