Recensione Corsair K70 Pro Mini Wireless
Non è la prima tastiera compatta di Corsair, ma è senza dubbio la più potente e versatile. Stiamo parlando della nuovissima Corsair K70 Pro Mini Wireless, la tastiera meccanica compatta per gaming competitivo e non che non si fa mancare davvero nulla. Scopriamola insieme!
La piccolissima confezione della Corsair K70 Pro Mini Wireless include, oltre alla tastiera, un cavo intrecciato di 2 metri circa di altissima qualità, gli strumenti per la rimozione dei keycap e degli switch, la barra spaziatrice sostitutiva con le texture in stile Corsair, un tasto aggiuntivo con il logo Corsair e la manualistica del caso. Il dongle Wi-Fi è collocato in un apposito incavo sulla parte destra della tastiera. Tutto sommato niente male!
La Corsair K70 Pro Mini Wireless è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO (100% anti-ghosting) formato 60% composta da 62 tasti. È priva di tastierino numerico, e mancano anche i tasti funzione (F1-F12), le frecce direzionali e tasti quali Del, PgUp, PdDn che solitamente troviamo nell'isola sopra le frecce. Super compatta insomma, e sopperisce ai tasti mancanti con le classiche combinazioni tramite l'uso di FN che vedremo nel paragrafo relativo alle funzionalità. Il layout è ISO ITA, quindi perfetto per tutti gli utenti nostrani. Corsair rinnova quindi l'interesse nei confronti del mercato italiano lanciando un modello che mette d'accordo anche chi non sopporta il layout ANSI.
I keycap in dotazione sono realizzati in PBT (polibutilentereftalato) double-shot, tra i più resistenti, sia per solidità che per qualità della stampa, che potete trovare in commercio. Se masticate l'inglese qui trovate una valida spiegazione relativa alle differenze tra i materiali di cui sono solitamente costituiti i tasti. Sono shine-through, il che è una bella sorpresa (sono rari i PBT così), e il colore dei tasti è il classico nero Corsair con lettere traslucide. Di conseguenza con i LED spenti i tasti non sono così ben distinguibili. Come accennato nella confezione di vendita c'è anche la meravigliosa barra spaziatrice con la trama a triangolini tipica di casa Corsair, che praticamente si illumina quasi interamente. L'abbiamo sostituita subito a quella base ben più anonima. Il profilo dei keycap è un classico CHERRY, leggermente incavati ma molto più "geometrici" di altri profili. La barra spaziatrice ha invece un profilo sferico, sempre tipico CHERRY. Difficile trovarsi male con una forma del genere, che tra l'altro si sposta abbastanza bene alla durezza degli switch e alla struttura della tastiera.
Gli switch in dotazione sono degli altrettanto classici Cherry MX RGB RED. Si tratta di switch meccanici a 3 pin di tipo lineare, dotati di una forza di attuazione di 45, di una distanza di attuazione di 2 mm e di una corsa totale di 4,0 mm. Qui trovate la scheda tecnica completa. Cherry (e Corsair) li garantiscono per qualcosa come 100 milioni di pressioni. C'è poco da dire su questo genere di switch: sono tra i più diffusi ed apprezzati, e l'esperienza di digitazione e di gaming è praticamente impeccabile. Il rumore è sufficientemente contenuto, anche se non si può dire di tutti i tasti (ci torniamo a breve). Certo, ultimamente abbiamo provato altri switch lineari che vantano caratteristiche che dovrebbero convincere Cherry a sperimentare qualcosa di nuovo, ma essendo la nuova Corsair hot-swappable, ovvero con switch sostituibili, il problema si pone solo fino a un certo punto. Ecco una clip audio della Corsair K70 Pro Mini Wireless con switch Cherry MX RGB RED in fase di digitazione.
Gli stabilizzatori purtroppo non sono il massimo, non tanto per la stabilità dei tasti (quella di per sé è ottima), quanto più per il rumore emesso. Non ci sono inserti in schiuma o altre soluzioni pensate per ridurre il rumore in digitazione, e gli stabilizzatori non sono lubrificati. Di conseguenza il rumore emesso dalla barra spaziatrice è fin troppo distinguibile; idem per gli altri tasti dotati di stabilizzatori (come backspace). Si sente insomma il tipico "tremolio" che purtroppo affligge buona parte delle tastiere meccaniche. Ed è un peccato, perché è davvero uno dei pochi punti deboli della nuova tastiera Corsair.
La PCB è compatibile solo ed esclusivamente con switch a 3 pin. Fate attenzione, perché alcuni switch a 2/3 pin hanno dei piccoli piedini in plastica che non sono compatibili con la PCB di questa Corsair. Come già accennato, non ci sono strati di schiuma o altre soluzioni atte a ridurre il suono in digitazione. Smontando keycap e switch si nota come fra la piastra superiore in alluminio e la PCB non ci siano materiali fono-assorbenti, così come nemmeno tra la PCB e la scocca inferiore in policarbonato. Ogni slot per lo switch è dotato di LED a sé stante orientato verso nord. Molto buono il livello di luminosità massimo raggiungibile, ben visibile anche di giorno in stanze ben illuminate.
La parte inferiore della scocca è in plastica rigida di ottima fattura, ed è priva di viti a vista o incastri evidenti. La piastra superiore, quella dove si incastonano gli switch meccanici, è invece in solido alluminio. Sulla parte inferiore, quella in plastica, si nota anche una striscia LED che segue tutta la scocca e che proietta luce sul piano in cui utilizzate la tastiera. Sul lato frontale spiccano il pulsante di accensione e spegnimento, la porta USB-C inserita in un incavo poco raggiungibile con cavi personalizzati (anche se quello in confezione è già ottimo) e lo slot dove riporre la chiavetta USB Wi-Fi. Nel caso voleste smontare la tastiera, magari per dotare la struttura di schiuma o silicone o per mettere mano agli stabilizzatori, è sufficiente rimuovere tasti e switch per mostrare le viti da rimuovere. Le dimensioni complessive sono ovviamente molto contenute: si parla di 293 x 109 x 40 mm per soli 0,640 kg di peso. Misure e peso sono in linea con altri modelli 60%, come ad esempio la AKKO ACR61 di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa, e anzi, considerato che il modello di Corsair integra modulo Bluetooth, Wi-Fi e LED aggiuntivi, c'è davvero poco di cui lamentarsi.
Lato connettività la Corsair K70 Pro Mini Wireless può essere utilizzata in tre diversi modi: cablata, grazie al cavo intrecciato USB-C, via Bluetooth 4.0 o via Wi-Fi SPLISTREAM (tecnologia Corsair quindi) grazie all'apposito dongle che trovate in confezione. Usando il Bluetooth si possono collegare fino a 3 dispositivi contemporaneamente, ed è semplice passare da uno all'altro tramite la pressione di FN + T, Y, G. Non sappiamo di quanti milliampere sia la batteria a bordo, ma l'autonomia complessiva non è male. Ne riparliamo nell'apposita sezione. Per quanto riguarda la compatibilità, la K70 Pro Mini Wireless è utilizzabile su sistemi Windows e macOS, dove è possibile sfruttare il software iCUE per personalizzarla, su dispositivi mobili Android e iOS e anche su console PlayStation o Xbox, sia in modalità cablata che con il dongle Wi-Fi. Massima compatibilità insomma, il che non guasta affatto! Per la cronaca, per attivare la modalità PlayStation si deve tenere premuto il tasto FN+Win per 5 secondi.
Corsair poi dota la sua nuova tastiera compatta di tutti i comfort che avevamo trovato sugli altri modelli top di gamma usciti di recente, come la K70 RGB Pro e la K100 RGB. All'interno la tastiera include una memoria integrata da 8 MB capace di registrare fino a 50 profili di utilizzo (da programmare tramite iCUE). E anche qui, nonostante la compattezza, ritroviamo la tecnologia hyper-processing AXON, che permette in modalità cablata di avere fino a 8.000 Hz di polling rate (pari a 0,125 ms). Da non sottovalutare la chiavetta SPLISTREAM per l'uso in Wi-Fi: è comunque a 2.000 Hz di polling rate, una frequenza invidiabile per un uso senza fili!
Estetica, costruzione ed ergonomia
Corsair K70 Pro Mini Wireless vanta un look piuttosto classico. Il colore di riferimento, il nero, è quello tipico di Corsair. I tasti sono opachi, tendenti quindi ad accogliere un po' di più le impronte. Se non altro il fatto che siano in PBT ci rassicura sulla loro resistenza nel tempo, anche in caso di mani particolarmente sudate. C'è anche da dire che osservando la tastiera di profilo, Corsair ha lavorato un minimo sul look, donandogli delle linee sufficientemente originali. C'è anche un tocco di grigio scuro, che caratterizza tutta la piastra sul retro e parte delle sezioni laterali. La forma della scocca è di per sé leggermente inclinata, e i colori utilizzati in combinazione con la striscia LED e gli switch trasparenti fanno sì che la tastiera da accesa, nonostante la prevalenza di toni scuri, sia un vero tripudio di colori. Bellissima, almeno per i nostri gusti, la barra spaziatrice aggiuntiva con la tipica trama di casa Corsair.
Da un punto di vista costruttivo, la mini tastiera Corsair risulta estremamente solida e priva di scricchiolii. A donare ulteriore integrità strutturale ci sono la piastra in alluminio e la presenza di diverse viti a tenere salda la struttura, tra l'altro tutte collocate sopra la piastra metallica. Come già specificato però, l'assenza di soluzioni di smorzamento del rumore all'interno della scocca fanno sì che alcuni punti suonino più a vuoto di altri. Nulla vieta di provare a smontarla per sopperire alla mancanza di schiuma, magari rendendo anche più gradevole il suono in digitazione. Da sottolineare poi il fatto che essendo hot-swappable, potete rimuovere keycap e switch per portare avanti una routine di manutenzione in grado di aumentarne la vita complessiva. In confezione ci sono già gli strumenti per farlo. E poi, in caso di rottura di qualcosa, potete sempre sostituirla con ricambi originali e non.
Sul retro troviamo una lunga striscia gommata che, in combinazione con due altre aureole gommate, donano un grip fantastico alla tastiera. Anche durante le sessioni più concitate sarà davvero dura spostarla dalla sua posizione, il che, per tastiere concepite in ottica competitiva come quelle di Corsair, è un discreto punto a favore. Ci sono anche due piedini per aumentare l'inclinazione della tastiera. La nota negativa però è che i piedini non hanno una base gommata, e vanno di conseguenza a ridurre il grip complessivo del dispositivo. La struttura già di per sé inclinata della Corsair K70 Pro Mini comunque non vi obbliga a usarli.
Come di consueto abbiamo utilizzato la tastiera per scrivere questa recensione, sfruttandola anche nelle classiche sessioni di gaming con fps quali Overwatch 2 (la beta) e Call of Duty: Vanguard. L'esperienza di digitazione non è affatto male, anche se gli switch rossi di Cherry MX risultano un po' più "rimbalzosi" di quelli a cui siamo abituati. Considerate comunque che la digitazione, il feeling degli switch e dei tasti sono tutti fattori estremamente soggettivi. Possibile tra l'altro che il sentirli "rimbalzare" derivi dal fatto che le molle non siano lubrificate di fabbrica. In ogni caso, la base della tastiera offerta da Corsair è già di per sé così golosa che potrebbe convincere qualcuno ad acquistarla per poi personalizzarla al massimo. Ovviamente attenzione al fattore di forma 60%. L'assenza di frecce direzionali, tasti funzione e tastierino numerico possono costituire un grosso ostacolo per alcuni.
In game c'è da tenere di conto di tanti fattori. La forma compatta, anzi, compattissima, permette di tenere il mouse molto vicino alla tastiera, cambiando drasticamente la postura. Ci sono poi tutta una serie di vantaggi offerti dall'hardware Corsair, come il polling rate a 8.000 Hz via cavo di cui vi parleremo anche nel prossimo paragrafo. Gli switch lineari poi sono tra i più raccomandati per le sessioni di gioco: in game il giocatore non ha bisogno di grossi feedback (come succede ad esempio con gli switch tattili), si preferisce, almeno nella maggior parte dei casi, che il tasto sia facile da premere e che il risultato della pressione sia quanto più veloce possibile.
Prima di parlare di iCUE, ci sono tutta una serie di funzionalità legate alla K70 Pro Mini a cui è possibile accedere senza mettere mano al software. Praticamente ogni tasto della tastiera ha una seconda funzionalità ad esso legata. Ci sono i comandi di base, quelli assenti per via della mancanza di tasti dedicati, ma Corsair ha incluso anche tanti extra. I numeri, con la pressione del tasto FN, dinventano i tasti funzione (F1-F12). I tasti I, J, K e L invece, in combinazione con FN, diventano le frecce direzionali. Una scelta peculiare, visto che di solito si associano a WASD, ma c'è un perché. Proprio WASD è adibito, tramite FN, a simulare il movimento del mouse. Sì, potete muovere il mouse con la tastiera, e simulare clic sinistro, destro e persino rotella con FN + Q, E e R.
Le scorciatoie utili non finiscono qui: ci sono quelle relative alla gestione del volume e dei contenuti multimediali, ci sono i tasti PGUP, PGDW, Stamp e Pausa, quello per passare fra i vari profili memorizzati negli 8 MB di memoria interna, quello per la registrazione di Macro on-the-go e anche tutti quelli utili alla gestione della retro-illuminazione. Sì, a meno che non abbiate bisogno di creare un pattern univoco, potete ciclare tra quelli pre-impostati con una serie di scrociatoie, cambiando anche luminosità ed eventuale direzione del flusso di luce. C'è tutto insomma: il fatto che abbia solo 62 tasti non significa che non ci siano tutte (o quasi) le funzionalità di una tastiera completa!
Anche il passaggio tra le modalità di connessione si effettua con apposite scorciatoie. Ma in definitiva allora, il software ufficiale a cosa serve? Ci sono in realtà diversi motivi che dovrebbero spingere ad usarlo. Uno ve lo abbiamo già detto: la creazione di pattern univoci di retro-illuminazione, che possano anche prevedere porzioni spente o illuminate in modo statico. Potete regolare anche i parametri di illuminazione delle strisce LED poste di fianco. Un altro risiede nella possibilità di creare Macro in modo molto più comodo, e soprattutto di poter mettere mano ai parametri temporali, correggere errori e così via. Anche solo il poter ri-assegnare tutti i tasti, e associare eventuali macro così create, può tornare decisamente utile. Inoltre la modalità d'uso a 8.000 Hz, utilizzabile solo via cavo, va attivata manualmente (ed esclusivamente) da iCUE.
Insomma, la Corsair K70 Mini non teme la mancanza di tasti. In qualche modo, e con un po' di "esercizio", potete sopperire alla mancanza di tutti i tasti e avere anche tanti extra che magari su tastiere non Corsair non trovereste neanche. Altri dettagli li abbiamo già snocciolati nel paragrafo relativo alle caratteristiche tecniche. Per un dispositivo così complesso come la K70 Mini di Corsair vi consigliamo di dare uno sguardo al manuale d'uso, anche solo per scoprire tutte le scorciatoie e le funzionalità offerte da iCUE.
Buona l'autonomia della Corsair K70 Pro Mini Wireless. In modalità Wi-Fi, con apposito dongle, o via Bluetooth resiste fino a 32 ore con retro-illuminazione attiva o, alternativamente, fino a 200 ore con LED spenti. C'è da dire che la visibilità con i LED spenti non è al top, anche per via dei keycap shine-through, ma se contate di usarla in questa modalità potete sempre optare per cambiarli. In ogni caso c'è un sistema di stand-by che spegne i LED dopo un certo periodo di inutilizzo, migliorando sensibilmente la durata della batteria. E ricordate che usandola in Wi-Fi non potete sfruttare gli 8.000 Hz di polling rate di cui dispone! La ricarica completa richiede dalle 3 alle 5 ore, a seconda dell'uso che ne fate durante l'utilizzo. Il tasto Invio è quello adibito al controllo della carica residua. Se è colorato di verde la tastiera è carica, arancione è a livello medio di carica, rosso pulsante ha ovviamente bisogno di ricarica. Un modo (già visto) per segnalare lo stato della batteria senza integrare ulteriori LED.
Il prezzo della Corsair K70 PRO Mini Wireless è salato, inutile girarci troppo intorno. Si parla di ben 189,99€. Ci sono ovviamente delle considerazioni da fare. Questa versioni Mini integra tutte le comodità e le funzionalità viste anche nei modelli completi, come ad esempio la K70 RGB PRO. Anzi, a dirla tutta la K70 RGB PRO, che è una tastiera completa dotata quindi di tastierino numerico, di listino ha lo stesso identico prezzo. Ne consegue che Corsair K70 PRO Mini Wireless la si acquista consci di cosa è, ovvero una tastiera meccanica super compatta con caratteristiche tecniche al top. Se si ha bisogno di qualcosa di classico Corsair offre valide alternative, altrimenti adesso si può optare anche per un nuovo taglio. E c'è anche da considerare che integrare tali tecnologie in un corpo così ristretto non è affatto banale.
Recensione Corsair K70 Pro Mini Wireless - Foto dal vivo
Recensione Corsair K70 Pro Mini Wireless - Foto dal vivo
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Giudizio Finale
Corsair K70 Pro Mini Wireless
Corsair K70 Pro Mini Wireless è definibile come un prodotto di nicchia. La nicchia in questione però si troverà fra le mani un vero gioiellino. Nonostante il formato ridotto, la K70 Pro Mini non si fa mancare nulla: tripla modalità di connessione, fino a 8.000 Hz di polling rate, supporto completo ad iCUE con massima personalizzazione di ogni minimo aspetto, PCB con switch hot-swappable, piastra superiore in alluminio. Era difficile chiedere di più, ma non ci siamo riusciti: se solo ci fosse stata qualche accortezza per la riduzione del rumore in fase di digitazione ci saremmo trovati di fronte al prodotto perfetto. Il prezzo è alto, identico tra l'altro a quello della K70 RGB Pro completa. Di conseguenza l'unico commento da fare a riguardo è che nessuno vi obbliga a scegliere questa. Anzi, Corsair fa di tutto per mettervi di fronte ad un più ampio ventaglio possibile di scelta.
Sommario
Caratteristiche tecniche 9
Estetica, costruzione ed ergonomia 8.5
Voto finale
Corsair K70 Pro Mini Wireless
Pro
- Hot-swappable, cap in PCB
- Compattissima e luminosa
- Via cavo 8.000 Hz, Wi-Fi 2.000 Hz
- Senza fili via Bluetooth o dongle SPLISTREAM
- Personalizzabile e programmabile via iCUE
Contro
- Stabilizzatori rumorosi
- Niente schiuma nella scocca
- Formato non per tutti
- Anche il prezzo non è per tutti
Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.