“Ogni viaggio ha una fine”, una dichiarazione netta e decisa che ha fatto capolino in fase di campagna marketing, che è stata ribadita dai membri di Santa Monica Studio durante lo sviluppo, e che arriva anche a sconvolgere il viaggio dei videogiocatori a un certo punto dell’avventura, anche i personaggi che stiamo impersonando ne sono consapevoli: il Ragnarok è la fine, di tutto, tanto nel nostro mondo quanto in quello mitologico che incornicia da oltre quindici anni le peripezie di uno spartano che, dopo aver trucidato il pantheon greco, si è ritirato a riposare le stanche membra nei suggestivi Nove Regni.
Scrivo la recensione di God of War Ragnarok con una certa emozione da fan della prima ora e da videogiocatore appassionato,