A quanto ammonta il guadagno mensile di un avvocato in Italia? Beh, questa è una domanda che chiunque abbia avuto voglia di intraprendere tale professione si sarà probabilmente posto. Diciamo subito intanto che il percorso da intraprendere per diventare un avvocato non è così facile: dopo aver conseguito la Laurea in Giurisprudenza, che richiede un tempo di circa 5 anni, bisogna completare il periodo di tirocinio e superare infine un esame di abilitazione.
Tuttavia, non esiste affatto una risposta univoca alla domanda che ci siamo posti sopra poiché è bene sapere che i guadagni variano a seconda del tipo di avvocato (penalista, libero professionista, dipendente, civilista, ecc.). Per darvi, però, una risposta più precisa possibile, ci riferiremo ai dati dell’Aiga ovvero dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati per l’anno 2023.
Allora, dopo aver completato il percorso di studi, le aspettative di ognuno sarebbero che si riceva una retribuzione adeguata per il proprio lavoro volto. Tuttavia, e con non poche eccezioni, i dati della media nazionale indicano completamente il contrario. Negli anni che vanno dal 1995 al 2017, il numero degli avvocati è cresciuto in modo esponenziale di una percentuale del 190%. Di conseguenza, quindi, anche la legge della domanda e dell’offerta ha portato aduna riduzione dei costi inerenti alle prestazioni legali.
Quanto guadagna un avvocato?
Da questo si evince che un avvocato con un’età al di sotto dei 45 anni ha una retribuzione media pari a 30.000 euro lordi ogni anno e che lo stipendio ogni mese si attesta tra le cifre di 700 euro e di 1.500 euro per tutti coloro che si sono appena iscritti all’Albo. Per quel che riguarda, invece, il guadagno di un avvocato che non è iscritto all’albo quindi di quegli avvocati che decidono di praticare autonomamente, vediamo che essi sono tenuti a registrarsi presso l’Albo degli avvocati.
In questo scenario, per un giovane che si trova alle prime armi i salari mensili partono da un livello base di 22.000 euro lordi ogni anno, con un RAL che può arrivare fino a 120.000 euro annui per tutti coloro che riescono a raggiungere le posizioni più alte dell’azienda. Una nota stonata, come si suole dire, è rappresentata dalle differenze che ci sono tra nord e sud.
Vediamo, infatti, una netta differenza tra un avvocato che svolge la sua professione al Nord Italia ed uno che invece lavora nel Sud Italia e in linea di massima i fattori che generano queste differenze sono il genere e la residenza. Gli avvocati che lavorano nel settentrione hanno, infatti, il più delle volte un reddito medio maggiore di 54.000 euro all’anno e le avvocatesse guadagno solo di 25.000 euro. Infine, gli avvocati che percepiscono minori entrate sono coloro che operano d’ufficio e in genere si tratta di giovani appena usciti dall’università.