L’abbattimento della quarta parete risulta sempre affascinante per le interazioni che vengono a crearsi tra personaggi e spettatori, lettori, e persino videogiocatori. In ambito videoludico, Hideo Kojima è sicuramente un genio indiscusso nel far sconfinare i suoi personaggi nel mondo reale, basti pensare semplicemente alla boss fight contro Psycho Mantis nel primo Metal Gear Solid o alla sezione di “Raiden svestito” nel secondo capitolo della serie.
È ancora più affascinante però quando la scrittura di una storia consente degli abbattimenti della quarta parete all’interno della storia stessa, è così possibile osservare come i personaggi reagiscano ai microcosmi narrativi che si vengono a creare all’interno di una storia. A Space for the Unbound,