Torniamo a parlare di fotocamere medio formato con la nuova Fujifilm GFX100S II, erede diretta della GFX100S lanciata nel 2021. I tre anni di distanza tra i due modelli hanno permesso a Fujifilm di raffinare al meglio la formula del "medio formato compatto", ma ad una veloce occhiata non vi accorgerete delle differenze. Eppure le novità ci sono su questa 100S II, dunque vediamole insieme e capiamo quanto vale la pena investire su una macchina come questa, costosissima e potentissima.
La confezione di vendita della Fujifilm GFX100S II è piena di accessori e offre un'esperienza di unboxing soddisfacente. Oltre al corpo macchina, all'interno troviamo la batteria NP-W235 da 2.200 mAh, l'alimentatore con 4 adattatori, un reggicavi, un cavo con doppio connettore USB-C, la tracolla firmata Fujifilm e la manualistica di base.
Il set è quasi completo, manca solo un caricabatteria esterno per renderlo perfetto. Per una macchina di fascia alta come questa ci si aspetta una confezione top gamma, dunque brava Fujifilm ad aver incluso quasi tutto l'occorrente.
Insieme alla GFX100S II abbiamo provato anche due obiettivi: il versatile zoom Fujinon GF45-100mmF4R LM OIS WR e il nuovissimo Fujinon GF500MM F5.6 R LM OIS WR, lanciato proprio con questa nuova GFX.
A vederla da fuori, Fujifilm GFX100S II ha lo stesso design della GFX100S di prima generazione. L'unica differenza apprezzabile è il nuovo rivestimento BISHAMON-TEX usato per coprire la maggior parte del corpo macchina, che aumenta il grip e dà una bella sensazione tra le mani.
Per il resto, i due modelli sono praticamente identici, ma non è una cattiva notizia. La disposizione dei tasti e delle ghiere è comoda, i connettori e gli slot delle memorie sono in posizione perfetta, l'iconico display monocromatico superiore può essere molto utile. Il corpo in lega di magnesio è completamente tropicalizzato e tutte le porte sono nascoste all'interno di appositi pannelli in plastica.
Se vogliamo andare a fare le pulci all'ergonomia, il feedback fornito dalle ghiere e dai pulsanti non è il massimo. In particolare, lo stick per posteriore continua a non convincerci – esattamente come sul primo modello – e poteva essere migliorato. Sia chiaro che parliamo di difetti minori, ma dopo aver provato un'altra top gamma come la Sony A9 III è difficile non notare queste piccolezze.
Discorso particolare quello sulle dimensioni, che sono le stesse della prima GFX100S, ma il peso è diminuito di circa 20 grammi.
Una buona notizia, anche se speravamo in una riduzione maggiore. Portarsi al collo – o forse meglio in spalla – una macchina del genere è comunque una fatica alla lunga.
In ogni caso, la GFX100S II è comunque più piccola e più leggera della sorella GFX100 II (senza S), che pesa circa 150 grammi in più ed ha un corpo più massiccio. La differenza non è così marginale, tant'è che proprio questo è il modello più leggero dell'intera gamma GFX.
- Sensore: GFX 102MP CMOS II (43,8 × 32,9 mm) da 102 MP con filtro a colori primari
- Processore di immagine: X-Processor 5
- Stabilizzazione: IBIS a 5 assi (8 stop)
- Autofocus: AF ibrido (425 punti) fino a EV -5,5
- Sensibilità: 80-12.800 ISO (espandibile a 40-102.400 ISO)
- Tempi di scatto:
- ott.meccanico: da 60 minuti a 1/4.000 di secondo
- ott. elettronico: da 60 minuti a 1/16.000 di secondo
- Raffiche:
- ott.meccanico: fino a 7 fps
- ott. elettronico: fino a 4,1 fps (crop 35 mm)
- Flash: non presente
- Display principale: LCD da 3,2" in 4:3 con 2,36 MP
- Display secondario: LCD monocromatico da 1,8" in 4:3 (302 × 230 punti)
- Mirino: elettronico OLED da 0,5" a 5,76 MP (ingr. 0,84x)
- Foto:
- Formati: JPEG, HEIF (10 bit), RAW (16 bit)
- Risoluzione massima: 11.648 × 8.736 pixel (in 4:3)
- Video:
- Formati: Apple ProRes 422 HQ, HEVC/H.265, MPEG-4 AVC/H.264
- Compressione: All Intra, Long GOP (4:2:2 a 10 bit)
- Risoluzione: fino a 4K @ 30 fps, 1080p @ 60 fps
- Connettività:
- memorie: 2 x SD-UHS II
- porte fisiche: USB-C 3.2 Gen2x1, micro HDMI, 2 x jack audio 3,5 mm (microfono e cuffie), mini jack 2,5 mm (telecomando), PC sync, foro a vite da 1/4"
- wireless: Wi-Fi 802.11 ac (Dual Band), Bluetooth 4.2
- Innesto obiettivi: Fujifilm G Mount
- Batteria: NP-W235 da 2.200 mAh
- Autonomia:
- foto: 530 scatti (modalità normale)
- video (riprese effettive): 80 minuti (4K)
- Dimensioni: 150 x 104,2 x 87,2 mm
- Peso:
- solo corpo: 802 g
- con batteria e scheda SD: 883 g
- Colori: nero
Sensore e Processore
La parte più importante della Fujifilm GFX100S II è quella hardware, con l'accoppiata tra il nuovo sensore medio formato GFX 102MP CMOS II e il processore d'immagine X-Processor 5.
Il grande passo in avanti rispetto alla prima GFX100S sta proprio in questi due elementi, ancora più potenti ed efficienti.
Se l'ottimo X-Processor 5 è ormai un processore molto rodato e ben conosciuto – lo abbiamo testato su tutte le ultime mirrorless Fujifilm di serie X – il sensore è invece molto più di nicchia. Ha una grandezza di 43,8 x 32,9 mm, che è 1,7 volte più grande di un sensore Full Frame.
Si tratta di un componente molto simile a quello della sorella maggiore GFX100 II, che invece usa un sensore GFX 102MP CMOS II HS (notate questa sigla finale). La risoluzione è la stessa, ben 102 MP, ma sul sensore di GFX100S II ci sono piccole limitazioni che lo rendono leggermente meno performante per lo scatto a raffica e per le funzionalità video.Ne parleremo a fondo più avanti.
Display e Mirino
Sono poche le novità relative agli strumenti di visione integrati su Fujifilm GFX100S II, molto simili al primo modello.
Il display principale è lo stesso di GFX100S e GFX100 II: un pannello LCD a colori, che ha dimensioni di 3,2" con risoluzione di 2,36 MP e formato 4:3. Il meccanismo di sgancio è inclinabile in tre direzioni, ottimo per i fotografi, molto meno per i videomaker.
Il display secondario sulla parte alta è invece un piccolo pannello monocromatico da 1,8" con risoluzione 303×230 pixel. Stesse dimensioni di quello integrato su GFX100S, ma leggermente più piccolo rispetto a quello di GFX100 II, che è da 2,09".
L'unica vera novità è il mirino elettronico, che è sempre un pannello OLED da 0,5" con copertura del 100% dell'immagine, come su GFX100S, ma ha una risoluzione più alta (5,76 MP), un ingrandimento migliore (0,84x), un refresh rate più alto (100 fps) e un angolo di campio più ampio (32 gradi).
Un ottimo elemento, dunque, che migliora non poco la resa dell'immagine. Resta comunque molto distante dal mirino della GFX100 II, che è leggermente più grande (0,64") e ha una risoluzione mostruosa di 9,44 MP.
Connettività
Il reparto connettività è il punto su cui la Fujifilm GFX100S II è più distante dalla sorella GFX100 II. Le porte integrate sono rimaste identiche a quelle della GFX100S di prima generazione, dunque abbiamo due slot SDXC UHS-II, una porta USB-C, un connettore micro HDMI, un jack da 2,5 mm per il telecomando, due jack audio da 3,5 mm per microfono e cuffie, porta Sync e hot shoe.
Rispetto alla GFX100 II mancano la porta Ethernet, un connettore HDMI Type-A a grandezza standard, e soprattutto uno slot per le schede CFexpress Type-B, che su una macchina del genere fa molto comodo.
La velocità della connettività wireless è migliorata per il Wi-Fi che ora supporta lo standard 802.11 ac, mentre il Bluetooth è rimasto fermo alla versione 4.2, un po' antiquata a metà 2024.
Per il controllo da remoto e per altre funzionalità interessanti è possibile collegare la fotocamera allo smartphone tramite l'app ufficiale Fujifilm XApp.
Molto convincente l'autonomia di Fujifilm GFX100S II, che grazie alla batteria NP-W235 da 2.200 mAh riesce a scattare e registrare a lungo. Secondo i dati dell'azienda, si possono fare fino a 530 scatti e fino a 80 minuti di registrazione video effettiva in 4K a 30 fps.
Rispetto alla GFX100 II siamo su valori leggermente inferiori, ma paragonabili, mentre la differenza con la prima GFX100S è molto più ampia e tutta a favore del nuovo modello: siamo passati da 460 a 530 scatti, da 60 a 80 minuti di registrazione video, un bel miglioramento.
Dalle nostre prove sono emersi risultati ottimi: siamo andati anche oltre i valori indicati, senza avere mai problemi di batteria. Una macchina che scatta oltre 500 foto può essere considerata molto affidabile, e la nuova GFX100S II lo è certamente.
La parte software della Fujifilm GFX100S II riprende lo stile e le funzionalità delle ultime macchine dell'azienda, senza particolari stravolgimenti.
Come abbiamo già detto nelle recensioni di fotocamere Fujifilm più recenti, come ad esempio la Fujifilm X-T50, l'usabilità dei menu è buona, ma inizia ad essere un po' arretrata rispetto alla concorrenza. Ci aspettiamo che nei prossimi anni l'azienda proceda ad una razionalizzazione delle voci e delle funzioni, soprattutto per fare maggiore chiarezza tra le tantissime possibilità di personalizzazione dell'immagine.
Detto questo, le prestazioni sono generalmente buone, in particolare per la fluidità d'utilizzo della macchina. Vediamo adesso nello specifico due aspetti molto migliorati come stabilizzazione e autofocus.
Autofocus
Uno dei miglioramenti più importanti operato da Fujifilm per questa GFX100S II è la messa a fuoco automatica, che ora risulta più veloce e più precisa rispetto alla prima generazione di GFX100S. Il merito si deve non solo al processore X-Processor 5 ma anche all'ottimizzazione del tracciamento dei soggetti, aiutato dall'intelligenza artificiale.
Le prestazioni dell'autofocus non sono al pari delle migliori top gamma con sensore Full Frame, ma per una medio formato il livello è buono. La sensibilità arriva sempre fino a EV -5,5 come su GFX100S, si riconosce però una maggior reattività in ogni condizione di luce. Il tracciamento è molto più versatile: si possono riconoscere le persone (occhi e volto), gli animali, i mezzi di trasporto (auto, moto, treno, aereo) e altro ancora.
Restano ancora alcuni dei piccoli problemi già visti sulla prima GFX100S, con un tracciamento non sempre preciso, soprattutto sui soggetti in movimento veloce o nelle condizioni con diversi soggetti nell'inquadratura. La strada imboccata da Fujifilm è però quella giusta: non sappiamo se l'affidabilità sarà mai al pari delle Full Frame, ma il medio formato sta facendo grandi passi in avanti in poco tempo.
Stabilizzazione
Altro punto forte della Fujifilm GFX100S II è la stabilizzazione IBIS a 5 assi integrata sul sensore, che compensa fino a 8 stop con le ottiche compatibili.
Sono ben 2 stop in più di compensazione rispetto alla prima generazione di GFX100S.
Le prestazioni sono molto simili a quelle di GFX100 II ed è un'ottima notizia, perché siamo su livelli d'eccellenza per quanto riguarda la stabilizzazione. Detto questo, non bisogna comunque esagerare troppo con il movimento, perché su un sensore così grande si può facilmente avere problemi.
Fujifilm GFX100S II spicca per la qualità delle immagini, che sono sempre di livello eccezionale. I vantaggi del sensore medio formato si vedono tutti sulle foto prodotte da questa macchina: grande risoluzione, definizione elevatissima, accuratezza cromatica strepitosa e ottima gamma dinamica.
Qualche dato tecnico importante: le foto di GFX100S II hanno una risoluzione massima di 11.648 × 8.736 pixel (in 4:3), con dimensioni molto pesanti anche in termini di byte. Sono supportati i RAW a 16 bit e anche i file HEIF a 10 bit.
Sul nuovo sensore medio formato è stata migliorata la copertura della luce agli angoli dell'immagine, per ottenere un effetto ancora più accurato e naturale.
Inoltre, rispetto alla prima GFX100S, la sensibilità nativa è stata abbassata a ISO 80, guadagnando un po' di range dinamico.
E poi, ovviamente, il più grande vantaggio di avere un sensore così grande è che produce un piacevolissimo effetto bokeh, ideale soprattutto per i ritratti. Il senso di tridimensionalità che si può osservare nelle foto scattate con GFX100S II è molto alto, fa davvero la differenza rispetto alle Full Frame.
Il passo in avanti in termini di qualità d'immagine pura non è enorme tra prima e seconda generazione di GFX100S II. Si fanno sentire molto, invece, i miglioramenti su autofocus, tracciamento dei soggetti, stabilizzazione e reattività di scatto, che rendono molto più semplice ottenere scatti bellissimi.
Neanche le condizioni di luce più problematiche mettono in crisi questa mirrorless, che riesce a gestire bene il rumore elettronico anche a ISO molto elevati.
Trovate in basso la nostra prova ISO a diversi livelli, così da poter verificare con i vostri occhi.
Ultima nota importante da segnalare è la grandissima malleabilità dei file RAW, che hanno una bella mole di dati al loro interno e permettono di sbizzarrirsi con la post-produzione. Per i professionisti dell'imaging, questo è forse il fattore più importante in assoluto.
Nelle gallerie a seguire abbiamo inserito tante immagini scattate con la GFX100S II, sia i JPEG prodotti dalla macchina che i RAW elaborati su PC tramite Adobe Lightroom. Se volete dare un'occhiata ai file a dimensioni intera e ai RAW non elaborati, per controllare tutti i dati EXIF, potete scaricarli andando a questo indirizzo.
JPEG originali
RAW elaborati
Prova ISO
Raffiche
Su Fujifilm GFX100S II è possibile usare lo scatto a raffica con velocità massima fino a 7 fps, con supporto per autofocus continuo e otturatore meccanico. Invece, con otturatore elettronico si arriva al massimo a 4,1 fps (in modalità 35 mm).
La velocità con otturatore meccanico è in netto miglioramento rispetto a GFX100S, che era limitata a 5 fps, ma è leggermente inferiore agli 8 fps di GFX100 II (solo 1 fps in meno).
Quello che fa la differenza, però, è il buffer di memoria dello scatto a raffica, molto più limitato. Su GFX100S II (a 7 fps) la raffica arriva fino a 184 JPEG o fino a 16 RAW non compressi. Invece su GFX100 II (a 8 fps) si va oltre i 1.000 JPEG o fino a 76 RAW non compressi.
Insomma, nessuna delle due macchine è pensata per la fotografia sportiva, ci mancherebbe altro. Considerate che le migliori Full Frame arrivano ormai a 120 fps di raffica, come la Sony A9 III, mentre qui siamo a livelli in singola cifra.
Di certo, l'esperienza d'uso della raffica su GFX100S II può essere frustrante se volete cogliere l'attimo perfetto. Proprio in questo contesto si riconoscono i limite dell'autofocus e del sensore medio formato.
Per fortuna questa è una macchina che si rivolge ad un target completamente diverso.
A seguire trovate alcuni scatti a raffica realizzati con dei ciclisti in corsa. Notate come il punto di fuoco non sia sempre preciso e come sia difficile avere un controllo granulare dell'azione, proprio per la bassa velocità di scatto.
Simulazione pellicola
Fujifilm GFX100S II include una delle funzionalità esclusive dell'azienda giapponese, le simulazioni pellicola. Per chi non lo sapesse, si tratta di "filtri avanzati", che riproducono le tonalità e gli effetti cromatici di alcune delle più note pellicole Fujifilm dell'epoca analogica. Attivando una simulazione pellicola, si può ottenere uno scatto con personalità direttamente sul dispositivo, senza passare dalla post-produzione.
Sono disponibili 20 modalità di simulazione pellicola: la nuovissima REALA ACE, che si unisce alle classiche PROVIA/Standard, Velvia/Vivid, ASTIA/Soft, Classic Chrome, PRO Neg.Hi, PRO Neg.Std, Classic Neg, Nostalgic Neg, ETERNA/Cinema, ETERNA BLEACH BYPASS, ACROS, ACROS+Filtro Y, ACROS+Filtro R, ACROS+Filtro G, Monocromatico, Monocromatico+Filtro Y, Monocromatico+Filtro R, Monocromatico+Filtro G, Sepia.
Avere uno strumento creativo come questo è sicuramente interessante, anche se meno fondamentale rispetto a macchine più consumer come la già citata Fujifilm X-T50. Crediamo che la maggior parte dei professionisti che acquisterà una GFX100S II userà ben poco le simulazioni pellicola, che però potrebbero sempre far comodo a qualcuno.
Pixel Shift
Su Fujifilm GFX100S II torna protagonista anche un'altra tecnologia esclusiva, il Pixel Shift. Attivando l'apposita funzione in macchina, è possibile scattare fino a 16 foto in RAW, realizzate con un piccolo scostamento del sensore ad ogni scatto. Successivamente, è necessario usare su PC il software FUJIFILM Pixel Shift Combiner per combinare gli scatti e ottenere un'immagine complessiva a 400 MP.
In questo modo si possono ottenere degli scatti a risoluzione estrema, usabili per realizzare stampa in grandissimo formato o per ritagli che conservino tanta definizione.
Come già detto nella recensione della GFX100S, riuscire ad avere buoni risultati con il Pixel Shift non è affatto semplice, perché la fotocamera e i soggetti devono rimanere immobili per tutti i 16 scatti, e possibilmente anche la luce non deve avere grandi variazioni.
Una condizione che può essere soddisfatta in studio, dove si ha tutto sotto controllo, mentre è difficilissimo farlo all'aperto.
Dunque, il Pixel Shift può essere molto utile per fare foto a soggetti statici o a paesaggi poco movimentati, ma solo se avete un treppiedi molto stabile. Per il resto è complicato avere scatti puliti e senza artefatti evidenti.
Diciamolo subito: Fujifilm GFX100S II non è una macchina ideale per i videomaker. Le sue funzionalità principali sono pensate prima di tutto per la fotografia e non si adatta sempre bene alla ripresa video. Sono stati fatti, però, notevoli miglioramenti su questa seconda generazione, che la rendono un po' più appetibile anche per la registrazione di filmati.
Il valore base di sensibilità per i video è stato abbassato a ISO 100, mentre per il formato F-Log2 si parte da ISO 800. Si può registrare internamente in 4:2:2 a 10 bit, con un bitrate massimo fino a 720 Mbps.
Inoltre, sfruttando la registrazione esterna su SSD tramite la porta USB-C è possibile usare il formato Apple ProRes con bitrate fino a 1.877 Mbps.
La novità più interessante tra tutte è il supporto del tracking autofocus, aiutato dall'intelligenza artificiale e dalle migliorie di cui abbiamo già parlato per le foto. Le prestazioni non sono sempre da top gamma assoluta, soprattutto rispetto ad alcune delle migliori Full Frame sul mercato, ma restano più che accettabili.
Su GFX100S II potete usare i formati H.265 e H.264, scegliendo tra i codec All-Intra e Long GOP, entrambi disponibili in 4:2:2/4:2:0 a 10/8 bit. Per la precisione, ecco tutte le risoluzioni e i framerate disponibili nelle impostazioni.
- DCI 4K 17:9 / 4K 16:9 (fino a 29.97p) in ProRes (solo SSD), H.265, H.264;
- FHD 17:9 / FHD 16:9 (fino a 59.94p) in ProRes (solo SSD), H.265, H.264.
La differenza più evidente con la sorella maggiore sta proprio nella limitazione del frame rate: su questo modello il 4K si ferma a 30p, mentre su GFX100 II arriva a 60p.
Al netto di tutti questi dati, in realtà la qualità d'immagine per i video è comunque spettacolare. La nitidezza, la resa cromatica, la profondità di campo e la gamma dinamica sono eccellenti. Restano, però, i piccoli problemi già visti sulla GFX100S di prima generazione, in particolare un vistoso effetto moiré e un rolling shutter troppo elevato.
Sono i soliti vantaggi e svantaggi di usare un sensore medio formato, che proprio per la sua natura fa più fatica a gestire la registrazione video. In più, se impostate le risoluzioni e i bitrate più elevati possono sorgere facilmente problemi di surriscaldamento, soprattutto nelle stagioni calde.
Ultimo fattore da notare è il display non completamente orientabile, che rende molto difficile alcuni tipi di ripresa. Di certo questa non è una selfie-cam, quindi dovrete usare un display esterno se volete auto-riprendervi con soddisfazione.
A seguire trovate un video sample in 4K, dove abbiamo inserito molte scene riprese con Fujifilm GFX100S II in diverse condizioni di luce. State attenti soprattutto alla profondità di campo e alla velocità dell'autofocus.
Fujifilm GFX100S II è disponibile da giugno 2024 ad un prezzo di listino pari a 5.595€ IVA inclusa per il mercato italiano.
Un costo sicuramente alto, anche se molto più conveniente sia rispetto alla GFX100 II (che costa 8.145€) che alla GFX100S di prima generazione (lanciata a 6.185€).
L'ecosistema GFX ha un target ben definito, che esclude sin da subito amatori e semplici appassionati: le medio formato sono dedicate ai professionisti avanzati che hanno bisogno di altissima risoluzione, qualità fotografica estrema, definizione da capogiro. Scattare con una GFX100S II può fare la differenza per chi lavora con la fotografia di moda, fine art, paesaggistica e ritrattistica di alto livello.
Sebbene negli ultimi anni Fujifilm abbia abbassato i prezzi (e non di poco), sia i corpi macchina che gli obiettivi GFX restano costosissimi, molto più dei prodotti del segmento Full Frame. Allo stesso tempo, lavorare con una medio formato come questa permette di tirare fuori scatti che con una Full Frame sono impossibili.
Scegliere tra GFX100S II e GFX100 II non è semplice, perché le funzionalità sono simili a livello fotografico, meno per la registrazione video. Di certo, il prezzo molto più alto e le dimensioni più grandi della GFX100 II non sono uno scoglio da sottovalutare. Dipende tutto dalle esigenze del cliente, e su questo ciascuno deve sapere quello di cui ha bisogno.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Fujifilm, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
Giudizio Finale
Fujifilm GFX100S II
Se volete una mirrorless medio formato, Fujifilm GFX100S II è quella giusta per (quasi) tutti voi. Integra molti dei vantaggi della sorella maggiore GFX100 II ma costa oltre 2.000€ di meno. E proprio il prezzo, ancora alto in valori assoluti, è una delle carte vincenti di questa macchina, che sfida le Full Frame anche sotto questo punto di vista. I vantaggi di avere un sensore così grande sono oggettivi e indiscutibili, uno su tutti la grandissima qualità delle foto. Restano, però, ancora alcuni difetti tipici e una versatilità ridotta per la registrazione video, che sono frutto della natura stessa del sensore. GFX100S II non è una macchina per tutti, perché l'impegno economico e fisico (visto il peso) non è certo di poco conto. Per i professionisti della fotografia, però, è uno strumento da sogno e rende ogni scatto unico nel suo genere.
Voto finale
Fujifilm GFX100S II
Pro
- Sensore da 102 MP di nuova generazione
- Qualità d'immagine eccezionale
- Stabilizzazione IBIS a 8 stop
- Corpo più leggero nella gamma GFX
- Prezzo competitivo già al lancio
Contro
- Autofocus non sempre affidabile
- Manca uno slot per CFexpress Type-B
- Stick posteriore impreciso
- Video 4K limitati a 30 fps
- Buffer troppo piccolo per lo scatto a raffica
Vezio Ceniccola Scrivo, fotografo, smanetto coi PC, sfreccio con bici e monopattini elettrici. Ogni tanto m'innamoro di giochini indie e gadget assurdi, che poi diventano protagonisti delle mie recensioni. Tra le cose che mi tengono lontano dal PC ci sono la Storia (con la S maiuscola), la musica e lo sport.