Recensione ASUS Zenbook 17 Fold OLED: il paziente zero?

1 year ago 399

Nel giro di pochi anni gli smartphone pieghevoli si sono ritagliati una loro fetta di mercato e di utenti fedeli, uscendo piuttosto rapidamente dalla nicchia nella quale sembravano relegati inizialmente, anche se ancora non possiamo certo definirili mainstream (soprattutto a causa del prezzo).

Più o meno nello stesso periodo abbiamo iniziato a vedere anche i primi portatili pieghevoli, che poi in realtà sono di fatto dei tablet con tastiera separata, spesso ad aggancio magnetico, ma per questa categoria di prodotti non c'è stata la stessa rapida crescita avvenuta per gli smartphone. Potremmo discutere a lungo del perché di questo: se sia la "fame" di novità del settore telefonico, o se sia un fatto di complessità costruttiva e di prezzo, ma non ci interessa farlo adessso.

Quello che vogliamo capire è se questo ASUS 17 Fold OLED sia il primo tablet pieghevole che merita davvero di essere preso in considerazione, se sia insomma lui il capostipite di questo genere di dispositivi, il "paziente zero", che poi darà il via al diffondersi del contagio. Spoiler: il voto finale in questo caso non dice abbastanza.

La confezione di Zenbook 17 Fold OLED è come sempre ben curata da ASUS, con un sistema di apertura difficile da spiegare, fatto da vari incastri, possibili solo grazie al peculiare form factor di questo notebook. O tablet. Difficile dargli una definizione precisa.

A parte questioni di semantica, all'interno troverete il Fold, una custodia in pelle per il trasporto (da piegato), la tastiera, un cavetto USB-C / USB-A ed ovviamente l'alimentatore (USB-C da 65 Watt). Una buona confezione quindi, con un po' tutto quello che potreste chiederle.

Quanti 17 pollici pieghevoli ci sono in commercio? Non è una domanda retorica, è un punto di partenza fondamentale per giudicare questo prodotto, che ha ben pochi rivali con i quali rapportarsi al momento. E c'è un perché ovviamente.

Al netto del prezzo, del quale parleremo poi, realizzare uno schermo pieghevole di queste dimensioni, e con un hardware simile all'interno, significa anche superare tanti ostacoli a livello costruttivo, che poi vanno ad impattare sul design del dispositivo stesso.

Parliamo delle ancora piuttosto ampie cornici che circondano lo schermo, che tra l'altro sono una calamita per la polvere, essendo gommate, del fatto che il display non può essere rivestito in vetro, dell'ampia cerniera che è (per ora) praticamente impossibile appiattire, e che da chiusa diventa davvero evidente; per non parlare dell'escamotage del parziale rivestimento in ecopelle sulla back cover metallica (lega di magnesio), proprio per mascherare detta cerniera.

Riguardo però la  sua rigidità nulla da dire: potete tenere il tablet piegato a qualsiasi angolazione senza problemi, ed ASUS ne garantisce la resistenza ad oltre 30.000 cicli di piegatura, anche se sono dati che dobbiamo prendere per oro colato. C'è però un'altra garanzia a conferma della buona resistenza di Zenbook 17 Fold OLED: il superamento dei test militari MIL-STD 810H, che riguardano per lo più la funzionalità in condizioni difficili (alta umidità, vibrazioni, altitudine, temperatura, e caduta da 10 centimetri d'altezza).

Plauso poi ad ASUS per aver nascosto lo stand proprio nella parte in pelle della back cover, anche se non è esattamente il massimo in quanto a stabilità (date le dimensioni del tablet). Un doppio supporto, in un dispositivo del genere, sarebbe stato ottimale.

Altro compromesso: la posizione laterale della webcam. La soluzione sarebbe stata metterla vicino alla cerniera, ma probabilmente per ragioni di arrangiamento interno non era possibile.

E poi c'è la tastiera Bluetooth. Sottile, rigida per quanto possibile, ma certo non "inflessibile", e dotata di ricarica USB-C. Torcendola un po' sentirete il touchpad cliccare, tanto per capirsi.

Insomma, nel complesso crediamo che ASUS abbia fatto il meglio che poteva, ma è ovvio che su diversi fronti siamo ancora al livello di prima generazione (o quasi) su dispositivi simili, e chi ne paga lo scotto è di fatto l'utente, che qualche compromesso dovrà per forza di cose accettarlo.

O no.

La tastiera è ovviamente uno degli elementi più sacrificati da questo form factor, perché non è parte integrante del dispositivo, ma è separata, e così sottile da potersi inserire al suo interno da chiuso.

Si tratta infatti di una tastiera Bluetooth, con una sua batteria (ricarica tramite USB-C, per fortuna) che dobbiamo dire essere anche superiore alle aspettative in quanto ad autonomia. Se vi ricordate di spegnerla quando non in uso ci farete tranquillamente una settimana di utilizzo, il che non è male, se considerate le dimensioni della tastiera, spessa meno di un centimetro (è appena di più dello spessore di un connettore USB-C).

La corsa dei tasti è di 1,4 mm, quindi quasi al pari con una comune tastiera a membrana di un comune laptop, ma il layout sposta la u accentata sopra al tasto invio, una modifica che all'inizio vi farà sbagliare spesso.

Non è inoltre presente alcun tipo di retroilluminazione, probabilmente sia per vincoli di spazio che di autonomia.

Quando appoggiata su una scrivania o comunque su un piano rigido, la tastiera dello Zenbook 17 Fold OLED dà il meglio: non è facile raggiungere proprio la stessa velocità che avreste con la tastiera del portatile cui siete affezionati, ma non ci sono nemmeno particolari impedimenti. Quanto invece la collocherete su una metà del tablet, per usarlo in modalità notebook, avrete a che fare con qualche flessione nella parte centrale, perché la tastiera non appoggia direttamente sullo schermo OLED, ma è lievemente rialzata da dei piedini sul bordo. Non è pertanto consigliato "pestare" troppo, quando usata in questa modalità, perché il display al di sotto non è protetto dal solito vetro, ma da un sottile strato di plastica.

Il touchpad è invece fin troppo troppo reattivo a volte, ha un clic piuttosto sonoro, ma nel complesso fa quello che deve fare, anche se trattiene piuttosto bene le impronte, e la sua superficie non è scorrevole come quella di tanti touchpad integrati nei comuni portatili.

ASUS Zenbook 17 Fold OLED è disponibile in una sola configurazione. Del resto è raro che dispositivi simili offrano tante opzioni di personalizzazione, proprio perché ancora di nicchia. Ecco quindi la sua scheda tecnica.

  • Schermo: 17,3'' FOLED, 2.560 x 1.920 pixel (4:3), 60Hz
  • CPU: Intel Core i7-1250U
  • RAM: 16 GB LPDDR5
  • Archiviazione: 1 TB SSD M.2 NVMe PCIe 4.0 
  • Webcam: video a 1440p, foto a 5 megapixel + IR per Windows Hello
  • Porte: 2 USB-C Thunderbolt 4, jack audio combo
  • Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5
  • Batteria: 75 Wh con caricabatterie a 65 Watt
  • Peso: 1.520 grammi senza tastiera, 1.827 grammi con tastiera
  • OS: Windows 10 Home

Il cuore di tutto è ovviamente lo schermo, che da solo vale un mezzo punto in più a tutta la configurazione. Del resto i comuni portatili da 17 pollici sono ben pochi, ancora meno quelli OLED, e se poi aggiungiamo che è pure flessibile ecco che siamo già nel campo del più unico che raro.

Quando utilizzato in modalità notebook tra l'altro diventa un 12,5'' FHD+ (1.920 x 1.280 pixel, 3:2).

Il processore scelto è ovviamente un serie U di 12ma generazione Intel (10 core: 8 efficiency, 2 performance), per risparmiare batteria e generare meno calore possibile, anche se comunque non si tratta di un dispositivo fanless, perché la ventola presente al suo interno si farà sentire in caso di bisogno, in particolare se collegato all'alimentatore (altrimenti non potrete sfruttare la piena potenza del processore, ma di questo riparleremo nel paragrafo relativo).

Degna di nota anche la webcam da 5 megapixel, senz'altro superiore alla media, che permette di registrare video in 1440p, anche con HDR, framing automatico, sfocatura sfondo e contatto visivo; inoltre, tramite il software di ASUS, è possibile attivare una regolazione dinamica dell'illuminazione.

Piuttosto generosa infine la batteria, da 75 wattora, che infatti garantisce una discreta autonomia, a patto di avere qualche accortezza, ma anche di questo parleremo poi.

Peccato per le due sole porte presenti, ma almeno sono thunderbolt: magari un lettore SD poteva starci, ma non ci saremmo aspettati tanto di più.

Il punto è che da un punto di vista hardware non ci sono rinunce particolari rispetto ad un comune ultrabook, anzi, e questa è già di per sé una buona notizia. Pensate invece a quanti compromessi hardware aveva l'X1 Fold, che abbiamo provato un anno e mezzo fa.

Il display di ASUS Zenbook 17 Fold OLED è chiaramente il suo punto di forza. Ed assieme anche di "debolezza". 

Se fossimo davanti ad un portatile tradizionale sarebbe uno schermo "fuori misura": 17,3", 2,5K, Dolby Vision (555 nit di luminosità massima), certificato PANTONE per una buona precisione del colore, in più con con bassi livelli di luce blu, certificati TÜV Rheinland (come ormai buona parte della concorrenza di pari livello, ad onor del vero).

Oltre al sensore di luminosità, per regolare automaticamente la retroilluminazione, c'è anche un sensore di colore, per calibrare la temperatura del display in base a quella ambientale (tende sempre un po' di più al caldo, come tutti del resto).

Sono molto buoni anche i tempi di risposta, nell'ordine di 0,2 ms, ma la frequenza di refresh è ferma a 60 Hz, e di certo la vocazione gaming non è nelle sue corte. Buona in compenso la copertura dei principali spettri colore: quasi il 100% DCI-P3, secondo il nostro colorimetro, con l'sRGB che supera il 130%.

Ma ovviamente non si tratta di un display tradizionale, perché è un OLED pieghevole. Questo significa che non è ricoperto dal classico Gorilla Glass che troviamo nei comuni tablet, ma da una pellicola in plastica, che al tatto non restituisce certo la stessa senzazione di solidità e scorrevolezza.

Il fatto poi che detta copertura non sia completamente rigida favorisce i riflessi proprio laddove non li vorreste, cioè attorno alla piega, che vista frontalmente non è molto evidente, ma inclinando un po' il tablet diventa più percepibile.

Passandoci sopra il dito ovviamente la sentirete, ma "il solco" è anche meno marcato al tatto rispetto a quello di un Galaxy Z Fold 4, quindi non ci possiamo lamentare.

Al contrario dello smartphone Samsung però, qui non c'è alcun supporto stylus, ed in generale dovrete stare molto attenti, anche usando le dita, a non graffiare la superficie del display.

  ASUS 17 Fold HP Elite Dragonfly G3 Lenovo X1 Fold
3DMark (night raid) 13.360 16.200 3.800
PCMark 10 4.602 4.916 1.988
GeekBench 5 single-core 1.615 1.684 835
GeekBench 5 multi-core 6.970 7.700 1.795
GeekBench 5 GPU 14.600 17.900 5.000
Procyon 4.300 (photo) 5.665 (photo) 1.713 (photo)
Cinbench R23 1.560 (single) / 7.250 (multi) 1.710 (single) / 6.938 (multi) 760 (single) / 1.720 (multi)
CrystalDisk lettura 6.850 MB/s 2.920 MB/s 1.776 MB/s
CrystalDisk scrittura 5.170 MB/s 1.585 MB/s 1.670 MB/s

Zenbook 17 Fold OLED è equipaggiato con un buon processore, un Intel Core i7-1250U con 96 unita di elaborazione grafiche. Si tratta di una scelta azzeccata da parte di ASUS, perché senza spingere troppo sui consumi permette di ottenere delle buone performance, adatte senz'altro per i compiti più comuni (navigazione, multimedia, office) ed anche per un po' di gaming, magari più verso l'HD che non il full HD (Overwatch, Fortnite e affini girano fluidamente a questa risoluzione, con dettagli medio/bassi). 

Lo abbiamo accostato al Dragonfly di HP per farvi capire quanto un portatile tradizionale, pur molto compatto, possa comunque spingersi più in là.

Sul G3 troviamo infatti un i7-1255U, che di fatto è lo stesso processore montato da ASUS, ma con più potenza sulla CPU e un po' più di clock sulla GPU. E la differenza che vedete nei benchmark sintetici qui sopra diventa ancora più evidente se lo Zenbook Fold viene tenuto sotto carico a lungo, perché il throttling è inevitabile (come in quasi tutti i tablet convertibili), con un calo di performance del 25% dopo mezz'ora di stress.

Detto ciò, se vedete la differenza con l'unico altro tablet pieghevole che abbiamo recensito, ThinkPad X1 Fold, è notevole, anche perché il processore scelto all'epoca da Lenovo era particolarmente parsimonioso (i5-L16G7), e di fatto è stato solo un "esperimento" in vista del cambio di architettura con la 12ma generazione.

Con Zenbook 17 Fold OLED avete insomma un dispositivo dalle prestazioni all'altezza, pur con discrete limitazioni nell'uso più intenso, ed in parte anche rispetto a portatili non pieghevoli di pari hardware.

Nota a margine per l'assoluto overkill sull'SSD, sovradimensionato anche per sistemi ben più potenti di questo.

Come già accennato più volte l'autonomia di Zenbook 17 Fold OLED non è malvagia, a patto di stare un po' attenti alla retroilluminazione ed al modo di utilizzo.

Con una navigazione su Chrome piuttosto intesa, anche con video da YouTube, Telegram sempre attivo, e saltuario uso di altri software, abbiamo registrato un calo intorno al 14% di batteria per ogni ora di utilizzo, il che significa poco più di 7 ore di utilizzo, con luminosità dello schermo a 25/100 e rispamio energetico impostato su "bilanciato". C'è poi un'ulteriore gestione della potenza da parte del software di ASUS, impostato in modalità standard, dato che quella prestazioni è disponibile solo con alimentatore collegato, e la modalità sussurro minimizza al massimo la ventola.

Tendenzialmente si registra un calo maggiore della batteria se impiegherete tutti i suoi 17 pollici, anziché solo la metà, ma è una differenza non abisale.

A parità di condizioni dovreste avere circa 40 minuti di autonomia in più in modalità portatile rispetto all'uso "desktop", e considerando i benefici derivanti dall'avere un 17,3'' in luogo di un 12,5'' non è che il gioco valga proprio la candela.

Come potete vedere dai tempi su PCMark10 riportati qui sotto, abbiamo quasi 4 ore di utilizzo in modalità di massimo dispendio energetico, che è senz'altro un ottimo valore, e 16 ore in idle. Nel mezzo ci sono tante possibilità, ma stando attenti alla luminosità ed al carico di lavoro si raggiungono appunto le 7-8 ore, a seconda del caso. Bene, soprattutto considerando lo schermo in questione, ma per stare davvero tranquilli ci vorrebbe qualcosa in più.

  • Idle (luminosità minima, massimo risparmio energetico): 16 ore
  • Gaming (luminosità massima, massime prestazioni): 3 ore e 50 minuti
  • Video (luminosità 50, volume 25, prestazioni bilanciate): 8 ore e 45 minuti

Descrivere in poche parole l'esperienza d'uso di Zenbook 17 Fold OLED è quantomeno complicato.

Sì perché se lo giudicate come un normale portatile è ok, ma nulla di più: come abbiamo visto le prestazioni che servono per la vita di tutti i giorni ci sono, ma sono anche un po' "castrate" rispetto a portatili con hardware simile e form factor tradizionale. Il punto è che non ha senso rapportarlo più di tanto a modelli non pieghevoli proprio perché sono due mondi piuttosto diversi.

In modalità desktop avete a disposizione un 17,3'', per di più in 4:3, un formato caro ai vecchi televisori a tubo catodico. Ed in effetti sembra di avere con sé uno schermo di livello dekstop in quanto a dimensioni, perché c'è davvero lo spazio per lavorare con più finestre affiancate senza compromessi. Per chi abbia un vostro flusso di lavoro pesantemente basato sul multitasking è manna dal cielo, ed ASUS ci ha messo del suo con ScreenXpert, un'app già vista nei dual-screen dell'azienda, per sfruttare al meglio lo spazio a disposizione con schermi multipli.

Ci sono due difetti, per così dire, di questa modalità: il primo è che lo stand che sostiene il Fold è piccolo e poco malleabile. Se pensate che un tablet più compatto e più leggero come il Surface Pro ha uno stand largo quanto il dispositivo stesso, capirete la differenza. Inoltre il sostegno presente sul retro del fold è sbilanciato dal lato destro e si inclina solo fino a circa 45°. Ovviamente sarebbe impossibile per un pieghevole avere uno stand come quello dei Surface Pro, proprio perché il tablet deve piegarsi in due, e sul retro c'è anche una parte in pelle che scorre per proteggere la cerniera. Detto ciò, quantomeno un secondo stand sul lato sinistro sarebbe auspicabile. Il secondo difetto è che in modalità tablet la webcam viene a trovarsi sul lato corto, in verticale, una posizione che di certo non la valorizza, ed è un peccato, vista la sua qualità di ripresa, decisamente superiore alla maggior parte della concorrenza.

Detto ciò, a parer nostro la modalità desktop è quella principale e più azzeccata, perché affine in molti versi proprio a quella di un PC desktop tradizionale (grande monitor, tastiera Bluetooth, e volendo anche un mouse), laddove tutte le altre modalità hanno più compromessi rispetto alle loro controparti.

Passiamo quindi in modalità portatile, ovvero con la tastiera Bluetooth agganciata magneticamente al tablet (potete anche usare la tastiera virtuale per ottenere lo stesso effetto, ma perché privarsi della comodità dei tasti fisici?). In questo caso le dimensioni sono notevolmente ridotte, si passa a 12,5'' in 3:2, che iniziano a stare strettini anche per una sola app alla volta, inoltre la barra di Windows diventa ricurva perché viene a trovarsi proprio sulla piega, ma è una cosa che di fatto non crea problemi. In compenso avete il vantaggio di poter usare più convenientemente la webcam (ed il suo sblocco con il volto) e di poter lavorare facilmente su qualsiasi superficie.

Di fatto è la forma di un notebook tradizionale, che all'occorrenza potete tenere anche sulle ginocchia, mentre per la modalità desktop serve per forza un'ampia scrivania. Certo è che questa deve essere la modalità che userete di meno tra le due: se quello che vi serve di più è un laptop compatto per lavorare ovunque, cosa ve ne fate che ogni tanto diventi un tablet da 17 pollici?

ASUS elenca poi altre modalità d'uso, che sono un po' come le tante forme dei convertibili ruotanti a 360°: un po' fini a sé stesse e più legate a singoli casi d'uso. Per esempio c'è la modalità tablet, ovvero senza stand, che può tornare comoda giusto se appoggiato su un tavolo (tenetelo a lungo in mano un tablet da 17 pollici e 1,5 Kg!), la modalità estesa, con tastiera staccata e tablet piegato a mo' di laptop, utile ad esempio per usare convenientemente due finestre separate nelle rispettive metà dello schermo, e la modalità lettura, cioè tenendo il tablet semi-piegato, come fosse un libro.

Sul sito dell'azienda trovate un'ampia panoramica dei software prinstallati su Zenbook 17 Fold OLED, tanto che sarebbe inutile rielencarli qui. L'unico che merita forse una menzione in più è il gestionale dell'azienda, dal quale si controllano tantissime opzioni, dagli aggiornamenti al risparmio energetico, passando per audio (cancellazione del rumore per i microfoni e Dolby Atmos per gli speaker) e salvaguardia del pannello OLED (screensaver ad-hoc, spostamento dei pixel ecc.), oltre che per la gestione del colore a schermo e la privacy. Delle tante funzioni qui presenti, l'unica che ci ha dato qualche problema è la modalità target, che attenua la luminosità delle finestre in background per ridurre al minimo l'invecchiamento del display, peccato che in questo modo l'app in primo piano a volte non vada in background, a meno di ridurla ad icona.

ASUS Zenbook 17 Fold OLED ha insomma i vantaggi, e gli svantaggi, di questi dispositivi che vogliono fare bene tutto, cioè che non sono eccellenti in niente.

Al contempo la versatilità che offre è senza paragoni, ma è una versatilità che il suo utente dovrà sfruttare spesso, per giustificarne l'acquisto. Come accennato prima, se la modalità laptop dovesse essere predominante, allora meglio prendere un comune ultrabook da 13 pollici: spenderete meno, avrete facilmente prestazioni maggiori, ed un'esperienza generale più consistente.

Qui il senso è quello di avere un grandissimo schermo a disposizione, più grande della maggior parte dei portatili comuni, che all'occorrenza può diventare notebook, e-reader, e anche qualcosa nel mezzo, e che potete ripiegare e spostare con molta facilità, con un peso facilmente inferiore a quello dei pochi notebook da 17 pollici in commercio, ed un ingombro ridotto al minimo. Bonus: un discreto audio, che con un bel film non manca di accompagnarvi a dovere, anche se i MacBook continuano a suonare meglio del 99% dei portatili Windows, in barba a tutti i Dolby Atmos del caso.

Lo scotto lo pagate in termini di prestazioni, e con un'esperienza d'uso eterogenea, che per forza di cose deve scendere a compromessi più o meno grandi in ciascuna delle "forme" di questo poliedrico dispositivo. Per renderlo più mainstream, al netto del prezzo, c'è bisogno di ulteriore miniaturizzazione: cerniere più piccole, cornici più piccole, spessore inferiore; e magari anche di stand più stabili, di un rivestimento più solido per il pannello, e di una tastiera più rigida . Sono tanti gli aspetti che possono essere limati, ma del resto siamo di fronte ad una tecnologia ancora "di frontiera", dove la soluzione ad un problema può causarne altri. La direzione però è quella giusta.

ASUS Zenbook 17 Fold OLED ha un prezzo di 3.299€ di listino. Non è certo quindi un dispositivo mainstream, ed in rapporto alle prestazioni che vi fornisce siamo chiaramente su una cifra troppo elevata, ma è anche difficile fare dei paragoni, perché la concorrenza praticamente non esiste.

Facendo un parallelo con i primi Fold di Samsung, che venivano sui duemila euro, non siamo nemmeno così fuori scala, ed anche confrontandolo con un normale portatile da 17 pollici, poteva andare peggio.

Siamo insomma di fronte ad un dispositivo per "entusiasti", sia per i compromessi che presenta, che per il prezzo a cui è proposto, ma sia in termini di vincoli che di costi stiamo andando nella giusta direzione, ci vorrà solo del tempo.

Immagini

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Giudizio Finale

ASUS Zenbook 17 Fold OLED

ASUS 17 Fold OLED è probabilmente il miglior tablet pieghevole che potete acquistare oggigiorno. Non ha evidenti lacune, e seppure ci siano degli inevitabili compromessi che questo form factor porta con sé, è anche un dispositivo in grado di esaltarne i vantaggi. Il cuore di tutto, più che le mere prestazioni che solitamente guardiamo in un portatile, è il bellissimo schermo FOLED da 17,3'', che diventa un 12,5'' se usato in modalità notebook; ma probabilmente cercherete sempre di sfruttarlo alla massima grandezza, per avere un'esperienza desktop-like. Audio di buona qualità, webcam al vertice della categoria (anche se in una posizione non ottimale), ed una tastiera superiore alle aspettative completano il quadro di un dispositivo che non ha ancora il prezzo necessario per convincere chiunque, ma che risulta convincente laddove serve adesso. Il tempo limerà quello che c'è da limare, ma con dispositivi come questo il mercato dei pieghevoli è avviato nella direzione giusta, anche in ambito non-smartphone. Il problema semmai è un altro: a chi può interessare davvero un tablet pieghevole?

Sommario

Benchmark e Temperature 8

Voto finale

ASUS Zenbook 17 Fold OLED

Pro

  • Enorme e bello schermo FOLED
  • Ben costruito, pur con i limiti del caso
  • Webcam 1440p
  • L'autonomia c'è (abbastanza)

Contro

  • Prezzo
  • Stand migliorabile
  • Non ancora sottile e leggero come vorremmo
  • Throttling sotto sforzo

Nicola Ligas

Nicola Ligas Nicola è caporedattore su SmartWorld.it, e per questo motivo è odiato da tutti. I colleghi. Gli piace credere che il suo lavoro semplifichi la vita agli altri, in qualche modo. Ma non ai colleghi. Nel tempo libero cerca di complicare la sua vita, con nuovi progetti che non ha mai tempo di realizzare. Per fortuna. Dei colleghi.

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