Recensione EPOMAKER Shadow-X: meccanica dal gusto retro con display dedicato

1 year ago 297

Giusto pochi giorni fa vi ho parlato della TH80-X, una tastiera meccanica davvero particolare dotata di un potenziometro gigantesco e di un display multifunzione. Oggi è il turno di un'altra EPOMAKER di quella che potremmo chiamare la gamma X. Si chiama EPOMAKER Shadow-X, ed è ancora più particolare dell'altra. Scopriamola insieme!

Video Prova

Al minuto 05:38 del seguente video vi mostro in azione anche la EPOMAKER Shadow-X! Occhio anche agli altri modelli, ci sono tante tastiere meccaniche interessanti nel filmato.

Unboxing EPOMAKER Shadow-X

Un pelo meglio (e un pelo peggio) del solito la confezione della EPOMAKER Shadow-X. Al suo interno troviamo la tastiera senza il classico copri tastiera, uno strumento unico per la rimozione di keycap e switch, un cavo in corda piuttosto standard e una bustina con 3 switch di ricambio. La sorpresa consiste in un piccolo set di tasti aggiuntivi di colore giallo per dare un tocco di colore al tutto, cosa che non ho fatto perché l'ho trovata molto carina già di suo. Non manca ovviamente anche il manuale con il recap di funzioni e scorciatoie.

EPOMAKER Shadow-X è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato 70% composta da 70 tasti. È già un mezzo miracolo che la percentuale del formato corrisponda al numero di tasti! Si tratta di un layout davvero particolare, un incrocio tra una 65%, priva quindi dei tasti funzione, e una TKL, dotata quindi di isola sopra le frecce direzionali.

Assente ovviamente il tastierino numerico. È insolitamente lunga per essere una tastiera di un formato ridotto. Sul lato destro troviamo una manopola di selezione, da non confondere quindi con un classico potenziometro per il volume, e, subito sotto, un display da 1,06", sulla falsa riga di quello visto sulla TH80-X.

Come tutte le altre tastiere meccaniche della stessa EPOMAKER, o di marchi quali AKKO (tranne qualche piacevole eccezione) di cui vi abbiamo parlato in passato, c'è un po' da farci l'abitudine, visto il posizionamento diverso dal solito di alcuni tasti. In questo caso è ancora più valido, vista la particolarità del formato 70%. Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il tasto Invio è più piccolo, e la u accentata (ù), se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto leggermente allungato posto subito sopra invio.

Assente il tasto per le parentesi angolari sulla sinistra, e di conseguenza lo Shift di sinistra è più lungo.

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT double-shot, in assoluto i più resistenti quindi. In quanto tali però non sono shine-through: di conseguenza la retro-illuminazione non va a illuminare lettere e simboli. Il font è abbastanza classico e molto grande, sullo stile dei keycap di AKKO. Risulta elegante e azzeccato per il tipo di tastiera che ci troviamo di fronte. Lettere, numeri e simboli sono di colore bianco. I tasti principali sono grigio scuro, mentre quelli speciali sono neri.

Il profilo dei tasti è un SA (Spherical All, con parte superiore particolarmente concava), pensato quindi per essere comodo in scrittura e accogliere al meglio la punta delle dita. Potete osservarlo qui di seguito.

Gli switch della Shadow-X che ho provato con mano sono gli EPOMAKER Flamingo. Ve ne avevo parlato tempo fa nella recensione del tastierino numerico EPOMAKER TH21, e li ho riprovati anche con la EPOMAKER EK68.

I Flamingo sono switch meccanici lineari a 5 pin dotato di una forza di attuazione di 47 ± 5 g, di una corsa totale di 3,8 mm, e di una distanza di attuazione compresa tra gli 1,5 e i 2 mm. Tra le particolarità che li contraddistinguono, oltre a colorazioni viola e rosa che richiamano i fenicotteri, troviamo uno stelo anti-polvere in POM (poliossimetilene) con paratie laterali che donano anche più stabilità al tasto, e lubrificazione a livello di fabbrica. Entrambe le sezioni che lo compongono sono traslucide, una caratteristica che migliora leggermente la diffusione della luce. Sono caratterizzati da un suono cliccoso e deciso, ma non sgraziato. Sono insomma diversi dai classici rossi che troviamo su tastiere senza arte né parte, anche nelle sonorità. Ecco una clip audio della EPOMAKER Shadow-X con switch EPOMAKER Flamingo in fase di digitazione.

Buoni gli stabilizzatori, praticamente gli stessi visti sulla TH80-X.

Sono un classico modello a piastra dotato di paratie anti-polvere. A differenza però degli altri, questi sono lubrificati con più parsimonia e vantano anche un rumore più gradevole. Quest'ultimo punto probabilmente è dovuto alle accortezze costruttive di cui vi parlerò a breve. Il suono non è molto uniforme con il resto dei tasti, ma è gradevole e ovattato, più soddisfacente di molte altre tastiere. Non ci sono inserti nelle fessure della piastra, anche perché la Shadow-X vanta una piastra molto particolare seguita a ruota da uno strato fonoassorbente.

Niente schema costruttivo per la EPOMAKER Shadow-X, ma il produttore ha reso noto strati fonoassorbenti usati e materiali di cui sono composti. Anche questa, così come quasi tutte le ultime EPOMAKER prodotte, è una Gasket Mount. La piastra vanta quindi delle guarnizioni in silicone che vengono schiacciate a sandwich tra le sezioni della scocca. E la piastra stessa della Shadow-X è davvero, davvero particolare: è in policarbonato trasparente, e ci sono tantissime fessure da cui si scorge lo strato fonoassorbente in schiuma PORON che si frappone tra essa e la PCB.

Risulta molto, molto flessibile, e si guadagna in sonorità e in morbidezza in fase di scrittura. Sopra la PCB c'è anche un pad in schiuma IXPE. Sotto la PCB c'è invece un pad in silicone a dare ulteriore struttura al tutto. Non sono noti i socket della PCB, ma come già accennato, la tastiera è hot-swappable, e di conseguenza potete cambiare gli switch in dotazione con modelli a 3 o 5 pin. Ogni slot ha il suo LED RGB rivolto verso sud. Sempre a livello hardware, il polling rate è pari a 1.000 Hz in modalità cablata o in Wi-Fi. Non è specificato sul sito ufficiale, ma è elencato tra le caratteristiche della tastiera nel manuale incluso in confezione.

La scocca è in plastica ABS di buona fattura. La parte superiore è grigio scuro metallizzato, mentre la parte inferiore è nera. A differenza di altri modelli EPOMAKER, sul fondo troviamo vari viti esagonali che tengono insieme la struttura.

Smontarla per mettere mano agli interni quindi è molto più semplice.

Il potenziometro sulla destra è in realtà un selettore di modi d'uso a 4 stati. Ruotandolo passate dalla modalità cablata a quelle senza fili. Non so perché EPOMAKER ha deciso di limitarne l'utilizzo a questo scopo, ma è una funzionalità che tornerà utilissima a chi cambia spesso dispositivo. C'è, come accennato, anche il piccolo display LCD. Al solito mostra ora, data, modalità di connessione, CapsLock, layer utilizzato o, alternativamente, GIF e immagini a vostra scelta. Ci ritorno su comunque nella sezione Funzionalità.

Le dimensioni sono particolari: 370,4 x 129,8 x 47,8 mm. È più lunga di una 75% (in linea con una TKL), meno larga del solito vista l'assenza dei tasti funzione e bella spessa. Il peso ammonta a circa 850 grammi. Sotto il cofano nasconde una modesta batteria da 3.000 mAh.

Lato connettività la EPOMAKER Shadow-X può essere utilizzata in tre diversi modi: cablata, grazie al cavo USB-C in dotazione (o qualsiasi altro cavo), via Bluetooth 5.0 o via Wi-Fi 2.4 GHz grazie all'apposito ricevitore che trovate sul bordo posteriore della tastiera, in un'apposita nicchia.

Si possono collegare 5 dispositivi contemporaneamente (3 in Bluetooth), e per passare da uno all'altro si usa appunto il selettore fisico posto in alto a destra. Per quanto riguarda la compatibilità, potete usarla su Windows, macOS, Android, iOS e in generale qualsiasi altro sistema operativo compatibile con tastiere. La porta USB è posta centralmente, ed è tranquillamente compatibile con ogni tipo di cavo USB-C. Ci sono dei LED di stato tra le due isole di tasti: CapsLock, WinLock e connettività.

Estetica, costruzione ed ergonomia

EPOMAKER Shadow-X ha quel look un po' retro che come al solito adorerete od odierete profondamente. Se non altro non ci sono colori vistosi o altri dettagli troppo fuori dall'ordinario, se non forse il piccolo display che comunque può essere usato unicamente per mostrare le informazioni di base. Visti i colori molto eleganti e neutri può benissimo essere usata in un contesto lavorativo, e nel caso voleste usarla a casa e dargli un tocco di colore potete usare i tasti gialli in confezione.

A renderla particolare è sicuramente la sua forma allungata e il formato 70% tutt'altro che "tipico". Di Shadow-X c'è una sola variante di colore, l'unica cosa che potete variare in fase di acquisto sono gli switch meccanici.

La retro-illuminazione, come accade su modelli come questi dotati di tasti in PBT non shine-through, è praticamente inutile. Ha uno scopo meramente estetico, e per fortuna grazie a una combinazione di fattori (piastra in PC, LED verso Sud, altezza dei tasti), la luce dei LED riesce a filtrare dai tasti dando un tocco di colore al tutto. Al buio però non sperate di vederci qualcosa. Il display LCD invece è sempre ben visibile.

Da un punto di vista costruttivo, EPOMAKER Shadow-X risulta anche migliore della recente TH80-X. A renderla migliore ci sono due fattori: ciò che tiene insieme le due sezioni della scocca e gli interni. Per quanto riguarda gli esterni, come accennato ci sono varie viti che tengono insieme tutta la struttura.

Questo dettaglio la rende più facile da smontare e quindi più facile da manutenere o "customizzare". Gli interni invece vantano diversi strati fonoassorbenti, tra cui un fondo in silicone che aiuta moltissimo a ridurre il rumore in digitazione. Quest'ultimo, anche grazie agli switch di EPOMAKER, è davvero gradevole, molto tendente al "THOCK". La struttura flette un po' in torsione, anche per via della sua natura Gasket che della particolare piastra in policarbonato, sottile e altamente flessibile, ma a parte questo non ci sono debolezze o criticità da sottolineare.

Sul retro troviamo 4 piedini in gomma orizzontale che assicurano grip su più o meno su tutte le superficie, anche grazie al peso complessivo della tastiera. Ci sono poi anche i classici supporti per rialzare il tutto a due ulteriori inclinazioni, per un totale di 3 diverse altezze. A seguire le foto dei tre modi d'uso e del retro della tastiera.

Come di consueto, EPOMAKER Shadow-X mi ha fatto compagnia per diversi giorni, e l'ho usata sia per lavorare (e per scrivere per intero questa recensione), sia per sollazzarmi a giochi quali Overwatch 2 e Baldur's Gate 3. Al solito, anche questa non è una tastiera gaming, ma ha comunque 1.000 Hz di polling rate (il minimo sindacale per essere definita gaming) e switch lineari che, tutto sommato, possono essere usati bene anche per il gioco. In scrittura in compenso è una vera goduria: i tasti sono alti e comodi, il rumore in digitazione fantastico (per questa fascia di prezzo) e la velocità che si riesce a mantenere è alta. Promossa quindi da un punto di vista ergonomico, il che non è poco. Certo, c'è da fare l'abitudine all'assenza dei tasti funzione o del tastierino numerico, ma almeno per quanto riguarda i primi si sopperisce facilmente con apposite combinazioni di tasti. Occhio ovviamente al layout ANSI USA diverso dal nostro ISO ITA, che implica un posizionamento e una dimensione diversa per alcuni tasti, e simboli diversi sulla fila dei numeri e accanto alle lettere.

EPOMAKER Shadow-X sfrutta il classico software EPOMAKER Driver che avevamo già provato anche in passato, disponibile sia per Windows che per macOS. Vediamo prima le funzioni disponibili senza software.

Come di consueto la tastiera è già programmata con una serie di scorciatoie indicate anche nella manualistica. FN + numeri da 1 a 0 attivano i classici task che troveremmo anche sulle tastiere dei laptop: modifica della luminosità dello schermo, apertura dei centri di controllo dei programmi, gestione della riproduzione dei contenuti multimediali. Gli effetti cambiano a seconda che siate su Windows o su macOS. E i tasti funzione? Premendo FN+L-CTRL attivate la linea dei tasti funzione. Per premere F4 sarà quindi sufficiente premere FN+4. Per tornare alla modalità precedente si ripreme la combinazione FN+L-CTRL. Molto importanti le combinazioni FN+Z/X/C, che permettono di passare fra i 3 layer programmabili. Ve ne avevo fatto cenno anche nella recensione della TH80-X: potete creare tre diverse programmazioni per la tastiera e richiamarle tramite combinazione.

Così potete creare layout per software o giochi specifici senza per forza dover sacrificare quello di base. Non ci sono scorciatoie per la gestione della retro illuminazione, visto che si gestisce tutta tramite il display laterale. Le funzionalità di quest'ultimo sono molto ridotte: oltre alle informazioni di base può mostrare foto e GIF o, con combinazioni di tasti piuttosto scomode, variare i parametri di illuminazione dei LED. Per passare tra le varie modalità del display (GIF/immagine vostra, informazioni di sistema, logo EPOMAKER) si usa la combinazione FN+PgDn.

Il software, come accennato, è quello classico di EPOMAKER. Dalla schermata Main si riprogrammano i tasti, con accesso anche al così detto FnLayer (ovvero le funzioni che si attivano con la pressione di Fn) e regolatore di sensibilità dei tasti. Da qui avete accesso anche ai 3 layer programmabili da richiamare tramite manopola.

Dalla schermata Lightining si possono scegliere i vari effetti di retro-illuminazione già salvati in memoria.

Tra questi ce ne sono anche alcuni musicali, che regolano quindi i LED a seconda della traccia in riproduzione, e quello denominato User Define, che serve a creare un pattern di retro-illuminazione personalizzato. Quasi tutte queste funzioni sono accessibili anche tramite manopola e display, tranne ovviamente quella di creazione dei pattern personalizzati.

C'è poi la schermata Macro, da cui come di consueto è possibile registrare macro da associare ai tasti. Una volta registrate è possibile modificarle rimuovendo o aggiungendo eventi, anche relativi ad azioni del mouse. Attenzione: in fase di digitazione EPOMAKER DRIVER prende in automatico il layout ANSI, di conseguenza se nella vostra macro ci sono lettere accentate o simboli che di solito associate al layout ISO dovrete effettuare correzioni manuali.

E veniamo infine al tab Sketchpad mode di cui vi ho riparlato anche nella recensione della TH80-X. Da qui si impostano immagini o GIF che avete sul computer o, alternativamente, si disegnano e si caricano immagini o GIF fatte manualmente dall'interfaccia.

Come vi ho già detto, l'interfaccia è spartana e vi ci vorrà un po' a capire come usarla. Ci sono anche qui i tab aggiuntivi Share e Share Pictures, da cui potete recuperare layout e impostazioni personalizzate per la tastiera e GIF e immagini per il display. Dal Tab Personal avete accesso anche alle funzionalità utili a caricare i vostri settaggi e immagini, in perfetto stile social network.

In definitiva, il software di EPOMAKER si sta evolvendo con nuove funzioni, ma purtroppo l'interfaccia è ancora spartana, talvolta poco intuitiva e, soprattutto, solo in inglese.

Non aspettatevi miracoli dai 3.000 mAh di batteria integrata. I LED da illuminare sono un po' meno del solito (70), ma c'è anche il display sempre acceso. Diciamo che ci fate una settimana di lavoro, e se volete portarla con voi in trasferta non dovreste incappare in grossi problemi di autonomia. Se spegnete i LED, cosa saggia vista la loro mera utilità estetica, guadagnerete svariate ore di batteria.

Da EPOMAKER DRIVER nel tab Lightning trovate anche il tab Sleep per aggiustare i parametri di spegnimento delle luci e di sleep completo della tastiera, in modo da renderli più veloci e risparmiare di conseguenza ancora più batteria.

EPOMAKER Shadow-X può essere acquistata a 95,99€. Una tastiera meccanica del genere venduta sotto la soglia psicologica dei 100€ è tanta roba: meccanica hot-swappable, gasket mount, dotata di display, di triplice modalità di connessione e selettore di modalità d'uso, ottime sonorità, esperienza di digitazione al top, tante soluzioni fonoassorbenti. Difficile chiedere di più. La trovate in pre-ordine anche sullo store EPOMAKER a 79,99$, ma si pagano una ventina di dollari fra tasse e spedizione.

Se siete disposti a spendere qualcosa in più e avete un disperato bisogno del tastierino numerico c'è la TH98 con coupon da 13€.

Altrimenti, se vi piace il formato 75% e preferite qualcosa che abbia layout ITA, ci sono la TH80 Pro e la SKYLOONG GK75.

Occhio che la seconda ha switch ottico-meccanici.

Recensione EPOMAKER Shadow-X - Foto dal vivo

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

EPOMAKER Shadow-X

Formato particolare, display, selettore di modalità d'uso, look retro: EPOMAKER Shadow-X è un gioiellino unico nel suo genere. Non avrà tutti i comfort, ma se cercate un dispositivo per la digitazione nuda e cruda saprà accontentarvi anche grazie alla comodità dei suoi tasti e alle sonorità degne di tastiere di fascia più alta. E la cosa bella è che il prezzo non è affatto esagerato! Stiamo pur sempre parlando di un modello usabile anche in Bluetooth e in Wi-Fi, e grazie alla manopola che funge da selettore, potete passare fra 5 diversi dispositivi in un attimo.

Sommario

Unboxing EPOMAKER Shadow-X 7.5

Caratteristiche tecniche 9

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Voto finale

EPOMAKER Shadow-X

Pro

  • Selettore in metallo e display LCD
  • Meccanica Hot-swappable, possibilità di personalizzazione
  • Anche Bluetooth o Wi-Fi via ricevitore USB
  • Ottimo feeling in scrittura e buone sonorità

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Retro-illuminazione utile fino a un certo punto
  • Formato molto particolare non per tutti
  • Software ancora spartano

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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