Nel mondo delle bici elettriche, Engwe si sta ritagliando un ruolo sempre più importante negli ultimi anni, frutto di un impegno evidente nell'allargamento della sua gamma di prodotti. Con la Engwe P275 ST – dove la sigla finale sta per step through – ci troviamo di fronte ad una city bike moderna e stilosa, fatta per incontrare il gusto di chi vuole muoversi comodamente in città e non solo. Dopo averla testata per qualche settimana, siamo pronti a raccontarvi la nostra esperienza con la P275 ST in questa recensione completa.
Unboxing
Engwe P275 ST arriva in uno scatolone molto ingombrante e pesante. All'interno ci sono tutti i pezzi della bici, quasi tutti coperti da strati di gommapiuma o fogli di cartone. Da notare che tutti gli elementi sono legati tra loro con le fascette di plastica, dunque per "liberare" la parte principale della bici dovrete prima rimuovere tutte le fascette e i relativi componenti legati intorno.
La parte principale della bici è composta da telaio (con batteria integrata), ruota posteriore, forcella e manubrio, che arrivano già montati. Sono invece messi a parte la sella, i pedali, le chiavi, il campanello, il portapacchi posteriore, la ruota e il parafango anteriori, che vanno poi installati manualmente.
In confezione trovate un manuale utente (in inglese) con tutte le istruzioni per il montaggio e anche tutti gli attrezzi necessari, tra cui tre chiavi inglesi, tre chiavi a brugola un cacciavite e tutte le viti necessarie.
Viene fornito anche un caricabatteria con un trasformatore dal peso importante.
Montaggio
Il montaggio di Engwe P275 ST non è semplicissimo, è richiesta una buona dose di manualità. Le illustrazioni riportate sul manuale d'istruzioni non sono sempre chiare, ma per fortuna è possibile guardare il video ufficiale fornito da Engwe per eventuali dubbi.
La cosa che fa perdere più tempo in assoluto, come già accennato, è lo spacchettamento stesso del prodotto. Dover staccare tutte le fascette e rimuovere gli strati di materiale d'imballaggio è un'operazione semplice ma molto noiosa.
Dopo aver sistemato tutti i pezzi, si devono montare il manubrio sulla parte alta, poi il parafango e la ruota sulla forcella anteriore, facendo bene attenzione a inserire il disco del freno nel suo alloggiamento.
Sul retro vanno avvitati il portapacchi e i due sostegni del parafango posteriore. Infine si possono inserire la sella, i pedali e il campanello. La batteria è già inserita nel suo vano sul retro del telaio.
A questo punto la bici è pronta ad essere portata in strada.
Il tempo di montaggio varia moltissimo a seconda della vostra capacità manuale. Se siete abbastanza rapidi, in circa 30 minuti potete eseguire tutta la procedura.
Caratteristiche Tecniche
- Formato: city bike
- Telaio: lega di alluminio 6061
- Impermeabilità: IPX6
- Pneumatici: 27,5" x 2,4"
- Dimensioni bici: 188 x 71 x 121 cm
- Larghezza manubrio: 71 cm
- Altezza manubrio: 117,5 cm
- Altezza sella (variabile): 84,5 - 99 cm
- Altezza guidatore (consigliata): 175-200 cm
- Portapacchi: posteriore
- Peso bici: 25,6 kg
- Peso massimo trasportabile: 100 kg
- Motore: Ananda Brushless Mid-drive
- Potenza motore: 250 W
- Coppia: 70 Nm
- Velocità massima: 25 km/h
- Livelli pedalata assistita: 5
- Pendenza massima: 10°
- Batteria: Samsung al litio da 36 V 19,2 Ah (rimovibile)
- Freni: Tektro hydraulic disc da 180 mm (anteriore e posteriore)
- Display: Ananda LCD TFT D18
- Cambio: Shimano a 9 velocità
- Autonomia: 150 (PAS 1) - 260 km (PAS 5)
- Tempo di ricarica: 3 - 8 ore
Engwe P275 ST ha un telaio in lega d'alluminio step through (senza la staffa centrale) e soprattutto senza sospensioni né sul fronte né sul retro.
Il design è sinuoso ed elegante, anche se il vano batteria sporgente dal retro rovina un po' l'estetica generale.
Nonostante le dimensioni generose – più della fat bike Engine X – il peso rimane sui 25 kg circa, non male per un prodotto realizzato con questa qualità costruttiva: il senso di solidità è davvero buono. Le ruote hanno una dimensione da 27,5" e montano freni a disco Tektro, molto efficaci in ogni condizione.
Protagonista assoluto è il motore Ananda Brushless Mid-drive con sensore di coppia integrato, collocato sul blocco dei pedali e non sulla ruota posteriore come avviene di solito. Ha una potenza fino a 250 W e velocità bloccata a 25 km/h, come da limite di legge in Italia. La batteria integrata ha una capacità di ben 19,2 Ah, si può rimuovere dalla bici e caricare a parte.
Funzionalità
L'attenzione per il dettaglio è uno dei punti di forza della Engwe P275 ST.
A parte le già citate sospensioni, non manca proprio nulla. Ci sono due parafanghi molto ampi sia davanti che dietro, due fari anteriori che fanno tanta luce, una piccola luce rossa posteriore da applicare sotto la sella, più un curioso campanello a forma conica da montare sul manubrio.
Il portapacchi sul retro è simile a quello della Engine X e permette di trasportare comodamente pacchi di dimensioni generose, con abbastanza spazio per legare bene eventuali carichi. I pedali sono abbastanza resistenti ed è molto comodo il cavalletto, che ha una grandezza non indifferente e riesce a reggere la bici anche in pendenza.
Da notare che le due chiavi fornite in confezione non servono per accendere la bici, ma solo per sbloccare il vano della batteria e poterla sfilare dal telaio. Ciò significa che non c'è una vera e propria protezione di sicurezza, la bici può essere accesa in qualsiasi momento senza chiave.
Modalità di guida
Engwe P275 ST è una vera bici con pedalata assistita. Non ha dunque una modalità solo elettrico – come sulla Engine X –, bisogna per forza pedalare per far attivare il motore elettrico e ricevere una spinta.
Sono disponibili 5 livelli di funzionamento della pedalata assistita: Eco, Tour, Sport, Turbo e Boost. Con questi livelli è possibile regolare sia il limite di velocità massima – fino a 25 km/h – che la rapidità dell'accelerazione.
Inoltre, tenendo premuto il pulsante freccia giù è possibile attivare la modalità walk, che fa muovere la bici a pochi km/h senza bisogno di pedalare, molto utile per portarla a mano senza fatica.
Il motore Ananda funziona alla grande ed offre un'assistenza alla pedalata molto piacevole. La spinta si riceve direttamente sui pedali ed è sempre abbastanza morbida, si sente il giusto. A volte, soprattutto su pendenze oltre 15°, manca un po' di sprint e si deve fare più forza sui pedali, ma nella maggior parte dei casi l'assistenza è più che sufficiente.
Il cambio Shimano integrato ha 9 velocità ed è tutto sul pignone posteriore, visto che sui pedali la corona è singola. Arrivati alle marce più alte, è possibile spingere sui pedali con la forza delle proprie gambe e andare anche a velocità superiori ai 25 km/h, ma ovviamente non c'è alcuna assistenza elettrica oltre questa soglia.
Display
Il piccolo computer di bordo agganciato al manubrio della Engwe P275 ST ha uno schermo LCD dalle dimensioni ridotte, più 4 pulsanti fisici – due sul fronte e due sui lati. La nitidezza e la luminosità sono buone, le scritte e i colori sono sempre leggibili anche in condizioni fortemente soleggiate.
Sul display è possibile leggere tutte le informazioni principali: stato della batteria, eventuale accensione dei fari, velocità attuale, livello di pedalata assistita e altro.
Con i pulsanti freccia sulla parte bassa si sceglie il livello di assistenza, col piccolo tasto sulla destra si accende/spegne la bici, con quello a sinistra si cambiano le modalità di visualizzazione delle informazioni.
Tenendo premuto il tasto per le informazioni si entra nel menu di configurazione della bici, ma i parametri personalizzabili sono pochissimi. Le funzioni più utili sono il reset delle informazioni di viaggio e le regolazioni per la luminosità dello schermo.
Autonomia
Engwe P275 ST ha un'autonomia dichiarata fino a 260 km, un valore mostruoso che rappresenta uno dei punti di forza più evidenti di questo modello. Ovviamente tutto dipende da come e quanto utilizzate il motore elettrico, ed è qui che viene il bello.
Se impostate il livello Eco – il primo della pedalata assistita – potete arrivare effettivamente ad oltre 200 km di autonomia, mentre salendo con i livelli le prestazioni aumentano ma la batteria si svuota più in fretta. Al livello massimo (Boost) l'autonomia dichiarata è di 150 km.
Durante le nostre prove, dopo alcuni cicli di carica/scarica della batteria, siamo arrivati sempre a fare oltre i 100 km di autonomia, usando quasi solo il livello Boost e sforzando molto il motore per testarlo fino in fondo.
Ciò significa che, usando livelli di assistenza più leggeri, arrivare a 200 km è abbastanza realistico.
Esperienza d'uso
Partiamo chiarendo un concetto: Engwe P275 ST è una vera bici da città, non una fat bike come la Engwe Engine X che abbiamo provato l'anno scorso. Ciò significa che non potete portarla su terreni troppo accidentati, non è fatta per il fuoristrada. Si trova molto più a suo agio su asfalto e piste ciclabili.
Guidare la Engwe P275 ST su questi tipi di terreno è infatti un'esperienza molto piacevole, a tratti rilassante, grazie ad un'erogazione di potenza sempre dolce e costante. Le grandi ruote da 27,5" hanno uno spessore contenuto e questo giova molto alla guidabilità. Su un modello come questo non ci sono problemi di manovrabilità nello stretto, come per le fat bike.
Il manubrio alto e la sella ben progettata rendono la guida comoda: la posizione non è troppo schiacciata, si può stare abbastanza eretti, cosa che migliora anche la visibilità.
Inoltre, il design del telaio step through permette di salire e scendere più facilmente.
Non si sente troppo la mancanza delle sospensioni, almeno finché si sta su strada piatta. Se si affronta un piccolo tratto di sterrato o di pavè si comincia a sentire un po' la durezza del telaio, ma si può comunque resistere senza grandi problemi. La sella è leggermente ammortizzata, cosa che può aiutare in alcune situazioni.
Infine citiamo nuovamente il bel design, visto che anche l'occhio vuole la sua parte. Non siamo a livelli raffinati come quelli di una Fiido C22 o di una Tenways CGO600 Pro, però bisogna ammettere che questo modello riesce ad unire grande solidità e forme belle da vedere, cosa non da poco.
Prezzo e Acquisto
Engwe P275 ST è disponibile sul mercato da febbraio 2024 e ha un prezzo di listino di 1.899€ per l'Europa. Per fortuna, sia sul sito ufficiale di Engwe che su Amazon Italia il costo è spesso scontato a 1.599€, molto più conveniente.
Togliendo di mezzo le fat bike come la Engwe Engine X, i veri paragoni possibili per un modello come questo sono le già citate Fiido C22 e Tenways CGO600 Pro, che hanno prezzi simili ma non identici.
La nuova P275 ST è una bici pensata per essere solida e avere un'autonomia da record, e su questi punti batte nettamente quasi tutti i concorrenti. Sul design si può discutere, ma per il resto questa è una delle bici più piacevoli per l'uso cittadino. Se invece volete una bici più sportiva e versatile, esistono modelli più indicati che costano anche meno.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Engwe, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico.
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Giudizio Finale
Engwe P275 ST
Engwe P275 ST è una city bike quasi perfetta, pensata per dominare sulle strade asfaltate e le piste ciclabili. Anche se le mancano le sospensioni, riesce a garantire una grande piacevolezza alla guida; merito soprattutto del motore mid-drive, che fornisce un'erogazione morbida e costante in ogni condizione. Il vero punto di forza è però l'autonomia, che arriva ben oltre i 150 km anche con il livello più alto d'assistenza, un vero record. Esistono concorrenti con design più raffinato e funzioni più versatili, ma per pedalare in città la P275 ST è una scelta che non tradisce.
Voto finale
Engwe P275 ST
Pro
- Guida molto comoda
- Autonomia da record
- Motore morbido e costante
- Portapacchi integrato
- Design sinuoso ed elegante
Contro
- Mancano sospensioni
- Dimensioni generose
- Non adatta allo sterrato
- Si accende senza chiave
Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.