Recensione AKKO ACR Pro Alice Plus: la sia ama o la si odia

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Recensione AKKO ACR Pro Alice Plus

Torniamo a parlare di tastiere AKKO, e stavolta la protagonista della recensione è un modello così particolare che potrebbe sia spaventare che incuriosire. Stiamo parlando della AKKO ACR Pro Alice Plus, un modello che sfrutta il layout conosciuto come Alice (o Arisu) puntando tutto sull'ergonomia. Ma all'atto pratico, come si comporta una tastiera del genere? Ci sono degli effettivi vantaggi a livello d'uso, o è un semplice esercizio di stile? Scopriamolo insieme. Il nostro esemplare proviene dallo store AkkoGear.de.

La confezione della AKKO ACR Pro Alice Plus è davvero, davvero ricca. Oltre alla tastiera troviamo anche:

  • lo strumento per la rimozione dei keycap;
  • quello per la rimozione degli switch (finalmente);
  • una piccola chiave a brugola per smontare la tastiera;
  • una porta USB-C di riserva per sostituire quella già applicata alla PCB;
  • una serie aggiuntiva di inserti in silicone da applicare alla struttura (ci torneremo dopo);
  • l'intero set di tasti esclusivi per questo modello (per un totale di oltre 190 keycap);
  • un paio di piedini da attaccare sotto la scocca tramite biadesivo;
  • il cavo USB a spirale dello stesso colore della tastiera;
  • un adesivo per la PCB;
  • uno strato di schiuma in EVA (etilene vinil acetato) da applicare in fondo alla scocca;
  • un piccolo manuale con le principali scorciatoie.

Al momento, tra le tastiere AKKO provate, è quella con la scatola più ricca di contenuti. Giusto per ricordarlo, anche solo un kit di tasti completo della stessa qualità di quelli montati sulla Alice Plus viene a costare cifre che si aggirano tra i 50 e i 60€. Anche i cavi a spirale richiedono di solito investimenti che si aggirano intorno ai 20€. Davvero niente male insomma.

La AKKO ACR Pro Alice Plus è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato Alice composta da 68 tasti. Qui dobbiamo necessariamente aprire una parentesi su questo particolarissimo genere di formato. L'origine di Alice è forse da attribuire al designer malese Yuk Tsi, che postò sul forum GeekHack il suo primo prototipo. In realtà Alice si basava su un altro modello ancora, EM7, ma non vogliamo divagare oltre. Proprio Yuk Tsi rese alla fine pubblici i file relativi al design, facendo sì che altri fan e produttori potessero sfruttarlo. Ad essere del tutto precisi poi, il formato Alice sarebbe quello 60%, privo quindi di frecce direzionali. Quello di AKKO è più un formato Arisu (65%), ma probabilmente è stato scelto il nome Alice perché più accattivante. La ACR Pro Alice Plus è insomma dotata di forme davvero particolari, e soprattutto di una disposizione di tasti che non si vede certo tutti i giorni. Torneremo sull'ergonomia e sulla digitazione nella sezione successiva a questa. Sono assenti tastierino numerico, tasti funzione (F1-F12) e altri pulsanti di solito presenti nei modelli di tastiera completa. Si sopperisce alla mancanza di alcuni di loro tramite la pressione combinata di FN e altri tasti. Ci sono però frecce direzionali e tasti Del, PgUp e PgDn. Il layout è ANSI con tasti UK/USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il  tasto invio è stretto e lungo, e la u accentata, se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il pulsante lungo posto subito sopra invio

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT (polibutilentereftalato) double-shot, tra i più resistenti, sia per solidità che per qualità della stampa, che potete trovare in commercio. Sono diversi dai double-shot, forse un pelo peggiori; se masticate l'inglese qui trovate una valida spiegazione relativa alle differenze. Non sono shine-through, di conseguenza la retro-illuminazione non va ad illuminare lettere e simboli. Il colore delle lettere è rosa carne su sfondo nero. A dire la verità non si nota moltissimo che il colore delle lettere è appunto un rosa; è molto leggero e forse anche più elegante di un bianco che forse sarebbe risultato troppo abbagliante. Gli altri tasti in dotazione presenti nella confezione vi permettono di dargli un ulteriore tocco di rosa. Si tratta di un set di keycap denominato BOW esclusivo per questa tastiera, almeno al momento. Il profilo dei tasti è ASA. Non lo avete mai sentito nominare? Nessun problema: si tratta di un profilo proprietario realizzato dalla divisione AKKO (qualche info qui) caratterizzato dalla stessa altezza del profilo OEM e da una maggior sfericità dei tasti. Lo potete vedere nella prossima immagine.

Gli switch del modello che abbiamo recensito sono gli AKKO CS Crystal. Si tratta di switch meccanici a 3 pin di tipo lineare, dotati di una forza di attuazione di 43 ± 5 gf, di una distanza di attuazione di 1,6 ± 0,3 mm e di una corsa totale di 4,0 ± 0,5 mm. A differenza degli switch rossi lineari classici hanno quindi una forza di attuazione leggermente minore e un suono ulteriormente attenutato. Sono addirittura più rapidi dei Wine (ma un po' più lenti dei Silver) provati sulla PC75B di casa AKKO. Il nome non è casuale: sono costituiti da un corpo completamente trasparente che ricorda appunto il cristallo. Quando "colpiti" dalla luce del LED sono inondati dal colore, dando quasi l'illusione di essere di vetro cristallo. Come gli switch rossi lineari, sono la giusta via di mezzo per chi usa la tastiera sia in ambito gaming che lavorativo/studio. L'esperienza di digitazione nuda e cruda è fantastica, e dipende in buona parte sia dalla scelta degli switch, sia dalle accortezze a livello costruttivo che vanno a rendere il rumore più ovattato e soddisfacente. Ecco una clip audio della AKKO ACR Pro Alice Plus con switch CS Crystal in fase di digitazione.

In questo articolo vi parliamo di una serie di switch AKKO CS alternativi di cui potreste dotare la vostra tastiera meccanica.

Ottimi gli stabilizzatori, già lubrificati di fabbrica. Sono fissati alla scocca e non traballano, un grosso punto a favore di questa AKKO Alice. C'è anche da dire che lo stabilizzatore più critico, quello che di solito deve amministrare la barra spaziatrice, è assente in questo modello, visto che la barra è spezzata in due segmenti. Di fatto sono identici agli stabilizzatori applicati a Shift sinistro, Invio e Backspace. In ogni caso sono tutti caratterizzati da rumori soddisfacenti, e non siamo incappati in problemi di tasti incastrati o altre magagne che potrebbero invogliare a metterci le mani sopra per migliorarne le performance.

La PCB è compatibile con switch a 3 o 5 pin. Come da tradizione AKKO, anche questa variante della linea ACR è dotata di diverse soluzioni di attenuazione del rumore. Sotto tasti e switch troviamo piastra in policarbonato o alluminio (nel nostro caso policarbonato), strato di schiuma, pellicola in silicone, PCB, strato in plastica EVA e scocca in acrilico. In confezione c'è anche uno strato extra di schiuma da applicare sotto la PCB. E in tutto questo non abbiamo ancora nominato la modalità di costruzione della tastiera. Si tratta di una Gasket Mount, che, nelle scorse recensioni, abbiamo tradotto come montaggio a guarnizione. Ve ne abbiamo già parlato nella recensione della AKKO ACR Pro 75, ma per comodità ne riparliamo brevemente anche qui. La piastra in cui vengono incastonati gli switch non è a diretto contatto con i bordi della tastiera. Ci sono invece dei cuscinetti in silicone che rivestono delle estremità della piastra che vengono chiuse a sandwich tra il coperchio superiore e la scocca inferiore. In questo modo la piastra è quasi come se fosse ammortizzata, flettendosi durante la digitazione distribuendo al contempo l'energia applicata dalle dita sulle guarnizioni in silicone.

Torniamo un attimo alla PCB. Ogni slot per lo switch è dotato di LED a sé stante orientato verso nord. Purtroppo in questo modello la presenza dei LED ha senso fino a un certo punto. Vista la particolare colorazione dei tasti in PBT non shine-through e la scocca stessa di colore nero (seppur traslucido), la luce che passa dalle fessure è molto poca. Non che sia un grosso problema, ma tenetene di conto quando la acquistate. Diciamo comunque che al buio completo, fra la luce del monitor del PC e quella emessa dai LED la tastiera è comunque sufficientemente visibile.

La scocca è in arcilico. La tastiera appartiene infatti alla linea ACR - Acrylic di AKKO, e come tale è caratterizzata da una ottima solidità strutturale e da questa scocca appunto traslucida che lascia passare la luce di LED perimetrali. Le uniche due viti che si scorgono nella parte frontale sono sotto i tasti, e servono a tenere unita la piastra, la PCB e gli strati intermedi. Lo smontaggio comunque è piuttosto semplice: è sufficiente rimuovere le viti posteriori con l'apposita chiave a brugola contenua in confezione. In generale possiamo dire che la ACR Pro Alice Plus è una tastiera di dimensioni particolarmente generose. È lunga ben 380 mm, più di una 75% quindi, larga 150 (anche se questa misura è variabile) e spessa 21 mm. Ed è anche bella pesante, 1.081 grammi!

Lato connettività, la Alice di AKKO può essere usata solo in modalità cablata. In confezione, come accennato, c'è un cavo a spirale di colore nero che può benissimo fare al vostro caso. La compatibilità come al solito è ampia: qualsiasi dispositivo su cui di solito funziona una tastiera è compatibile con la AKKO Alice. La tastiera risulta compatibile sia con Windows che con macOS, e si può passare da una modalità d'uso all'altra con una combinazione di tasti. L'abbiamo comunque testata anche su Android (con un dongle). La porta USB-C, posta sul lato destro, permette anche di usare cavi personalizzati.

Estetica, costruzione ed ergonomia

Da un punto di vista estetico, la variante nera della AKKO Alice si presenta come un monolite nero dalle forme affascinanti. Nonostante la predominanza appunto del nero, la tastiera tende a non passare inosservata. Noi la troviamo anche particolarmente elegante, ma è un fattore soggettivo. Con un pattern di retro-illuminazione uniforme si valorizza ulteriormente il tutto, dando appunto l'impressione di scrivere su un dispositivo particolare e, per certi versi, quasi futuristico. La scocca acrilica della linea ACR di AKKO ha sempre il suo perché, anche nella colorazione nera. Come già accennato nella precedente sezione, anche la scelta del rosa carne chiaro come colore delle lettere ha il suo perché. Un bianco acceso l'avrebbe resa forse troppo contrastata. A renderla futuristica c'è anche la contrapposizione tra le linee geometriche nette dei bordi laterali e superiori e quelle irregolari del bordo inferiore.

Ma da un punto di vista ergonomico, perché si dovrebbe optare per una tastiera del genere? Sulla carta, una disposizione così particolare dei tasti permette, in fase di digitazione, di tenere le mani in una posizione più naturale, che tende ad angolarsi verso l'interno permettendo anche di mantenere le spalle più comode e rilassate. Gli effetti si vedono sul lungo periodo, e per certi versi potrebbe persino essere la giusta soluzione per chi soffre di particolari tipi di dolori derivanti da lunghe sessioni di digitazione. Nel mio caso specifico, quindi un giudizio completamente soggettivo, ho trovato il suo uso estremamente intuitivo. Avevo timore di trovare poco adatta la modalità di scrittura così diversa dal solito, e invece sin da subito sono riuscito ad adattarmi alla posizione delle mani. La cosa particolare è che guardando la tastiera mentre si scrive si tende a sbagliare maggiormente. Forse l'occhio, vedendo una posizione così strana dei tasti, tende a confondere la mano che è abituata a premere in posizioni diverse. Ci vuole, in ogni caso, un periodo di assestamento. Può succedere di premere al centro, dove non c'è nulla, rimanendoci anche male, o può anche succedere di premere tasti funzione che non c'entrano nulla. Davvero peculiare la scelta di dotare la tastiera di due lettere B, una a destra e una a sinistra, e la cosa bella è che potrebbe capitarvi di usare una o l'altra a seconda della parola che state digitando! Tra i contro di questa tastiera c'è da sottolineare nuovamente l'assenza dei tasti funzione e di altri pulsanti che solitamente troviamo in formati più classici. Inoltre non tutti i set di keycap potrebbero andare bene per questa tastiera. Trovarne una con due barre spaziatrici così corte potrebbe essere molto complicato.

Da un punto di vista costruttivo, quanto detto nel paragrafo relativo alle caratteristiche tecniche potrebbe essere sufficiente a farsi un'idea delle qualità della tastiera. I tasti sono solidi e di ottima fattura, e le accortezze a livello costruttivo, come gli strati di schiuma e le guarnizioni in silicone, fanno sì che il rumore emesso in digitazione sia non solo piacevole, ma anche incredibilmente soddisfacente. La AKKO ACR Pro Alice Plus è priva di scricchiolii o di altre debolezze strutturali tali da renderla delicata o di facile rottura. Anche "tamburellando" sulla scocca non si percepiscono spazi vuoti o rimbombi, a riconferma della qualità delle imbottiture interne e delle accortezze a livello strutturale di casa AKKO. Rimane comunque a tutti gli effetti una tastiera completamente smontabile, che vi permette quindi di portare avanti una routine di manutenzione tale da garantirvi una più che discreta longevità al prodotto.

Sul retro troviamo 4 piedini gommati semi-sferici non regolabili. Ciò significa che vi dovrete far andare bene l'inclinazione della tastiera. Ci sono effettivamente due rialzi in plastica dentro la confezione che, se collegati con il biadesivo, possono servire ad alzare e inclinare la tastiera, ma non ci sentiamo di consigliarveli. Rendono il tutto molto più sbilanciato, e possono addirittura peggiorare l'esperienza di digitazione. Dobbiamo poi ammettere di non aver avuto nessun problema ad adattarci all'altezza e all'inclinazione della tastiera. Durante le nostre sessioni di scrittura non abbiamo utilizzato nemmeno il poggiapolsi. Sempre sul retro si nota un altro dettaglio, presente anche in altri modelli AKKO di recente concezione: una sorta di piastra decorativa che aggiunge peso alla struttura e ne decora il retro. Potreste trovare quella che vi mostriamo in foto, con la mascotte di casa AKKO, o la variante dorata che vi abbiamo mostrato nella recensione della ACR Pro 75.

Come di consueto abbiamo utilizzato la tastiera per scrivere questa recensione, sfruttandola anche nelle classiche sessioni di gaming con fps quali Overwatch e Call of Duty: Vanguard. Non sappiamo se consigliarla per il gaming: la posizione è pensata più per la scrittura che per il gioco, ma alla fine se ci si abitua si può tranquillamente usare anche durante il gaming. L'esperienza di digitazione, come accennato, sa essere fantastica, almeno per quelli che sono i nostri gusti e per l'eventuale tempo di aggiustamente necessario. I particolari switch di casa AKKO, addirittura più "leggeri" dei rossi, danno quasi un effetto gommato alla digitazione, garantendo un'ottima velocità di scrittura e, almeno nel nostro caso, pochi errori di battitura. 'esperienza di digitazione rimane comunque un fattore molto soggettivo. Non per niente tastiere del genere offrono la possibilità di cambiare switch e caps. Occhio ovviamente al layout ANSI UK diverso dal nostro, che implica un posizionamento e una dimensione diversa per alcuni tasti, e simboli diversi sulla fila dei numeri e accanto alle lettere, oltre ovviamente alla disposizione di tipo Alice / Arisu ben diversa dal solito.

AKKO ACR Pro Alice Plus usa lo stesso software che avevamo utilizzato per le recensioni delle precedenti tastiere AKKO, come la AKKO ACR Pro 75, ovvero AKKO Cloud Driver. Fortuna che le somiglianze con il software EPOMAKER Driver per le tastiere EPOMAKER non ci sono più. Con questa tastiera abbiamo finalmente notato un rinnovamento grafico che lo rende un po' più gradevole alla vista, meno spartano quindi, anche se le funzionalità sono le stesse. Software e manuale della tastiera li trovate nell'apposita pagina dei download.

Di base la tastiera è già programmata con tutta una serie di scorciatoie utili a cambiare modalità di retroilluminazione e gestirne i parametri (luminosità, velocità, direzione), l'avvio di applicazioni e anche a gestire la riproduzione di contenuti multimediali. Il manuale incluso in confezione vi accoglie con un lungo elenco di queste scorciatoie. Sempre con le scorciatoie si gestisce il passaggio tra la modalità Windows e quella macOS. A seconda di quale delle due modalità usate, ci sono diverse scorciatoie di tastiere attive. Ad esempio in quella macOS la combinazione FN+F4 attiva Siri.

Da AKKO Cloud Driver potete anche registrare macro, grazie ad un'interfaccia piuttosto classica con gli indicatori di ritardo, elenco di macro e altre funzioni classiche; aggiornare il firmware della tastiera; e anche creare effetti di retro-illuminazione completamente personalizzati. Sempre dalla schermata della retroilluminazione si può gestire facilmente anche l'illuminazione perimetrale (quindi non solo quella dei tasti) e passare velocemente ad una classica illuminazione bianca non RGB. Dalla schermata Main si può anche cambiare l'associazione dei tasti, riprogrammandoli tutti ad eccezione di pulsanti quali FN, Win, Esc. Peccato, ribadiamo, che sia solo in inglese, ma è comunque sufficientemente intutiva.

La qualità, si sa, si paga. AKKO ACR Pro Alice Plus viene a costare 129,99€ sullo store AkkoGear.de, a cui ci dovete aggiungere circa 22€ di spedizione e tasse previste dall'Unione Europea.

Se in fase di acquisto usate il seguente codice coupon avrete uno sconto del 10%:

mondadori

È valido fino all'7 agosto per un solo aacquisto per utente, anche su tutti gli altri prodotti dello store di casa AKKO. Considerate che il modello arriva dalla Cina, solitamente spedito con 4PX Express tracking e completamente tracciabile. Da tenere in considerazione anche il fatto che si può pagare con PayPal. Per quanto riguarda la dogana, nei 22€ di spedizione sono incluse le tasse previste dalla commissione europea, tant'è che non dovreste incappare in alcuna maggiorazione. AKKO ne parla nel dettaglio qui. I tempi di arrivo per l'Italia si stimano tra i 10 e i 15 giorni lavorativi. Il nostro esemplare è arrivato nell'arco di 16 giorni (solari). Nei box sottostanti anche la variante bianca e gli switch di cui è dotato il modello da noi testato.

Tra le tastiere di tipo Alice forse è una delle più economiche. Peccato che a questa cifra non venga offerta anche connettività wireless. Stiamo comunque parlando di un investimento di quasi 150€, non pochi, anche se nel panorama delle tastiere meccaniche custom è una spesa abbastanza in linea con quella prevista per altri modelli (se non anche più bassa del solito).

Recensione AKKO ACR Pro Alice Plus - Foto dal vivo

Giudizio Finale

AKKO ACR Pro Alice Plus

Se vi piace esplorare metodi alternativi di scrittura, vi innamorerete quasi sicuramente di AKKO ACR Pro Alice Plus. La variante nera è anche più elegante e "seriosa" di quella bianca, e la posizione di scrittura, unita alle caratteristiche costruttive di questa Alice, vi permetteranno anche di velocizzare (e magari migliorare) la digitazione. Il prezzo non è dei più economici, ma tra le tastiere di categoria Alice / Arisu è probabilmente una delle più convenienti. A tutto questo dobbiamo unirci i soliti switch meccanici di altissima qualità di AKKO, la possibilità di programmarla e una delle confezioni più ricche di sempre. Peccato per l'assenza di una variante dotata di connettività senza fili.

Sommario

Caratteristiche tecniche 8.5

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Voto finale

AKKO ACR Pro Alice Plus

Pro

  • Layout Alice...
  • Hot-swappable, cap in PCB
  • Tra le migliori mai provate per qualità costruttiva
  • Programmabile via software
  • Esperienza di digitazione fantastica

Contro

  • ... che potrebbe spaventare
  • Solo layout ANSI UK
  • Retro-illuminazione utile fino a un certo punto
  • Software solo in inglese
  • Solo via cavo

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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