Recensione AKKO MOD 007S v2 con switch POM Silver: una build di lusso!

2 years ago 223
 una build di lusso!

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli del 08 ottobre 2022, 13:24,modifica il 08 ottobre 2022, 13:24

Kit tastiera meccanica fai-da-te

Torniamo a parlare di tastiere meccaniche di casa AKKO. Anzi, dei così detti DIY, ovvero i kit fai-da-te pensati per permette all'utenza di costruirsi da soli la propria tastiera. Perché esistono questi kit? Non solo per dare la possibilità di scegliere switch e tasti che non siano necessariamente legati al modello scelto, ma anche per permettere di personalizzare l'interno della tastiera prima ancora che sia effettivamente terminata. Il kit di cui vi parlo oggi ci arriva da AkkoGear.de, si chiama AKKO MOD 007S v2 DIY KIT e probabilmente è uno dei migliori che il marchio in questione ha a listino. Scopriamolo insieme!

Video montaggio

Unboxing

L'unboxing della AKKO MOD007 v2 è particolarmente piacevole. Ad accoglierci troviamo la struttura superiore con già incastonata la piastra in alluminio, gli stabilizzatori, uno degli strati di poliuretano, la PCB e le guarnizioni in silicone. Il tutto è adagiato in una prima sezione protettiva che accoglie al lato le viti che ci serviranno per l'assemblaggio, una chiave a brugola e una serie di guarnizioni sostitutive in poliuretano (nel caso quelle in silicone non piacessero). C'è anche una bustina che accoglie la manopola, sempre in metallo, da applicare nell'angolo in alto a destra. Subito sotto troviamo una piastra sostitutiva in policarbonato, uno strato di poliuretano da applicare sul fondo della tastiera già modellato sulle forme giuste, un sottile strato in silicone da collocare sulla PCB e, ovviamente la sezione inferiore della scocca, un bellissimo e pesantissimo monolite di metallo che completa la struttura. La porta USB-C, utile al collegamento della tastiera al PC, è già in parte fissata alla scocca inferiore.

Assenti ovviamente keycap e switch meccanici. Come già detto, quando si opta per i DIY kit si devono acquistare a parti. A primo acchito quindi sembra davvero esserci tutto il necessario, ma non è proprio così. Ok l'assenza di tasti e switch, ma almeno uno strumento per la loro rimozione avrebbe fatto comodo. Inoltre la porta USB necessita di tre viti incluse per il fissaggio alla scocca, però la chiave a brugola in dotazione non è compatibile con queste viti. Male di poco: chi non ha un cacciavite in casa? Quasi nessuno, ma qualcuno c'è.

Assemblaggio

Il kit è fai-da-te, ma come già accennato la sezione superiore della tastiera è già assemblata. Piastra in alluminio, strato di poliuretano, PCB e stabilizzatori sono già pronte all'utilizzo, e se non si ha intenzione di apporre grosse modifiche alla tastiera l'assemblaggio vero e proprio richiede una manciata di minuti.

Si prende la sezione inferiore, si applicano le tre piccole viti che tengono salda la porta USB che sbuca dalla PCB e in teoria si è già pronti ad adagiare la sezione superiore. Come accennato, in confezione c'è uno strato di poliuretano da applicare sul fondo pensato per rendere il rumore in digitazione più smorzato e gradevole. È già comprensivo delle fessure che accoglieranno il retro della PCB ed è tagliato in modo da far passare il cavo della porta USB. Se lo applicate, potete poi poggiare sopra la sezione superiore, tenere ferma la struttura con le mani, e ribaltare il tutto per applicare le viti che terranno insieme il tutto. In confezione troverete un set di viti lunghe, che sono quelle da applicare nella parte superiore della tastiera, e un set di viti corte per la parte inferiore (chiaramente meno spessa). Applicate le sei viti il gioco è fatto: siete pronti per applicare switch meccanici e tasti!

Se presi dalla curiosità si separano i componenti della sezione superiore o se comunque la si osserva con attenzione, si noteranno le guarnizioni in silicone.

La 007S V2 è infatti una tastiera meccanica della famiglia delle "Gasket Mount". Rispieghiamo velocemente di cosa si tratta. La piastra in cui vengono incastonati gli switch non è a diretto contatto con i bordi della struttura tastiera. Ci sono invece dei cuscinetti, in questo caso in silicone, che rivestono degli inserti della piastra che vengono chiusi a sandwich tra il coperchio superiore e la scocca inferiore. In questo modo la piastra è quasi come se fosse ammortizzata, flettendosi durante la digitazione e distribuendo al contempo l'energia applicata dalle dita sulle guarnizioni in silicone. È un tipo di assemblaggio che ultimamente va molto "di moda", e ad essere sinceri inizia a diventare fra i miei preferiti. Se si vuole ulteriormente personalizzare questo aspetto della tastiera, si può optare per disassemblare del tutto la parte superiore e applicare la piastra in policarbonato trasparente presente in confezione. Cosa cambia? Il policarbonato è molto più flessibile dell'alluminio, e la sua applicazione ha come conseguenza che la digitazione è ancora più ammortizzata.

Anche il suono ne risente, venendo leggermente smorzato per via della diversità del materiale. Per installarla dovrete rimuovere anche gli stabilizzatori, che sono quelli classici attaccati alla piastra conb un sistema ad incastro. Non solo: si può anche optare per cambiare le guarnizioni in silicone con quelle in poliuretano presenti in confezione. Va da sé che uno dei punti di forza di questa tastiera è il suo offrire più alternative. Potrebbe quindi richiedere un po' di esperimenti per capire cosa fa a al nostro caso. Tra le altre modifiche da applicare c'è anche un sottile strato di silicone da applicare sopra la PCB, che richiede però di smontare tutta la sezione superiore.

Non c'è molto altro che l'utente possa fare per modificare ulteriormente le sonorità della tastiera, se non sostituire del tutto gli stabilizzatori, magari con un modello da avvitare alla PCB, o modificare il materiale fonoassorbente da applicare sul fondo della scocca.

Considerate che la 007S non ha batteria né altro hardware che rende il fondo irregolari, e di conseguenza quanto presente in confezione dovrebbe essere più che sufficiente per raggiungere una sonorità soddisfacente. Essendo appunto una versione DIY, abbiamo scelto in autonomia quali switch e quali tasti porre sulla tastiera. Nel nostro caso la scelta è ricaduta sugli switch AKKO POM Silver. Vista la particolare montatura "Gasket" e le varie soluzioni fonoassorbenti, volevo degli switch morbidi, non troppo rumorosi e, soprattutto, veloci. Molto veloci. Ve li racconto in un paragrafo a sé stante. Per i tasti ho voluto sperimentare qualcosa di diverso dal solito: il set si chiama Clear keycap-Set ASA Profile, ed è composto da tasti quasi del tutto trasparenti, quasi come fossero costituiti di vetro fumè. La scelta è ricaduta su questo kit per due motivi: il prezzo più contenuto rispetto ai classici set di keycap e appunto il loro look così diverso dal solito.

Sul sito ufficiale sono tra l'altro disponibili in diversi colori! Anche di questi ve ne parlo in un paragrafo a parte.

Caratteristiche tecniche

AKKO MOD 007S v2 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato 75% composta da 82 tasti. Le forme, il numero e la disposizione dei tasti sono praticamente uguali a quelle della AKKO PC75B. È priva di tastierino numerico, ma non mancano i tasti funzione (F1-F12), le frecce direzionali e tasti quali Del, PgUp, PdDn, Home e End. La composizione è diversa dal solito per favorire una maggior compattezza della tastiera. In alto a destra troviamo una manopola doppia funzione dello stesso colore e dello stesso materiale della scocca. Il layout è ANSI USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il tasto invio è più piccolo, e la u accentata, se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto lungo posto subito sopra invio.

Non è possibile acquistare la 007S V2 già assemblata, di conseguenza keycap e switch dipendono dalle vostre scelte. Discreti gli stabilizzatori, anche se non sono lubrificati di fabbrica. Il perché è facile da capire: chi compra un kit del genere lo fa con la consapevolezza di volersi costruire qualcosa di unico, e tale unicità risiede anche nella scelta del lubrificante e nella quantità da applicare. In ogni caso, si tratta di stabilizzatori fissati alla piastra tramite classico sistema ad incastro, e non traballano e non fanno traballare neanche i tasti a cui sono adibiti. Nonostante l'assenza di lubrificante, il rumore emesso è uniforme per tutti gli stabilizzatori, e anche quello della barra spaziatrice è piuttosto piacevole. Le fessure della piastra all'altezza della barra spaziatrice sono riempite dallo strato sottostante di poliurentano, una soluzione atta a ridurre ulteriormente il rumore emesso dalla barra e quell'eventuale sensazione di "tremolio" trasmesso da alcuni modelli.

La PCB è compatibile con switch a 3 pin o 5. Ogni slot per lo switch è dotato di LED a sé stante orientato verso sud. Quest'ultimo è un particolare da sottolineare. Il kit si chiama 007S proprio perché i LED sono orientati verso Sud (S), a differenza delle prime due versioni della MOD 007 che avevano LED orientati verso nord. A richiederlo sono stati gli stessi fan del marchio. L'illuminazione verso sud è infatti un po' più prominente, e scegliendo tasti particolari (come quelli di cui vi parlerò a breve) il risultato finale può essere molto, molto convincente. Altra particolarità della PCB: è spessa soli 1,2 mm. In questo modo aumenta la flessibilità di tutta la struttura e, a detta di AKKO, la rende anche compatibile con una più vasta scelta di stabilizzatori da avvitare direttamente sulla PCB stessa. Tornando alla tastiera, non c'è un vero e proprio schema costruttivo perché di fatto arriva smontata, permettendovi di toccare con mano l'interno e di modificarlo a piacere.

Come già accennato si tratta di una Gasket Mount. A distinguerla dalla PC75B, oltre ai LED orientati verso sud, c'è la scocca in metallo. I due pezzi che costituiscono la scocca sono pesanti e di altissima qualità, senza difetti o dettagli fuori posto. Il taglio è simile a quello della già citata PC75B Plus o della TH80. Le dimensioni ammontano a 332 x 144 x 32 mm. Il peso rispetto alle tastiere in ABS è ovviamente fuori scala: nel caso della build qui esposta parliamo di 1,82 kg. Una cosa è sicura: non è certo una tastiera da trasferta! Lato connettività la MOD 007S può essere usata in un solo modo: in modalità cablata, grazie al cavo USB-C nero a spirale in dotazione. Niente modalità wireless quindi, ed è un vero peccato. C'è però da dire che in build del genere inserire la batteria nel vano sottostante spezza l'uniformità del rumore emesso in digitazione.

Per quanto riguarda la compatibilità, il modello in questione è utilizzabile su sistemi Windows, macOS, e anche su dispositivi mobili in modalità cablata. In generale funziona su qualsiasi dispositivo normalmente compatibile con una tastiera. La tastiera riconosce automaticamente il passaggio da Windows a macOS, cambiando anche i risultati d'uso di determinate combinazioni di tasti. La porta USB-C è a vista ed è collocata in un incavo non troppo pronunciato. Non dovreste insomma avere grossi problemi ad utilizzare cavi personalizzati.

Switch POM Silver e Keycap

Gli switch che ho utilizzato per la build sono gli AKKO POM Silver. Fanno parte di una nuova linea di switch meccanici realizzati interamente in plastica POM (poliossimetilene): sia lo stelo, a croce classico (senza paratie come gli ultimi CS), che la scocca che forma lo switch sono realizzati in questa plastica di alta qualità. A detta di AKKO il materiale POM permette agli switch di essere più "lisci e cremosi" (sì, sto traducendo alla lettera), che tradotto significa che sono caratterizzati da movimenti più fluidi e da rumori più smorzati.

La molla interna è da 22 mm, così come quella che troviamo a bordo di quasi tutti gli ultimi switch prodotti da AKKO. Veniamo alle caratteristiche tecniche: sono switch lineari a 3 pin dotati di una forza di attuazione di 43 ± 5 gf, di una distanza di attuazione di 1 ± 0,6 mm e di una corsa totale di 30 ± 0,3 mm. Sono velocissimi, forse tra i più veloci che ho mai provato. A renderli tali non c'è solo la distanza di attuazione di appena 1 mm, ma anche la corsa totale di 3 mm. Sono leggermente più morbidi dei rossi lineari classici. Piacevolissimi da usare, sono perfetti per il gaming (vista la loro velocità) e anche per la digitazione. Ovviamente vista la loro distanza di attuazione è più probabile incappare in errori di battitura, ma è facile farci l'abitudine. Dipende tanto anche dai tasti che decidete di applicare e dal profilo che li caratterizza.

Tasti con profili più alti come i SA e gli OEM potrebbero aiutare.

E nel caso di una tastiera AKKO, perché non scegliere un set con profilo ASA inventato dalla stessa AKKO? Come già accennato si tratta del set ASA Clear composto da tasti traslucidi realizzati in policarbonato premium. Ora, il policarbonato è ben diverso dalla plastica PBT a cui la stessa AKKO ci ha abituato nel tempo. Le stampe di questo set sono realizzate tramite trattamento UV per il fissaggio, e sono sufficientemente resistenti e soprattutto ben visibili. Però sono ben più sensibili all'unto delle dita, e di conseguenza potrebbero durare meno dei classici kit di keycap in PBT. Anche per questo costano meno, ma l'effetto finale è davvero spettacolare (se vi piace il genere). Una cosa che sottolineiamo sempre è che la retro-illuminazione, nelle tastiere meccaniche con tasti in PBT non shine-through, ha senso fino a un certo punto.

Con un set di tasti come questo assume un senso completamente diverso: i LED contribuiscono più che mai a rendere la tastiera unica, con una diffusione dell'illuminazione davvero, davvero particolare. Gli switch POM sono costituiti in plastica opaca, e la luce di conseguenza passa unicamente dal foro classico che si trova in tutti gli switch. La luce che filtra dal foro va ad illuminare in questo caso solo metà del tasto, la parte a sud ovviamente, creando un effetto davvero peculiare. In realtà ho provato anche con switch caratterizzati da scocca traslucida, come gli AKKO CS Jelly Pink, ma il risultato finale, in termini di diffusione della luce, non cambia molto. Molto bello il set anche con la retro-illuminazione spenta: il loro essere traslucidi non compromette la leggibilità dei caratteri, che come da tradizione del marchio sono belli grossi e sempre ben visibili.

Ecco anche il profilo della tastiera e del set di tasti ASA prodotti da AKKO.

Estetica, costruzione ed ergonomia

Il look finale dipende interamente dal set di tasti che scegliete di applicare, ma a prescindere da questo, la MOD 007S sulla carta vi permette di costruire una tastiera estremamente elegante e dotata di una certa classe. Se si vuole esagerare c'è anche il modello viola (anzi, Very Peri), ma il modello di cui si parla in questa recensione è caratterizzato appunto da un colore ben più sobrio, denominato Space Gray. Le linee in entrambi i casi sono piuttosto eleganti, e si possono ben sposare anche con ambienti di lavoro di un certo tono. Non è niente di innovativo (sono già state tirate in ballo un paio di tastiere simili), anzi, è tutto estremamente classico, ma in questo caso ci si ritrova per le mani un qualcosa di ancor più prezioso, vista la sua composizione metallica e il modo in cui il materiale riflette la luce.

Da un punto di vista costruttivo, quanto detto nel paragrafo relativo alle caratteristiche tecniche potrebbe essere sufficiente a farsi un'idea delle qualità della tastiera.

La struttura, una volta assemblata, è praticamente indistruttibile. Scordatevi scricchiolii o altre debolezze strutturali: è così solida che potreste usarla come arma contundente. E il modo in cui tutto è assemblato permette di smontarla con facilità, anche solo per effettuare modifiche o per pulirla più a fondo. Il fatto che sia un gasket mount e che ci siano soluzioni fonoassorbenti già applicate (o da applicare) fa sì che il rumore emesso in digitazione sia piacevole e uniforme, anche grazie all'assenza della batteria sul fondo della struttura. E tutto questo anche con la piastra in alluminio! Sperimentando con le guarnizioni in poliuretano e con la piastra in policarbonato si potrebbero ottenere risultati anche migliori.

Sul retro troviamo 4 piedini gommati di forma allungata, senza rialzi regolabili. Ciò significa che vi dovete far andare bene l'inclinazione della tastiera. Il piano di lavoro comunque è già di per sé inclinato (si passa da 20 mm a poco più di 30 mm), e in definitiva non ho sentito il bisogno di un'inclinazione maggiore o di poggiapolsi.

Come di consueto abbiamo utilizzato la tastiera per scrivere per intero questa recensione, sfruttandola anche nelle classiche sessioni di gaming con fps quali Overwatch 2 e Call of Duty: Vanguard. È un po' una tastiera tutto fare, che anche a seconda dei tasti e degli switch che applicate può benissimo prestarsi ad un uso misto (come nel mio caso). L'esperienza di digitazione, considerata l'inclinazione e il rumore emesso, è ottima. Anzi, come già detto, proprio le sonorità sono davvero ottime considerate le pochissime modifiche applicate durante il montaggio. Il fatto poi che sia gasket migliora ulteriormente sia la digitazione che il rumore. Occhio al layout ANSI UK diverso dal nostro ISO IT, che implica un posizionamento e una dimensione diversa per alcuni tasti, e simboli diversi sulla fila dei numeri e accanto alle lettere. A livello ergonomico vista la mancanza di piedini per variare l'inclinazione forse non ci sentiamo di promuoverla a pieni voti, ma come accennato non abbiamo avuto problemi ad adattarci alle sue dimensioni e alla sua esperienza di scrittura.

Funzionalità

AKKO MOD 007S V2 usa lo stesso software che avevamo utilizzato per la recensione della AKKO PC75B Plus e di tutte le altre AKKO, ovvero AKKO Cloud Driver. Lo trovate qui. Da qualche mese abbiamo finalmente notato un rinnovamento grafico che lo rende un po' più gradevole alla vista, meno spartano quindi, anche se le funzionalità sono le stesse.

Di base la tastiera è già programmata con tutta una serie di scorciatoie, che sono praticamente le stesse dei precedenti modelli di MOD 007 lanciati negli scorsi mesi da AKKO. Direttamente da tasitera si può cambiare modalità di retroilluminazione dei tasti e gestirne i parametri relativi (luminosità, velocità, direzione). Non mancano scorciatoie per l'avvio di applicazioni e anche per la gestione e la riproduzione di contenuti multimediali. Il manuale incluso in confezione vi accoglie con un lungo elenco di queste scorciatoie. Il passaggio dalla modalità Windows a quella macOS è automatico, e cambiano di conseguenza anche gli effetti delle scorciatoie.

Ad esempio nella modalità macOS la combinazione FN+F4 attiva Siri.

Da AKKO Cloud Driver potete anche registrare macro, grazie ad un'interfaccia piuttosto classica con gli indicatori di ritardo, elenco di macro e altre funzioni classiche; aggiornare il firmware della tastiera; e anche creare effetti di retro-illuminazione completamente personalizzati. Dalla schermata Main si può anche cambiare l'associazione dei tasti, riprogrammandoli tutti ad eccezione di pulsanti quali FN, Win, Esc e la già citata manopola del volume.

In circolazione ci sono sicuramente software più curati e ricchi di funzionalità, ma quello AKKO comunque svolge il suo dovere senza intoppi, e anzi, è anche possibile creare più profili di utilizzo da richiamare tramite un apposito menu contestuale. E ad essere sinceri non ci vengono in mente altre funzionalità di cui il software non dispone.

Prezzo

Per quelli che sono i prezzi medi delle tastiere meccaniche recensite negli ultimi mesi, quello della AKKO MOD 007S V2 risulta essere bello salato.

Si parla di 169,99€ di listino, ma con le tasse incluse si sale a 202,29€. Controllate sempre sul sito AKKO prima di fare acquisti che potrebbero esserci dei codici sconto da utilizzare.

A questo investimento ci dovete aggiungere quello necessario per portarvi a casa un numero sufficiente di switch e i tasti. Nel caso della build in questione si parla di due confezioni di AKKO POM Silver da circa 20€ l'uno e un set di tasti Clear ASA da 47,59€.

Si parla di un investimento totale (in questo caso) di 290,32€. Tanti soldi, ma non così tanti nell'ambiente delle tastiere meccaniche custom. Ci sono build che arrivano tranquillamente a superare i 500 o addirittura i 1.000€. Come al solito dipende dal vostro budget, dalle vostre esigenze e anche da cosa avete già in casa per assemblare una eventuale tastiera. Rimane il fatto che con i 200€ richiesti per il kit vi portate a casa una tastiera estremamente (e facilmente) personalizzabile composta interamente in metallo.

Giudizio Finale

AKKO MOD 007S v2

AKKO MOD 007S v2 DIY KIT è un set che vi permette di assemblare una tastiera meccanica davvero al top. Tutto ciò che trovate in confezione vi permette di modificare l'interno e di conseguenza la resa in scrittura (anche a livello sonoro). E in tutto ciò non mancano i comfort a cui AKKO ci ha abituato da tempo: ottimi stabilizzatori, completa programmabilità della tastiera lato software e un'ampia scelta di switch e di tasti con cui dare l'ultimo tocco di personalizzazione al nostro modello custom. Certo, si tratta di un investimento importante, ma chi bazzica il mondo delle tastiere meccaniche sa bene che è facile spendere molto più di così.

Pro

  • Tutta di metallo di alta qualità
  • Gasket Mount (montaggio a guarnizione)
  • Manopola del volume
  • Facile da montare e personalizzare

Contro

  • Assente cacciavite per porta USB
  • Mancano gli strumenti per switch e tasti
  • Prezzo alto
  • Solo cablata

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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