Recensione ASUS ROG Falchion Ace: il gioiellino compatto di ASUS

1 year ago 194

Tastiera Meccanica Super Compatta

Dopo aver provato la ROG Strix Flare II è arrivato il turno di qualcosa di ancor più recente, una new entry che si propone come alternativa della compatta ammiraglia di casa ASUS. Stiamo parlando della nuovissima ASUS ROG Falchion Ace, una tastiera meccanica formato 65% che ha delle chicche di non poco conto di cui tenere di conto. Certo, il formato così compatto non è per tutti, ma chi è in cerca di uno strumento gaming da portare sempre con sé o che occupi poco spazio sulla scrivania, e che allo stesso tempo fornisca performance al top, allora potrebbe rimanere sorpreso.

Unboxing ASUS ROG Falchion Ace

L'unboxing della ASUS ROG Falchion Ace riserva una gradita sorpresa. Oltre alla tastiera, protetta tra l'altro da un rivestimento in tessuto, e ad un cavo USB ricoperto in tessuto, troviamo anche una cover per tastiera caratterizzata da un punto d'appoggio sui tasti in gomma morbida, da un fondo in alluminio spazzolato e da una scocca in policarbonato trasparente. La cover in questione risulta essere molto comoda per portare sempre con sé la tastiera senza paura di rovinarla. Inoltre può essere posizionata sotto la tastiera quando la usiamo. Ha i piedini in gomma che vanno a sostituire quelli che troveremmo sul fondo della tastiera.

ASUS ROG Falchion Ace è una tastiera meccanica NKRO (100% anti-ghosting) formato 65% (nel corpo di una 60%) composta da 68 tasti. Non solo è priva del tastierino numerico, ma sono assenti anche la linea dei tasti funzione e qualche tasto che solitamente troviamo sopra l'isola delle frecce direzionali (come banalmente il tasto Stamp).

Il layout è ISO ITA, un gran bel valore aggiunto. A renderla diversa dal solito c'è anche uno slider touch per il volume sul fianco sinistro, una scelta che permette di avere una sorta di potenziometro senza occupare spazio prezioso sulla parte superiore.

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT (polibutilentereftalato) double-shot, praticamente il materiale più resistente che si potesse sperare di trovare. Se masticate l'inglese qui trovate una valida spiegazione relativa alle differenze di qualità dei materiali usati per i tasti. Ci sarebbe anche una variante con keycap in ABS, ma stando a quanto riportato sulla confezione, il modello destinato al mercato italiano li ha in PBT. Sono shine-through, di conseguenza la retro-illuminazione va ad illuminare lettere e simboli. Ciò nonostante sono ben leggibili anche a retro-illuminazione spenta. Sono tasti bianchi opachi, con un font influenzato dallo stile ASUS ma comunque ben leggibile. Il profilo dei tasti è OEM: simile allo Cherry, con linee più geometriche e comunque adatto sia al gaming che alla digitazione, ma è caratterizzato da tasti più alti.

Possono comunque essere sostituiti con facilità se ne sentiste il bisogno: gli switch sono compatibili con qualsiasi set di keycap a croce. Nella foto seguente il profilo della ASUS ROG Falchion Ace.

Gli switch del modello che ho recensito sono gli ASUS ROG NX Red. Si tratta di switch meccanici a 3 pin di tipo lineare, dotati di una forza di attuazione di 45 gf, di una distanza di attuazione di 1,8 mm e di una corsa totale di 4,0 mm. Sono switch molto classici (anzi, i più classici di tutti), dotati di una copertura trasparente in policarbonato, uno stelo a croce color rosso già lubrificato e base trasparente in policarbonato. Grazie anche ai contatti placcati oro sono garantiti per qualcosa come 70 milioni di pressioni. Lineari e rossi, tra i più universali insomma: ci si scrive bene, ci si gioca anche meglio. L'esperienza di digitazione è buona, sia per gli switch rossi che per il fattore ergonomico.

E la tastiera, per essere un modello da gioco di un produttore classico, non suona così male, anche se peggio della ROG Strix Flare II provata di recente. E questo modello tra l'altro non è hot-swappable: di conseguenza se questi switch non vi piacciono (o per qualche motivo si rompono) non sono sostituibili. Intanto ecco una clip audio della ASUS ROG Falchion Ace con switch ASUS ROG NX Red in fase di digitazione.

Gli stabilizzatori sono auto-prodotti da ASUS (come gli switch d'altronde). Sono fissati alla piastra, che in questo modello coincide con la scocca superiore, e vantano degli steli che, a dirla tutta, non sono molto stabili. Il rumore è molto meno metallico di prodotti gaming di produttori blasonati come appunto ASUS, tant'è che sono anche lubrificati a livello di fabbrica. Però si poteva fare di meglio, ma se non altro ci sono dei passi in avanti anche in questo campo.

Non ci sono riempimenti nelle fessure della barra spaziatrice, e da queste stesse fessure si intravede direttamente la PCB, a riprova che non c'è alcuno strato fonoassorbente tra piastra e PCB. In definitiva la barra spaziatrice se la cava, molto meglio invece tutti gli altri tasti dotati di stabilizzatori, con un rumore molto più elegante e performance degne di questa fascia di prezzo.

Addentriamoci un attimo nel modo in cui è assemblata questa ASUS. Non sono stati diffusi veri e propri schemi costruttivi, ma c'è un dettaglio che la rende un po' più simile ai modelli cinesi di cui vi ho parlato negli ultimi mesi. La scocca superiore (nonché piastra) è in alluminio. Subito sotto la PCB troviamo uno strato di poliuretano fonoassorbente, un dettaglio che non troviamo spesso su modelli gaming di marchi come ASUS stessa, Corsair o MSI. Lo stesso dettaglio era presente nella Strix Flare II.

Il suono quindi è migliore del solito, ma ci sono ancora grossi margini di miglioramento. Tant'è che in occasione del CES 2023 ASUS ha svelato una nuova tastiera meccanica 75% gasket mount con ulteriori soluzioni fonoassorbenti. Ve ne parliamo qui. La piccola ROG Falchion Ace poi sembra anche più difficile da smontare, e considerato che non è nemmeno possibile rimuovere gli switch per lubrificarli, migliorarne le sonorità è praticamente impossibile. Tra le altre caratteristiche da sottolineare ci sono retro-illuminazione RGB a singolo tasto con LED verso nord e un polling-rate di 1.000 Hz. C'è anche una memoria integrata che permette di salvare fino a 6 profili d'utilizzo, da richiamare poi anche senza l'ausilio del software.

Le dimensioni sono ultra compatte: 305,79 x 101 x 37,5 mm, per un peso complessivo di circa 600 grammi. Originale la posizione dei LED di stato, anche se forse un po' poco pratica. Sulla parte sinistra la piastra in alluminio è interrotta per via della presenza di una striscia traslucida che ci permette di vedere il livello di regolazione del volume quando tocchiamo lo slider touch laterale.

Sopra e sotto questa striscia si trovano i LED di stato per il CapsLock e per WinLock.

Lato connettività la ASUS ROG Falchion Ace può essere utilizzata solo ed esclusivamente in modalità cablata. C'è però una particolarità: ci sono due porte USB-C, una a sinistra e l'altra a destra del lato frontale. Non funzionano entrambe contemporaneamente: una volta scelta la porta da usare e collegato il cavo in dotazione (o uno qualsiasi), c'è uno switch al centro che abilita la porta da voi selezionata. Ottimo per adattare la tastiera a più postazioni o modo d'uso, ma è un peccato che la porta extra non faccia da hub. Da sito ASUS la compatibilità è prevista solo con Windows, e in effetti provando a collegarla su Android con dongle la tastiera non funziona. Tenete insomma in considerazione la cosa.

Estetica, costruzione ed ergonomia

ASUS ROG Falchion Ace è una tastiera gaming a tutti gli effetti.

Forse il form factor compatto non lo trasmette al 100%, ma basta vederla accesa per capire che si tratta di un prodotto vistoso, fatto apposta per essere appariscente e non certo serio o impostato. Comunque sia, per essere una tastiera gaming riesce ad essere anche un minimo elegante. Sarà forse per il colore bianco, o per l'assenza di orpelli come l'Anime Matrix visto sulla Strix Flare II; in ogni caso il look complessivo ha il suo perché. C'è anche la variante nera, ma a mio avviso risulta più anonima di questa.

Ottima la retro-illuminazione, che illumina perfettamente le lettere dei tasti shine-through diffondendo anche la luce colorata attraverso le fessure dei tasti. I colori sono incredibilmente brillanti, merito in parte anche dei colori chiari che caratterizzano il tutto.  

Da un punto di vista costruttivo, la tastiera di ASUS è più che solida. Lo strato superiore in alluminio aiuta, ma anche la plastica del retro è bella solida.

Non ci sono scricchiolii, flessioni o debolezze strutturali di sorta. Come accennato poi, per il trasporto o comunque per coprirla quando non la si usa (in modo da evitare accumuli di polvere), si può usare il copritastiera incluso in confezione. Ecco una serie di scatti che lo ritraggono.

Il rumore emesso in digitazione è deciso, nonostante gli switch lineari, ma comunque meno aggressivo di altri modelli gaming. Come già accennato, è praticamente impossibile migliorarlo: non si possono cambiare gli switch, è difficile smontare il tutto e di conseguenza è difficile andare a inserire ulteriori strati fonoassorbenti o provare soluzioni alternative per migliorare il suono. Vediamo anche una foto del retro della tastiera.

Si notano 4 piedini in gomma per mantenere salda la presa sulle superfici e due rialzi per inclinare la tastiera a 4 o 8° (circa). Vediamo quindi le foto delle tre inclinazioni possibili che è possibile impostare.                  

Veniamo quindi all'ergonomia. Il formato compatto richiede un po' di pratica per essere padroneggiato, ma una volta capita la disposizione dei tasti, la Falchion Ace si lascia usare che è un piacere. Il profilo OEM rialzato, gli switch rossi e la possibilità di rialzare il tutto, fanno sì che si riesca a mantenere un'ottima velocità di scrittura mantenendo una postura comoda. E ovviamente anche nel gaming dà il meglio di sé. Come di consueto ho usato la tastiera per scrivere questa recensione per intero, sfruttandola anche nelle sessioni di gioco con Overwatch 2 e Call of Duty: Modern Warfare 2. In questo campo sa essere sufficientemente rapida, grazie al polling rate da 1.000 Hz e agli switch rossi, e ci sono anche varie funzionalità ad-hoc da sfruttare anche grazie all'ausilio del software (di cui vi parlo nel prossimo paragrafo). Dulcis in fundo, il layout è ISO ITA.

Da non sottovalutare anche la vicinanza del mouse alla tastiera, che permette di tenere le braccia in una posizione ben diversa da quella che manterreste giocando con una tastiera completa.

Anche ASUS ROG Falchion Ace sfrutta il software proprietario di casa ASUS, Armoury Crate. Di base ci sono già delle funzionalità associate alle scorciatoie da tastiera, comprese quelle per cambiare effetti di retro-illuminazione (FN + frecce direzionali), ma le vere potenzialità della tastiera si schiudono da Armoury Crate. Ci sono però tutta una serie di scorciatoie già programmate, e il bello è che sono ben visibili semplicemente guardando la tastiera. I tasti con doppia funzionalità hanno una stampa sul lato, sempre retro-illuminata, che svela la loro doppia natura. L'assenza dei tasti funzione (F1-F12) è risolta con la pressione di FN più i numeri da 1 a 0. Con FN + frecce direzionali si cambiano i pattern di retro-illuminazione e si gestisce il livello di luminosità dei LED.

FN+P fa le veci del tasto Stamp, mentre FN + i tasti da Q a U servono alla gestione dei contenuti multimediali.

Vediamo invece le varie sezioni di Armoury Crate nello specifico cosa possono fare. Da Tasti si può rimappare tutta la tastiera, tranne ovviamente il tasto FN. Ad un singolo tasto si possono associare tasti diversi, funzioni del mouse, macro, avvio di applicazioni, apertura siti web, comandi multimediali e altro.

Barra Touch permette di personalizzare il comportamento dello slider laterale. Da qui si scopre che non è solo per aumentare o diminuire il volume, ma può anche essere usata a livello touch (centro, inferiore e superiore) per comandi diversi. Le aree della Barra Touch funzionano in tal senso esattamente come tasti classici programmabili: ci potete mettere quindi macro, funzionalità di sistema o quello che vi pare.

Da Illuminazione gestite tutti i parametri della retro-illuminazione. Oltre ai 10 pre-set potete selezionare anche Aura Sync, per sincronizzare l'illuminazione di tutti i prodotti ASUS, o crearne di vostri.

Per fare ciò però vi servirà Aura Creator da scaricare a parte. Di lato troviamo i parametri come velocità, direzione e spessore, oltre ad un ulteriore selettore di effetti di luce. Ogni effetto applicato va ad influenzare anche la piccola striscia traslucida che troviamo sul bordo sinistro, quella relativa alla Barra touch.

E infine c'è Aggiornamento del firmware, un altro tab che è facile intuire a cosa serva. Comunque è Armoury Crate stesso a dirvi quando ci sono aggiornamenti. Occhio anche al selettore di Profili. Con FN + tasti da A a V potete ciclare tra 5 profili d'uso. Una funzionalità ottima per creare modi d'uso e programmazioni specifiche della tastiera da richiamare su giochi o software particolari. Buono anche l'editor di Macro integrato, che permette, una volta registrata una macro, di mettere mano a tutti i suoi valori o inserire nuovi eventi con facilità. Come già detto la volta scorsa l'ho trovato più intuitivo di altri software, ed è completamente tradotto in italiano.

149,90€: il prezzo di listino della ASUS ROG Falchion Ace non è dei più contenuti. Di per sé è un ottimo prodotto, ma la concorrenza cinese è particolarmente agguerrita, e se siete avvezzi al layout ANSI anche su Amazon Italia ci sono tante alternative anche a prezzi più compatti e con connettività senza fili. Vero è che qui siamo davanti ad una tastiera ISO ITA con software in italiano, ma dipende appunto dalle vostre esigenze. La tastiera non è ancora arrivata in Italia, ma il lancio è previsto proprio in questi primi giorni di gennaio 2023.

Ricapitolando, acquistando la Falchion Ace vi portate a casa una tastiera super-compatta, facile da trasportare, dotata di una retro-illuminazione fantastica, comoda da usare e sufficientemente solida. Volendo è ottima anche per i tornei, vista la memoria integrata che permette di salvare 6 profili d'uso. Comunque se vi piace il genere date un'occhiata anche alla YUNZII Royalaxe Y68 e alla MechLands MC66.

Recensione ASUS ROG Falchion Ace - Foto dal vivo

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

ASUS ROG Falchion Ace

ASUS ROG Falchion Ace è un gioiellino che con poco sforzo poteva essere un vero gioiello. Il formato è fantastico, se vi piace il genere, e il bello è che il tutto è condito da layout ISO ITA classico e supporto software sempre in italiano. Ci sono altre chicche poi, come la Barra touch sul lato, il copritastiera incluso, la doppia porta USB-C, e una retro-illuminazione fantastica. Le sonorità però non sono all'altezza del prezzo richiesto, e le possibilità di personalizzazione (a livello hardware) sono davvero poche.

Sommario

Unboxing ASUS ROG Falchion Ace 8

Caratteristiche tecniche 7.5

Estetica, costruzione ed ergonomia 8.5

Voto finale

ASUS ROG Falchion Ace

Pro

  • Shine-through, layout ISO ITA
  • Copri-tastiera incluso
  • Barra touch laterale
  • Completamente riprogrammabile

Contro

  • Si può fare molto di meglio a livello di sonorità
  • Stabilizzatore barra spaziatrice così e così
  • Prezzo non per tutti
  • Solo cablata

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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