Zenbook Space Edition con schermo esterno
ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition nasce con un triplice scopo: omaggiare l'esplorazione spaziale, celebrare un anniversario davvero speciale di ASUS e anche dimostrare tutta l'abilità del produttore taiwanese nel condensare tante tecnologie in un dispositivo altamente portatile e super resistente. Scopriamolo insieme!
Unboxing Zenbook 14X OLED Space Edition
La confezione dello Zenbook 14X OLED Space Edition di ASUS forse non comprenderà chissà quale sorpresa, ma se non altro è stata impressa una cura al dettaglio davvero notevole. Non è insomma il solito unboxing: si comincia da una valigetta nera che contiene una scatola con vernice metallica arcobaleno che ci fa capire la natura del prodotto. All'interno, oltre al portatile, troviamo una bustina in plastica simile in tutto e per tutto a quelle con cui hanno di solito a che fare gli astronauti, comprensiva di un manuale, un set di adesivi e una Welcome Card esclusiva. C'è anche una scatola molto particolare che include l'alimentatore. Perché particolare? Perché è fatta apposta per essere usata come supporto per il laptop. I due pezzi che la compongono possono essere messi sulla vostra scrivania a formare un piano d'appoggio inclinato a 23°, ideale, a detta di ASUS, per scrivere comodamente.
Un modo per riciclare e rendere utile parte della confezione, e il supporto non è nemmeno così malvagio da usare!
ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition è un autentico gioiellino. La scocca è realizzata in lega di alluminio e sono davvero pochi gli elementi in plastica che lo caratterizzano.E non è solo il materiale a renderlo resistente e a prova di urti: lo Zenbook 14X vanta certificazione MIL-STD 810H ed è risultato conforme anche ai test ultraresistenti dello US Space Systems Command Standard SMC-S-016A. In soldoni, significa che il portatile è stato testato a temperature comprese tra i -24° e i 61°C, che resiste a vibrazioni tra i 20 e i 2.000 Hz, e che è stato testato anche per le cadute, per l'umidità e altri fattori ambientali o "incidentali". Ma non è solo un caso che abbia una certificazione di livello spaziale: di fatto questo portatile nasce per celebrare i 25 anni del primo portatile ASUS nello spazio.
Piccola parentesi storica: nel 1998 il portatile ASUS P6300 prese parte a una missione di 600 giorni sulla storica stazione spaziale MIR, e l'obiettivo dello Zenbook 14X è proprio quello di emulare la resistenza del suo predecessore, racchiudendo il tutto in un corpo ben più compatto e ricco di tecnologia attuale.
La scocca nasconde un sacco di dettagli che rendono questo portatile un pezzo da collezione. La colorazione è definita Zero-G Titanium, ed è ispirato ovviamente al titanio, materiale ampiamente utilizzato nella costruzione di veicoli spaziali. Le linee decorative che ritroviamo sia sul coperchio che sulla parte frontale non sono semplici "orpelli". Guardando la parte frontale, quella che ospita tastiera e touchpad per intenderci, si nota una decorazione in basso a sinistra che va a rappresentare la MIR. Una delle linee tratteggiate che compone la MIR nasconde in realtà codice Morse! E non si trova solo lì: anche le altre linee tratteggiate (anzi, con tratti e punti) nascondono messaggi in codice Morse che rimandano ovviamente allo spazio e al vecchio portatile ASUS.
Sul coperchio il codice recita "Ad Astra Per Aspera", frase latina più di frequentemente riportata come "Per aspera ad astra" che, letteralmente, può essere tradotta come "attraverso le asperità sino alle stelle". La forma Ad Astra per Aspera, che invece può essere tradotta come "una strada accidentata conduce alle stelle" è riportata nel memoriale dell'Apollo 1, ed è un po' il motto dell'esplorazione spaziale. La stessa dicitura è riportata anche sul retro del portatile, stavolta scritta in chiaro e non in codice. Sempre sul retro ci sono anche altri testi, sempre relativi allo spazio, alla MIR, al vecchio portatile ASUS e all'anno di lancio del primo Zenbook, il 2011.
Sempre sul retro si nota un altro dettaglio unico di questo portatile ASUS: un secondo display, un OLED monocromatico da 3,5 pollici denominato ZenVision che mostra animazioni di vario genere o informazioni personalizzabili. Un'aggiunta anche questa che va a influenzare solo l'estetica del prodotto, considerato che mentre utilizzate il laptop saranno solo quelli vicino a voi che lo vedranno acceso.
Se non altro quando il portatile è in stand-by o quando il coperchio è chiuso, lo schermo può mostrare anche notifiche, orario e stato della batteria. È ovviamente personalizzabile lato software.
Discreta la scelta di porte: guardandolo frontalmente, sul lato sinistro abbiamo una porta HDMI 2.0 e due Thunderbolt 4 USB-C (che fungono anche da porta di alimentazione), mentre sul lato destro abbiamo una classica USB 3.2 Gen 2, un jack audio combo e un lettore di schede microSD. Quest'ultimo è ben nascosto tra le feritoie laterali del portatile. Quasi non ci si renderebbe conto della sua presenza, se non fosse per il piccolo logo della SD di fianco. Considerato che ci troviamo di fronte a quello che potremmo tranquillamente definire come un ultrabook, non ci si può proprio lamentare. ASUS ha implementato anche un lettore di impronte digitali, integrato nel tasto di accensione e spegnimento, ovviamente compatibile con Windows Hello. La webcam è una classica 720p, dotata se non altro di Electric Webcam Shield, ovvero un otturatore fisico della webcam che scatta con un meccanismo meccanico quando premete FN + F10.
Manca giusto una porta Ethernet, ma ASUS voleva senza dubbio preservare la sottigliezza del portatile. In ogni caso è sufficiente dotarsi di un adattatore da collegare via USB.
Nonostante l'assenza di una GPU dedicata, ASUS ha sfruttato diverse soluzioni per mantenere quanto più fresco possibile il suo portatile. C'è anche da dire che l'uso dell'alluminio per può far sì che la scocca si riscaldi di più, portando a un eventuale disagio nell'utilizzo prolungato dello stesso. Con lo Zenbook 14X non ci sono di questi problemi. Sul retro si notano diverse feritoie adibite all'aerazione del dispositivo, ma a riguardo del sistema di raffreddamento ci torneremo nel paragrafo dedicato alle temperature. Venendo al peso e alle dimensioni, si parla di 1,4 kg racchiusi in un corpo di 311 x 221 x 159 mm. Compatto e leggero quindi, anche se non il più leggero 14 pollici in circolazione. Al trasporto ci dovete aggiungere circa 280 grammi di alimentatore da 100W, che comunque non è solo leggero ma anche sufficientemente compatto.
A riguardo della qualità costruttiva generale, se non vi bastasse il fatto che sia in alluminio e che abbia due certificazioni di resistenza, una militare e una spaziale, sappiate anche che non si notano debolezze strutturali né particolari difetti anche durante l'utilizzo. Non ci sono flessioni sul coperchio, né tanto meno sulla parte frontale. In scrittura quindi la rigidità del piano risulta uniforme. E c'è anche da segnalare che il portatile tende a trattenere molto poco le impronte. L'ho già detto e lo ripeto: un gioiellino dotato di solidità strutturale, look originale, buona dotazione di porte e una cura al dettaglio davvero speciale.
ASUS ha cercato di imprimere una certa cura anche alla tastiera. Si tratta di una versione compatta, priva apparentemente di tastierino numerico. ASUS la definisce comunque full-size, visto che la distanza tra un tasto e l'altro è di 19,05 mm, esattamente come in una tastiera desktop di stampo classico.
Il layout è un incrocio tra un ISO ITA e un ANSI, visto che il tasto Invio riprende la forma delle tastiere americane e la ù è il tasto subito sopra. Non mancano Stamp, Insert, Canc, PgUp, PgDn e Fine. I corpitasto presentano un incavo di 0,2 mm ciascuno, in modo da accogliere le dita in scrittura o a riposo. Ogni tasto ha una corsa di 1,4 mm con una classica cupola in gomma sotto che va a restituire un feedback già visto su altri prodotti del genere. Buona l'esperienza di digitazione, che si avvale anche dell'inclinazione a cui viene proposta la tastiera grazie alle cerniere ErgoLift che fanno sì che si sollevi di 3° anche lo chassis. C'è anche la retro-illuminazione, ovviamente solo bianca visto il target a cui mira questo genere di dispositivo.
Il tastierino numerico c'è ma non si vede. Come in altri portatili ASUS è integrato nel touchpad. Nell'angolo in alto a destra c'è il simbolino del tastierino che, se sfiorato, lo farà apparire in tutto il suo splendore, con lo stesso stile di retro-illuminazione del resto della tastiera.
Forse è un po' meno pratico di un tastierino classico, ma in questo modo ASUS riesce a mantenere contenute le dimensioni e a offrire una tastiera che non sacrifica spazio fra i tasti per far entrare tutto. Non c'è un vero e proprio feedback in digitazione, ma si lascia usare in caso di necessità senza grossi problemi.
Senza lode e senza infamia il touchpad: leggermente più grande della media, si fa usare senza causare grossi problemi. La superficie non è del tutto premibile, ma a essere esclusa è in sostanza solo una fascia verso il bordo superiore. Forse a convincere meno è il clic, che non sembra essere uniforme su tutta la superficie. Anzi, usandolo si ha quasi la sensazione che talvolta non si riesca sempre a premerlo correttamente. Meglio "tappare" che premere del tutto, visto che è comunque molto sensibile anche ai tocchi semplici.
Lo Zenbook 14X OLED Space Edition si trova in un unico SKU, almeno qui in Italia.
Non c'è modo quindi di sbagliarsi, ecco quindi le specifiche tecniche del modello:
- Schermo principale: 14'' 2.8K (2.880 x 1.800 pixel, 16:10) OLED, 0,2 ms, 90 Hz, fino a 550 nit HDR, certificato VESA HDR True Black 500, validato PANTONE
- Schermo secondario: ZenVision PMOLED monocromatico 3,5" 265 x 64 pixel, 150 nit
- CPU: Intel Core i7-12700H, 2.3 GHz
- GPU: Intel Iris XE integrata
- RAM: 16 GB DDR5-4800
- Archiviazione: 512 GB SSD M.2 NVMe PCIe 4.0
- Webcam: 720p@30fps
- Porte: 1 x USB-A 3.2 Gen 2, 2 x Thunderbolt 4 USB-C, 1 x HDMI 2.0b, 1 x 3,5 mm jack audio combo, lettore microSD
- Connettività: Wi-Fi 6E AX Dual band 2*2, Bluetooth 5
- Batteria: 63 Wh 3 celle con alimentatore da 100 Watt
- Peso: 1,4 Kg
- Dimensioni: 311 x 221 x 159 mm
- OS: Windows 11 Home
A bordo troviamo l'ottimo i7-12700H, un processore che abbiamo avuto modo di provare con mano su diversi altri laptop. Essendo a tutti gli effetti un ultrabook, lo Zenbook "spaziale" di ASUS non vanta GPU dedicata. Nella norma la dotazione di RAM, 16 gigabyte, anche se si parla di DDR5 a 4.800 Hz, quindi ottima.
Un po' poca la memoria interna, solo 512 GB di SSD NVMe PCIe 4.0, ma se non altro potete sfruttare lo slot per la microSD per espandere un po' lo spazio a disposizione.
La batteria è una piccola 63Wh a 3 celle da ricaricare con un alimentatore da 100 Watt. Fa il suo, ma non aspettatevi miracoli: il processore è abbastanza energivoro, e ci sta che usando il portatile a pieno regime senza mai caricarlo arriviate a fatica in fondo alla giornata lavorativa.
Ottimo lo schermo, un 14" OLED a 90 Hz con appena 0,2 ms di tempo di risposta. Non è un pannello gaming, ma per lavorare e usufruire di contenuti multimediali di vario genere è perfetto. La risoluzione ammonta a 2.880 x 1.800 pixel, ovvero un 2.8K. E c'è anche un display esterno!
La scheda tecnica è tutto sommato molto buona, ma c'è da dire che questo modello particolare di Zenbook, che si fa pagare anche per il fatto di essere una edizione speciale quasi da collezione, si scontra nella stessa fascia di prezzo con prodotti della stessa ASUS, come banalmente uno Zenbook Duo 14 che ha addirittura una GPU dedicata.
Lo schermo è uno dei fiori all'occhiello di questo dispositivo. Si tratta di un OLED da 14" con un rapporto schermo/corpo del 92% in 16:10. La risoluzione raggiunge i 2.880 x 1.800 pixel (2.8K) e la frequenza di aggiornamento arriva a 90 Hz. Compatto insomma, ma non troppo. Ci si lavora bene, anche grazie alla risoluzione alta, e la riproduzione di contenuti multimediali, grazie anche al pannello OLED, è una vera goduria. Per quanto riguarda la frequenza di aggiornamento, ottimo che ci si spinga sopra i 60 Hz, e per risparmiare qualcosina e ottimizzare l'utilizzo del display dal tool di ASUS (MyASUS) si può impostare la frequenza dinamica che sceglie in autonomia quando usare lo schermo a 60 o a 90 Hz.
Ottimo il tempo di risposta di 0,2 ms, e la luminosità di picco con HDR attivo raggiunge addirittura i 550 nit. Si riesce insomma a usarlo anche in esterna, il che è un plus considerato che si tratta di un portatile da lavoro.
A tal proposito, lo Zenbook in questione vanta certificazione Vesa DisplayHDR True Black 500, oltre alla certificazione TUV Rheinland Low Blu Light Flicker Free. Il rapporto di contrasto è pari a 1.000.000:1. E se tutto questo non fosse sufficiente, c'è anche il bollino PANTONE Validated. Mancherebbe una sola cosa: l'essere touchscreen. E la cosa bella è che il modello venduto all'estero è effettivamente touchscreen. Per qualche motivo il modello italiano non lo è.
In quanto OLED però è un po' più delicato e soggetto a eventuali burn-in. Qui interviene ASUS con il suo tool MyASUS, che permette di regolare diversi parametri per la salvaguardia dello schermo. Dopo 30 minuti di inattività interviene uno speciale screensaver, e in perfetta autonomia l'immagine a schermo viene mossa di qualche pixel ogni minuto in modo da non visualizzare sempre la stessa immagine statica su schermo. Ovviamente rimane il problema della barra delle app di Windows, ma ci sono opzioni anche per gestirla in modo da farla sparire quando non è in uso.
Le opzioni non finiscono qui: c'è anche il regolatore di Attenuazione antisfarfallio OLED che riduce il possibile sfarfallio dello schermo a bassi livello di luminosità. Anche perché c'è da dire che lo Zenbook 14X OLED può essere tranquillamente usato anche al 25% di luminosità mantenendo comunque un'ottima visibilità.
Sempre da MyASUS ci sono anche modalità di modifica dei colori che possono tornare utili. Tramite la voce Splendid si può scegliere se attivare una modalità visiva Vivace, per avere appunto colori più vividi e brillanti, o se regolare manualmente la temperatura del colore e la modalità Eye Care per la riduzione della luce blu. Le opzioni video non finiscono qui: ci sono anche Tru2Life, una tecnologia di miglioramento video da attivare durante la fruizione di contenuti multimediali, e Modalità target, che tiene alta la luminosità della finestra su cui si sta lavorando attenuando invece il livello nelle zone dello schermo non utilizzate.
Vediamo anche la calibrazione di fabbrica: delta E di 2,2 in scala di grigio e 4,13 sui colori. Per quanto riguarda lo spettro si raggiungono i seguenti valori: 96% AdobeRGB, 100% DCI-P3 e 150% sRGB. Come accennato, ci sono varie opzioni per cambiare la vivacità dei colori e il filtro blu, ma non ci sono menu di selezione degli spazi di colore. I valori registrati comunque non sono affatto male. A seguire l'analisi CalMAN a riprova di quanto appena detto.
Huawei MateBook D16 | Lenovo ThinkBook Plus G3 | ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition | |
3DMark (Time Spy) | 1945 | 2030 | 2100 |
PCMark 10 | 5610 | 5410 | 5790 |
GeekBench 5 single-core | 1780 | 1700 | 1800 |
GeekBench 5 multi-core | 10870 | 11300 | 11010 |
GeekBench 5 GPU | 19000 | 19950 | 20400 |
Procyon | 2420 (video) | 6900 (photo) / 2930 (video) | 5520 (photo) / 2900 (video) |
Cinebench R23 | 1400 (single) / 13000 (multi) | 1555 (single) / 11650 (multi) | 1750 (single) / 11200 (multi) |
CrystalDisk lettura | 3490 MB/s | 6660 MB/s | 6650 MB/s |
CrystalDisk scrittura | 2470 MB/s | 4975 MB/s | 5050 MB/s |
I risultati ottenuti nei benchmark dallo Zenbook 14X OLED Space Edition sono in linea con quanto ci aspettavamo. Lo abbiamo paragonato con due dispositivi sicuramente diversi per esperienza utente, ma dotati di hardware molto simile: il ThinkBook Plus G3 con doppio schermo e il MateBook D16 di Huawei con schermo da 16". Tutti e tre condividono lo stesso processore, e tutti e tre dispongono "solo" della GPU integrata, la Intel Iris Xe.
Il portatile di ASUS si è difeso egregiamente, riuscendo a superare i concorrenti in molti risultati.
Ovviamente non ci si può aspettare chissà cosa dalla GPU integrata, ma i valori in tal senso sono in linea con gli altri due dispositivi. Ottimo l'SSD integrato, che vanta velocità in lettura e scrittura da vero top.
Impostando lo Zenbook in modalità Massime prestazioni (dalle impostazioni di Windows 11), PL1 e PL2 sono rispettivamente su 45 e 65 Watt. Giocando effettivamente i consumi non superano mai i 65W, e avviando un classico stress test con FurMark ci si stabilizza sui 50 Watt con un picco iniziale di 65. Le temperature della CPU in casi limite salgono anche sopra i 100°, ma solitamente in caso di stress si stabilizzano in un intorno compreso tra gli 80 e i 90°.
Buone le temperature esterne, soprattutto considerata la scocca in alluminio. Vediamo un po' di misurazioni effettuate durante una sessione di gaming con luminosità al massimo e schermo a 90 Hz. Dove si poggiano i polsi si raggiungono i 28/29°.
Sulla tastiera invece siamo tra i 29 e i 34°, a seconda del punto preciso in cui poggiate le dita. Vicino allo schermo siamo sui 36°, e il retro anche in condizioni di stress non sale mai sopra i 35°. Buono, considerato che potreste volerlo mettere sulle gambe per usarlo magari sul divano o a letto. Gli sfiati principali sono di lato, e solo lì si registrano temperature intorno ai 40°. Tutto merito del sistema di raffreddamento IceCool implementato da ASUS, che sfrutta vari condotti di calore e ventole doppie a 87 lamelle.
L'esperienza d'uso dello Zenbook 14X OLED Space Edition è sicuramente buona. È un prodotto curato sotto tantissimi aspetti, ed è senza dubbio pensato per essere un compagno per la vita lavorativa (e non) di tutti i giorni.
Lo schermo è al top, e si lascia usare in tutti gli ambiti con una certa soddisfazione. Il fatto che la risoluzione sia alta permette di avere schermate sempre nitide e ben leggibili.
Tastiera e touchpad, al netto di qualche difetto, possono essere usati senza sentire troppo la mancanza di periferiche dedicate. Il peso del laptop e del suo alimentatore lo rendono perfetto per essere portato sempre con sé, sia nello zaino che in borse anche non troppo grandi. Anche perché a essere compatte sono anche le dimensioni! I creator forse potrebbero preferire altro vista l'assenza di una GPU dedicata, ma considerate che la Iris Xe riesce comunque a stare dietro a qualche mansione base su Photoshop e Premiere, e ad aiutare in tal senso c'è anche uno slot per la microSD. Stona sicuramente la webcam a 720p: da un dispositivo del genere, moderno e dotato di tutti i comfort (persino il lettore di impronte digitali e l'otturatore elettronico) ci si deve aspettare di più, soprattutto vista la sempre maggior rilevanza delle videochiamate.
Sul fronte rumore Zenbook 14X è piuttosto silenzioso. Se non svolgete operazioni particolarmente onerose le ventole non le sentirete nemmeno.
Con operazioni più complesse, come banalmente una sessione di gaming, si raggiungono massimo i 35 dB, misurati però in prossimità del portatile stesso. La stessa misurazione vicino alle orecchie dell'utilizzatore ammonta a 25 dB. Da MyASUS si può anche mettere mano alle modalità d'uso delle ventole. Nel caso vogliate silenzio massimo c'è la modalità Sussurro che minimizza dinamicamente la velocità delle ventole. Il dato comunicato da ASUS nella scheda tecnica, ovvero rumore sotto i 35 dB, è quindi autentico.
Abbiamo già citato più volte MyASUS, che include un bel po' di impostazioni per modificare l'esperienza di uso del notebook. Non ci sono delle vere e proprie modalità d'uso, ma nulla vieta di modificare le prestazioni direttamente dalle opzioni di Windows 11.
Un po' macchinoso forse trovare le impostazioni dello schermo esterno. Sono nella sezione Personalizzazioni, così come il resto delle opzioni citate finora, ma bisogna premere su Esclusive in alto al centro per entrare in un menu dedicato esclusivamente a lui.
Qui si trovano un bel po' di personalizzazioni: animazioni predefinite, personalizzate, visualizzazione di testo con grafica e persino etichette personalizzate con QR Code, email e firme, quasi come fosse un biglietto da visita digitale. Si poteva forse rendere il tutto un po' più intuitivo e personalizzabile, ma "spippolando" un po' si riesce comunque a trovare una combinazione che fa al caso nostro.
Gli speaker se la cavano molto bene. ASUS ha cercato di imprimere una certa cura anche al comparto audio, che sempre tramite MyASUS presenta un bel po' di collaborazioni. La calibrazione del suono nasce dalla collaborazione con Harman Kardon, e come se non bastasse c'è anche il supporto a Dolby Atmos con tutta una serie di equalizzatori e preset di vario genere per migliorare la resa con film, musica, gaming o audio solo voce. Le casse sono posizionate di lato, e guardando frontalmente il computer si sente tutto chiaramente e in modo cristallino.
C'è un unico problema: a volumi molto alti e con musiche o contenuti multimediali dotati di bassi particolarmente prominenti, c'è il rischio di sentire vibrare la scocca in alluminio. Un dettaglio fastidioso che poteva sicuramente essere evitato, soprattutto su un prodotto premium di questa caratura.
Ci sarebbero anche delle opzioni di cancellazione del rumore guidate dall'intelligenza artificiale, da applicare sia ai microfoni integrati che agli altoparlanti. Usatele con cautela però, e soprattutto ricordatevi di disattivarle quando non le utilizzate perché altrimenti vanno a influire su tutto l'audio di sistema. Inoltre quando usate il portatile per videocall senza l'ausilio di cuffie, è bene disattivare almeno la cancellazione del rumore degli speaker.
Inutile tentare di spremere un dispositivo del genere lato gaming. Non avendo una GPU integrata non si può sperare di riuscire a giocare decentemente, ma c'è da dire che l'Intel i7-12700H con la sua Iris Xe riesce comunque a gestire qualche titolo in modo decente.
Esempio banale? Overwatch 2 giocato a dettaglio Minimo al massimo della risoluzione consentita: pensate che si riesce a giocare anche sopra i 60 fps, quasi arrivando a sfruttare per intero i 90 Hz dello schermo.
La batteria è una modesta 63 Wh, e nonostante l'assenza di una GPU dedicata non ci si può aspettare grandi cose dall'autonomia. Tra i fattori che concorrono a un'autonomia un po' sottotono c'è sicuramente l'i7-12700H, piuttosto energivoro e in grado di mettere a dura prova il sistema di raffreddamento del dispositivo. Vediamo i valori registrati da PCMark 10:
- Idle (massimo risparmio energetico, minima luminosità): 10 ore
- Gaming (massime prestazioni, massima luminosità): 1 ora e 40 minuti
- Modern Office (scrittura, navigazione e video conferenza separati da brevi periodi di riposo - luminosità a 25, modalità auto): 4 ore e 27 minuti
Modern Office, che è quello probabilmente più importante, è stato eseguito con la retro-illuminazione della tastiera attiva e il refresh rate dinamico.
C'è ovviamente di meglio in circolazione, e proprio l'autonomia è uno dei pochi talloni d'Achille di questo portatile. Se non altro l'alimentatore non è né pesante né ingombrante, e con un uso moderato si riesce anche a non usarlo per ben più di 4 ore e mezzo. Considerate anche che si possono acquistare caricabatterie anche più piccoli e che ci sono persino powerbank in grado di alimentarlo.
ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition non è tra i dispositivi più economici in circolazione. Come accennato, è ASUS stessa a farsi concorrenza proponendo a prezzi molto simili portatili anche piuttosto interessanti. C'è però da dire che questo Space Edition è un laptop unico nel suo genere, quasi da collezione viste le sue particolarità che non troverete altrove.
L'assenza di una scheda video dedicata potrebbe farsi sentire, ma è anche vero che chi cerca dispositivi del genere, ovvero in stile ultrabook o comunque compatti da lavoro, potrebbe utilizzarlo anche solo per scrittura, navigazione, video call e fruizione di contenuti multimediali.
E in tutti questi campi lo Zenbook 14X se la cava benissimo. Altrimenti, sacrificando alcune caratteristiche come il SoC Intel di dodicesima generazione e lo schermo OLED 2.8K, si può virare su altri ottimi portatili ASUS.
Recensione ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition - Foto dal vivo
Recensione ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition - Foto dal vivo
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Giudizio Finale
ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition
ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition è un dispositivo che gli appassionati di spazio e tecnologia adoreranno. Sulla carta sarebbe davvero in grado di andare nello spazio, viste le tante certificazioni di cui gode, e gli omaggi riportati sulla scocca lo rendono davvero unico nel suo genere. Utilizzandolo come dispositivo da lavoro può soddisfare anche gli utenti più esigenti. La sua unicità però si paga un po' più cara del solito. Tra i difetti da segnalare poi ci sono un'autonomia non proprio al top e piccole vibrazioni della scocca in alluminio con volumi molto alti o bassi troppo accentuati.
Sommario
Unboxing Zenbook 14X OLED Space Edition 9
Benchmark e Temperature 8
Voto finale
ASUS Zenbook 14X OLED Space Edition
Pro
- Solido, sottile e leggero
- Schermo al top
- Discreta scelta di porte per essere un ultrabook
- Buona esperienza d'uso in praticamente tutti i campi
Contro
- Prezzo alto
- Autonomia sotto tono
- Webcam solo 720p
- Speaker fanno vibrare la scocca in metallo
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.