Tastiera meccanica compatta in metallo
Commercializzata in Italia da EPOMAKER, la tastiera meccanica CIDOO V65 è un vero gioiellino. Non è la prima tastiera di questo marchio che recensiamo (vi ricordate della ABM084?), e anche questa V65, come quella precedente, conferma l'amore per lo stile retro di CIDOO. A donargli ulteriore valore ci sono sonorità meravigliose, complice il modo in cui è costruita la tastiera, e un resistentissimo (e pregiato) corpo in metallo. E ha anche un potenziometro! Vi ho incuriosito abbastanza? Ecco la recensione completa!
Non male la confezione di questa CIDOO V65. Non ci sono switch o tasti extra, ma in compenso troviamo il classico manuale di riferimento, un cavo ricoperto in tessuto (peccato non a spirale), uno strumento unico per la rimozione di switch e keycap, una chiave a brugola per smontare con facilità la tastiera, un set di piedini in gomma sostituitivi (poi vi spiegherò perché ci sono) e una bustina di light diffuser. Cosa sono? Dei piccoli inserti in policarbonato trasparente da applicare ad ogni switch per aumentare la diffusione della luce. Ve ne riparlo a breve.
CIDOO V65 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO (o 6KRO, a scelta dell'utente) formato 65% composta da 66 tasti. È priva di tastierino numerico, ed è assente anche la classica linea con i tasti funzione (F1-F12). In questa struttura però ritroviamo frecce direzionali e i tasti Del, Pg Up e Pg Dn.
In alto a destra troviamo un potenziometro in metallo utile, di default, alla regolazione del volume.
Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il tasto invio è più piccolo, e la u accentata (ù), se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto lungo posto subito sopra invio. C'è anche da abituarsi alle frecce direzionali di fatto attaccate al resto dei tasti. A risentirne è lo Shift di destra, che è più corto del solito. Quello di sinistra invece è ben più lungo di quello che troveremmo in un layout ISO.
I keycap in dotazione sono realizzati in PBT Dye-Sublimination. Non sono tra i più resistenti, ma sono comunque un gradino sopra quelli in ABS. Se masticate l'inglese qui trovate una valida spiegazione relativa alle differenze di qualità dei materiali usati per i tasti.
Non sono shine-through. Il colore dei tasti e, perché no, anche il font contribuiscono a donare alla tastiera un look retro inconfondibile. Il colore dei tasti principale, a detta della stessa CIDOO, è un grigio-beige, scelto per dare la sensazione di dispositivo vecchio che inizia a scolorire. Le stampe, ben leggibili, sono di colore nero. Ci sono 3 tasti colorati: Esc e Shift destro di un brillante colore arancione con stampe bianche, e la Barra spaziatrice in un blu tendente al grigio. Ctrl, Win e Alt presentano anche le dicitiure che si addicano ad un ambiente macOS.
Il profilo dei tasti è un classico Cherry, caratterizzato da linee più geometriche e da un'altezza dei tasti più contenuta degli altri profili. Perfetto per la digitazione, si adatta bene anche al gaming visto che è tra i profili più diffusi ed utilizzati.Qui si vedono bene le differenze tra i principali profili.
Nella foto seguente il profilo della CIDOO V65.
Gli switch della CIDOO V65 sono unici nel loro genere, e potete stare sicuri che non li troverete altrove. Si chiamano Quark Matte, e sono switch meccanici a 5 pin di tipo lineare. L'unico dato reso noto da EPOMAKER è la forza di attuazione, pari a 47 gf. Sono insomma leggermente più duri dei rossi lineari classici, e hanno due peculiarità da sottolineare: lo stelo con paratie anti-polvere, che tende a rendere anche un po' più stabile il tasto, e una fesura in cui andare a inserire i "Light Diffuser" di cui vi parlavo nel paragrafo relativo all'unboxing. Applicando i diffusori si nota appunto una diffusione un po' più mirata della luce dei LED, ma non aspettatevi cambiamenti così drastici. Comunque è la prima volta che vedo una soluzione del genere, ed è semplicemente un qualcosa in più che permette di personalizzare ulteriormente la tastiera.
A livello costruttivo lo stelo con paratie antipolvere è realizzato in plastica POM (poliossimetilene), la scocca è in nylon e molla e stelo sono già lubrificati a livello di fabbrica. Il suono di questi switch è a dir poco meraviglioso. L'aggettivo che gli calza meglio è "cremoso". Tanto fa anche il modello costruttivo di questa tastiera, ma anche gli switch contribuiscono attivamente. Ecco una clip audio della CIDOO V65 con switch Quark Matte in fase di digitazione.
Molto, molto buoni gli stabilizzatori. Si tratta di un classico modello a piastra con steli dotati di paratie anti-polvere. Il rumore è ottimo, e non ci sono particolari risonanze o suoni metallici che potrebbero indurvi a cambiarli. C'è un solo piccolo problema (che potrebbe essere solo nella mia testa): il suono della barra spaziatrice è poco coerente con quello degli altri tasti. Ripeto, gli stabilizzatori sono buoni, e già così la tastiera suona talmente bene che troverete recensioni di utenti increduli in giro per il web.
Però ecco, con tasti che suonano così bene avere anche la barra dotata di un rumore un pelo più gradevole non guasterebbe. Lubrificare il suo stabilizzatore purtroppo porta a poco (lo so perché ci ho provato), di conseguenza si devono tentare altre strade.
La PCB è compatibile con switch a 3 pin o 5 di tipo MX. Ogni slot è dotato di LED orientato verso sud, ottimo considerata la particolarità degli switch. Vediamo anche come è strutturata la CIDOO V65 al suo interno.
In realtà l'immagine diffusa da CIDOO che trovate qui sopra non è del tutto esaustiva, ma procediamo per gradi. V65 è una tastiera Gasket Mount (montaggio a guarnizione): ecco in parte spiegata la bontà delle sonorità. La piastra è in policarbonato, una scelta ponderata da parte di CIDOO. Si tratta di una materiale più flessibile dell'FR4 o dell'alluminio, ottimo quindi per le tastiere di tipo Gasket.
Alle estremità troviamo delle guarnizioni in poliuretano che rimangono chiuse a sandwich tra le due sezioni della scocca. In questo modo la piastra risulta più ammortizzata, e non c'è bisogno di viti che tengono insieme tutta la struttura. Difatti, rimuovendo tasti e switch, non si notano viti da rimuovere. Subito sotto la piastra troviamo uno strato fonoassorbente sempre in poliuretano, ben visibile rimuovendo ad esempio il tasto della Barra spaziatrice. Troviamo poi la PCB hot-swappable e subito sotto altri piccoli inserti in poliuretano per far scaricare parte dell'energia impressa in digitazione sul fondo.
La scocca esterna è in alluminio CNC. Un dettaglio pregevole su cui torneremo nella prossima sezione. La facilità di smontaggio è in qualche modo suggerito anche dalla stessa confezione della tastiera: è sufficiente rimuovere i 4 piedini gommati posti sul retro (ce ne sono 4 di ricambio nella scatola), usare la chiave a brugola in confezione e il gioco è fatto.
Le dimensioni sono ovviamente compatte, trattandosi di una 65%. Si parla di 320 x 119 x 45 mm, per un peso complessivo di 1.320 grammi. Pesa più di alcune tastiere complete!
Non ci sono LED di stato. In compenso sono i LED dei tasti CapsLock e FN a farne le veci: quello del CapsLock di base è spento, e si illumina di rosso in caso di pressione. Anche il LED del tasto FN di base è spento. Se inizia a lampeggiare di rosso è perché la batteria integrata da 3.000 mAh sta per terminare; se invece lampeggia di verde significa che la tastiera è in fase di ricarica. Lato connettività, CIDOO V65 può essere utilizzata in due modi: cablata, grazie al cavo USB-C in dotazione (o qualsiasi altro cavo) o via Bluetooth 5.0. Non c'è quindi l'opzione di utilizzo in Wi-Fi. Piccola nota su cui tornerò nei prossimi paragrafi: quando la usate in modalità Bluetooth i LED dei tasti sono spenti.
Si possono connettere fino a 4 dispositivi: uno via cavo, gli altri tre via Bluetooth. Si passa poi da uno all'altro con la combinazione FN + Z/X/C o con lo switch fisico per l'accensione/spegnimento che si trova di fianco alla porta USB. Un cenno anche a quest'ultima: si trova, insieme all'interruttore, in una nicchia apposita nella scocca inferiore. Non dovreste avere grossi problemi di compatibilità con cavi personalizzati. Per quanto riguarda il polling rate, in modalità cablata dovrebbe ammontare a 1.000 Hz (valore confermato anche da test che è possibile eseguire su browser), ma non è specificato da nessuna parte. Per quanto riguarda la compatibilità, potete collegarla senza problemi a Windows, macOS e dispositivi mobili tramite Bluetooth. Il passaggio tra la modalità d'uso Windows e quella macOS è gestita tramite scorciatoia (FN+Q, FN+W).
Estetica, costruzione ed ergonomia
CIDOO V65 è disponibile solo nella colorazione e nella configurazione di cui vi ho parlato finora.
Nulla vieta di cambiare i keycap, ma c'è da dire che il set scelto da CIDOO ha un suo perché. A livello estetico la adoro: non è solo il colore dei tasti e della scocca, ma anche le forme stesse della scocca, particolari e ricercate, con fianchi non lineari e linee continue sul retro che appunto contribuiscono a donare a tutto un look retro davvero fantastico. Molto elegante anche il piccolo potenziometro, e almeno a mio gusto, la tastiera con i LED spenti è ancora più bella. Se vi piace il genere non farete fatica a trovarvi d'accordo con me. Tra l'altro si tratta di un modello perfetto anche per essere esibito in ufficio, magari con un pattern di retro-illuminazione a colore costante.
A riguardo della qualità costruttiva, dovrebbe oramai essere ovvio da quanto detto finora che la CIDOO V65 è un gioiellino. La scocca in alluminio la rende virtualmente indistruttibile.
Come se non bastasse si tratta di una gasket mount, e ci sono anche altre soluzioni per la riduzione del rumore che la rendono gradevole anche da un punto di vista sonoro. E smontarla non è così difficile! Altra nota positiva? Il potenziometro, anch'esso in metallo, non sfrega sulla scocca. Gira perfettamente e senza intoppi. Se siete insomma in cerca di qualcosa che possa tenervi compagnia a lungo, la V65 è un'ottima candidata.
Buona la retro-illuminazione. I tasti non lasciano passare la luce dei LED, ma i colori chiari e la brillantezza degli stessi LED aiutano comunque a vedere un minimo anche in situazioni di scarsa luminosità. Applicando poi i "light diffuser" ad ogni switch la situazione migliora ulteriormente. Occhio però: come già accennato, se la usate in modalità Bluetooth i LED sono spenti, e non c'è modo di accenderli. Non sappiamo il perché di questa scelta peculiare, ma riusciamo ad immaginarlo: l'autonomia ne risente in positivo.
Sul retro ci sono 4 piedini in silicone di forma semi-sferica. Il grip è buono anche per via del notevole peso della tastiera. Non ci sono piedini per rialzare la struttura. Ecco una foto del retro.
È oramai da prima di Natale che CIDOO V65 mi fa compagnia a fianco delle altre tastiere di cui vi ho parlato ultimamente. Se non si fosse capito, l'ho letteralmente adorata. Nonostante l'assenza di particolari soluzioni ergonomiche (poggiapolsi incluso in confezione o piedini per rialzare il tutto), abituarsi alla V65 è stata questione di un attimo. La struttura inclinata è molto alta, ma compensa con un profilo CHERRY dei tasti molto più basso della media. In ogni caso scriverci è comodo e richiede ben poco tempo di assestamento. La velocità di scrittura che si riesce a mantenere è ottima, complici anche gli ottimi switch lineari di cui è dotata. Non è assolutamente una tastiera gaming, ma visto il polling rate a 1.000 Hz può essere usata anche in questo campo.
Occhio in ogni caso al layout ANSI USA diverso dal nostro, che richiede un po' di rodaggio per essere padroneggiato.
CIDOO V65 non ha un software proprietario. In compenso sfrutta VIA, il celebre software di gestione delle tastiere per PC. Il file .json è reperibile sul sito EPOMAKER seguendo questo link. Una scelta che piacerà ai puristi delle tastiere meccaniche, che magari si fidano poco di software cinesi di terze parti. Diciamo che VIA ha un po' meno funzionalità di alcuni di questi software, ma il suo lo fa senza grossi drammi. Prima di analizzare queste funzioni però, vediamo cosa si può fare con la tastiera di CIDOO "out of the box".
Di base la tastiera è già programmata con alcune scorciatoie. Sono tutte raccolte nel manuale che trovate in confezione. Volendo potete spulciarlo seguendo questo link. La fila dei numeri in combinazione con FN serve ovviamente a sopperire alla mancanza dei tasti funzione.
Di conseguenza non ci sono quelle classiche funzioni extra, come la regolazione della luminosità del display o i comandi multimediali, che troveremmo nei tasti da F1 a F12. La gestione della retro-illuminazione è affidata ad un lungo elenco di scorciatoie che permettono tra l'altro di aumentare anche la saturazione dei colori. La combinazione Barra spazatrice + N permette di passare dalla configurazione NKRO a 6KRO; come accennato poi, ci sono combinazioni per il passaggio tra la modalità Windows (FN+Q) e quella macOS (FN+W) e le combinazioni per accoppiamento Bluetooth e passaggio tra i vari dispositivi (FN+Z, X C). Il potenziometro di base regola il volume tramite rotazione e con la pressione muta o smuta il suono del dispositivo.
Una volta installato VIA e importato correttamente il .json della CIDOO V65 avrete accesso alle funzionalità classiche del software:
- Cambiare l'associazione dei tasti, riprogrammandoli praticamente tutti, compreso il potenziometro. C'è di più: da qui si possono sbloccare anche "strati" (detti layer) aggiuntivi. Il layer 0 è composto dai tasti base. Il layer 1 è quello che si sblocca alla pressione di FN. Il layer 2 invece è quello che si ottiene premendo FN + Shift DX. Qui potete abbinare nuove funzionalità, come comandi per la gestione dei contenuti multimediali, macro, comandi di sistema e così via. Nulla vieta di metterli nel layer 1, ma fa comodo anche avere più strati. Sulla CIDOO V65 se ne può programmare addirittura 6 di strati, e vengono memorizzati tutti all'interno della tastiera. Ciò significa che una volta programmata potete anche disinstallare VIA e avere sempre a disposizione la programmazione.
- Registrare macro, grazie ad un'interfaccia estremamente elementare, che non prevede l'inserimento di eventi extra o ritardi. Occhio, che come al solito in digitazione prende il layout USA ANSI. Di conseguenza se avete bisogno di lettere accentate o simboli specifici dovrete guardare la tastiera o scoprire le eventuali combinazioni di tasti giusti. Occhio anche al fatto che l'editor di Macro di VIA è più potente di quanto possa sembrare a primo acchito. Digitando "?" si accede ad una serie di codici per richiamare eventi e comandi di vario genere da aggiungere alla stringa che vogliamo creare.
- Impostare effetti di retro-illuminazione di vario genere e controllarne i parametri. Non c'è modo di crearne di personalizzati, e l'unico controllo che avrete è decidere il colore della modalità statica di colore.
VIA ha delle chicche di non poco conto.
Rimane un peccato che non si possa creare un proprio pattern di retro-illuminazione, ma considerato quanto detto sui LED, e considerato che in Bluetooth nemmeno funzionano, ci si può passare sopra con facilità.
Ottima la batteria da 3.000 mAh integrata, ma c'è il trucco. L'autonomia è molto più alta della stragrande maggioranza delle tastiere, ma come già detto più volte, in Bluetooth la tastiera spegne completamente i LED. Tutte le tastiere meccaniche wireless con i LED spenti guadagnano in autonomia. Non capisco perché non far decidere l'utente in perfetta autonomia, ma così è che vi piaccia o meno.
Il prezzo è alto, ma a confronto di altre tastiere meccaniche di metallo non così tanto. Direttamente dallo store EPOMAKER si parla di 129$ a cui ci dovrete aggiungere 25$ di spedizione obbligatoria. E c'è il rischio che si debba pagare qualcosa di dogana. Si parla di conseguenza di circa 160€.
Dovrebbe arrivare a breve anche su Amazon Italia, ma se nel frattempo volete affidarvi comunque ad Amazon a patto di servirsi all'estero, la trovate su Amazon.co.uk a 139£ (+5 sterline di spedizione), circa 160€.
L'investimento può sembrare alto, ma considerate che 150€ è il prezzo minimo che serve per acquistare un kit fai-da-te (privo quindi di tasti e switch) di metallo a cui di solito manca la connettività senza fili! La CIDOO V65 invece arriva pronta all'utilizzo, con connettività Bluetooth, switch custom davvero interessanti, ottime sonorità e possibilità di personalizzazione. E vanta anche potenziometro e possibilità di programmazione tramite VIA!
Se siete a caccia di qualche alternativa ce ne sono diverse sempre targate EPOMAKER, come ad esempio la TH80, la nuova EP75 e altri modelli niente male. C'è anche l'altra CIDOO che ho recensito qualche mese fa!
Recensione CIDOO V65 - Foto dal vivo
Recensione CIDOO V65 - Foto dal vivo
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Giudizio Finale
CIDOO V65
CIDOO V65 è una tastiera davvero speciale, che racchiude in un corpo di metallo caratterizzato da un look fortemente retro caratteristiche da meccanica custom di fascia alta. L'investimento per alcuni potrebbe sembrare cospicuo, ma viste le sue caratteristiche potrebbe trattarsi di un ottimo punto di ingresso per il mondo delle custom keyboard. Sarebbe bello se CIDOO producesse anche altri formati di questa V65, visto che il 65% senza tasti funzione e senza tastierino non è adatto a tutti i palati. In ogni caso, è difficile trovargli dei difetti tali da sconsigliarne l'acquisto. Si tratta davvero di un gioiellino unico nel suo genere!
Sommario
Caratteristiche tecniche 8
Estetica, costruzione ed ergonomia 10
Pro
- Hot-swappable, keycap PBT
- Senza fili via Bluetooth
- Corpo in alluminio con potenziometro
- Programmabile via VIA
- Look retro fantastico
Contro
- Solo layout ANSI USA
- Prezzo non per tutti
- La vogliamo così anche nei formati 75% e 100%!
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.