Buone notizie per coloro che l'hanno preordinato, e anche per l'azienda che sfonda il muro dei 100.000 dispositivi venduti.
Torniamo a parlare di Rabbit R1, l'interessante dispositivo con a bordo tanta intelligenza artificiale che promette di ridisegnare il concetto di smartphone. Nelle ultime ore sono arrivate importanti novità sulla sua produzione e sul suo successo sul mercato.
Rabbit R1 è il primo dispositivo dell'omonima azienda e che promette di ridefinire ancora una volta il ruolo dei dispositivi mobili che ci accompagnano ogni giorno, con un nuovo modo di interagire che non prevede particolari azioni sullo schermo, ma una modalità di comunicazione con l'intelligenza artificiale.
Nelle ultime ore Rabbit ha condiviso diverse novità importanti sul debutto sul mercato del suo primo dispositivo. Sembra infatti che manchi davvero poco al lancio di Rabbit R1 nel mercato statunitense. Sappiamo da tempo che è possibile preordinare il dispositivo, e ora sappiamo anche quando arriveranno le prime unità prodotte.
Rabbit ha dato appunto al 23 aprile agli utenti statunitensi che hanno preordinato il dispositivo e che si trovano a New York.
In tale evento coloro che hanno ricevuto conferma del preordine potranno ritirare il proprio Rabbit R1 direttamente al sito dell'evento. In parallelo, Rabbit ha fatto sapere che il primo lotto di Rabbit R1 prodotti per il mercato USA lascerà il sito di produzione il 31 marzo, proprio il giorno della Pasqua cattolica a sottolineare la (forse) voluta coincidenza.
Questo significa che entro il 24 aprile tutte le unità destinate ai primi utenti statunitensi che hanno effettuato il preordine dovrebbero essere consegnate. Ma soprattutto che Rabbit sta mantenendo le promesse anche in termini di tempistiche di produzione, cosa non scontata per un'azienda che sta debuttando ora nel mercato globale.
Infine, una nota positiva per i sostenitori di Rabbit R1: il dispositivo è stato venduto già 100.000 volte, sicuramente un traguardo consistente considerando che l'azienda ha appena debuttato. E un ottimo motivo in più per far salire le aspettative a chi, come noi, non vede l'ora che arrivi anche in Europa.