Quando nel 2019 il tanto atteso Death Stranding fece il proprio debutto su PlayStation 4, l’intera community di appassionati fu animata da una discussione relativa ai generi videoludici. La nuova opera del maestro Hideo Kojima è stata (e continua a essere tuttora) talmente fuori dagli schemi che inquadrarla in un singolo genere non sarebbe solamente difficile, ma anche riduttivo, e non riuscirebbe a cogliere l’essenza di uno dei titoli che ancora oggi, a quasi tre anni dal lancio, si inserisce tra i più divisivi di sempre in quanto ad apprezzamento da parte del pubblico.
Death Stranding è stato sicuramente il casus belli, un po’ per il suo essere il primo lavoro di Kojima dopo Metal Gear,