Negli ultimi anni, gli auricolari true wireless hanno vissuto un'evoluzione simile a quella degli smartphone: sostanzialmente, le differenze tra i modelli entry-level e quelli di fascia alta si sono ridotte in maniera drastica. Ormai, con una spesa minima, è possibile portarsi a casa cuffiette ricche di funzionalità, che poco hanno da invidiare a modelli di fascia più alta. Tutto ciò ha messo in difficoltà la fascia media, che ora deve ridefinire il proprio ruolo nel mercato e trovare una nuova identità. In questo contesto emergono i Huawei FreeBuds 6i, evoluzione degli apprezzati FreeBuds 5i: vediamo in che modo (spoiler: con una notevole cancellazione del rumore) hanno cercato il proprio spazio in un settore sempre più competitivo.
Il contenuto della confezione non riserva alcuna sorpresa: al suo interno troviamo un cavo USB-C abbastanza corto per la ricarica, gommini in silicone di varie dimensioni (S e L, oltre agli M già installati) e il manuale d'istruzioni.
Sul fronte della costruzione e dell'ergonomia, i FreeBuds 6i si mantengono saldi alla tradizione. L'unità in test è quella bianca, l'unica che dispone di una finitura lucida molto piacevole, che non trattiene le impronte.
La custodia di ricarica è piccola e leggera (48,2 x 61,8 x 27 mm / 34 g), ed è soprattutto ben costruita, con il design ovale a dorso piatto che avevamo già apprezzato nei precedenti modelli. Il tutto non dà affatto una sensazione economica, non vi sono scricchiolii di sorta e sul fronte vi è un LED frontale, un puntino che segnala l'autonomia, mentre in basso c'è l'ingresso USB-C per la ricarica. Sul lato destro, poi, vi è un piccolo pulsantino per illuminare il LED dell'autonomia senza dover aprire il coperchio.
Il design delle cuffie, inutile girarci attorno, ricalca quello dei Freebuds 5i, che a sua volta era ispirato tanto ai 4i, quanto agli AirPods Pro, cioè i classici auricolari a gommino in-ear, con uno stelo che si allunga verso la guancia. Sono però più piccoli rispetto al precedente modello (31,4 x 21,3 x 23,7 mm / 5,4 g), specie nel gambo, che è più corto.
In soldoni, non vi sono enormi stravolgimenti in merito al design e all'estetica dei canonici auricolari Huawei di fascia media, nemmeno a livello costruttivo. Se non vi sono mai piaciute le cuffiette con i gommini, i FreeBuds 6i di certo non vi faranno cambiare idea, altrimenti vi sentirete perfettamente a vostro agio con i piccoli accorgimenti apportati. Buono anche che ci sia la certificazione IP54, ovvero la resistenza ai liquidi e alla polvere.
I Huawei FreeBuds 6i sono dotati di un driver dinamico a quattro magneti da 11 mm, quindi più grandi di 1 mm rispetto alla precedente versione, e vantano una gamma di risposta in frequenza da 14 Hz a 40 kHz.
C'è un'abbondanza di codec supportati: oltre ai classici SBC e AAC, vi è anche il supporto L2HC 2.0 (il codec ad alta definizione proprietario di Huawei) e soprattutto LDAC, il più famoso codec Hi-Res sul mercato.
Se dovessimo ragionare solo di meri numeri, sarei anche soddisfatto, ma all'atto pratico non ci sono enormi sorprese da questo punto di vista. Il suono è senz'altro di discreta qualità, con una buona resa delle voci, ma i bassi sono un po' timidi e qualche frequenza acuta è un pelino troppo alta, con un miscuglio generale tutto sommato abbastanza piatto.
Si può lavorare sull'equalizzazione tramite dei profili pre-impostati sull'app dedicata, ma non aspettatevi cambiamenti significativi in tal senso. Per carità, l'audio è piacevolissimo, ma nulla che non possano fare altri rivali nella medesima fascia.
L'applicazione di riferimento è sempre Huawei AI Life, disponibile per iOS e Android. Come da prassi, l'app non è disponibile sul Play Store, dunque va scaricata attraverso Huawei AppGallery o via apk.
Tolto questo cavillo, l'app è ben fatta, pulita e chiara. con un'interfaccia intuitiva e facile da usare, permettendo un'esperienza d'uso ottimale per chiunque le indossi. È possibile controllare i livelli di batteria, modificare il livello dell'ANC, aggiornare il firmware, modificare il profilo sonoro e personalizzare i controlli, che sono così impostati di default:
- Tap prolungato: passa in rassegna la modalità ANC, quella Aware e la disattivazione
- Doppio Tap: Play/Pausa
- Triplo Tap: Riproduce il brano successivo
- Slide: Alza/Abbassa il volume
Le superfici tattili sono abbastanza responsive, con l'attivazione dei controlli legati alla parte superiore dell'auricolare. Volendo potrete personalizzarli, visto che l'app fornisce diversi comandi per modificare il tutto in base al vostro utilizzo. Per dire, personalmente ho impostato il tutto affinché la pressione prolungata passi dalla modalità ANC a quella Aware, senza dover passare dalla disattivazione di entrambe.
L'app poi include un test di aderenza per i gommini, insieme alla funzione per la ricerca degli auricolari facendoli suonare e l'attivazione del Multipoint.
Non mancano inoltre i sensori di prossimità, che mandano automaticamente in pausa la riproduzione quando si rimuove un auricolare, e la fanno ripartire quando entrambe le cuffiette sono di nuovo nelle orecchie.
Cancellazione del rumore e modalità Aware
Senza mezzi termini, l'algoritmo di cancellazione del rumore è notevole, con un massimo di riduzione dei rumori di fondo fino a 27 dB / 5 kHz. Il merito è certamente dei FreeBuds Pro 3, i cui risultati raggiunti sono stati implementati anche qui. Troviamo dunque anche nei FreeBuds 6i quella che Huawei chiama ANC 3.0, che risulta davvero molto efficace.
È possibile impostare la cancellazione del rumore su tre livelli o lasciare che venga regolata in automatico, impostandola su Dinamico, una modalità che identifica e adatta l'ANC in base all'ambiente. Questo ha sia vantaggi che svantaggi: riesce sì, ad adattare bene l'intensità della cancellazione del rumore, riducendo il fastidioso effetto "sottovuoto", ma la regolazione automatica non è efficace quanto il livello massimo (Ultra).
Comunque è apprezzabile il fatto che sia personalizzabile dall'utente, così da avere un po' di controllo anche sull'autonomia.
A prescindere dai numeri, il risultato della cancellazione del rumore è molto positivo: non appena si attiva della musica, o un podcast, potrete totalmente isolarvi dall'ambiente circostante per concentrarvi solo sul contenuto anche in contesti rumorosi.
Vi è poi la modalità Aware, o trasparenza che dir si voglia, quella appunto che amplifica i suoni ambientali. Non mi ha stupito come l'ANC a livello di potenza e pulizia, visto che c'è un lieve fruscio di fondo costante, ma è sufficientemente naturale da restituire i suoni esterni, con un'eventuale opzione vocale che si concentra soprattutto sulle voci.
Non è di sicuro un punto di svolta l'autonomia dei FreeBuds 6i. Con l'ANC dinamico attivo, si ottengono circa 4 ore di riproduzione continuata, un valore che aumenta a circa 6 ore senza cancellazione del rumore attiva (o trasparenza).
Supportano la ricarica rapida, ma non quella wireless.
I FreeBuds 6i brillano nelle chiamate vocali. Huawei ha optato per una configurazione a triplo microfono per auricolare che, in abbinata ad un algoritmo di rete neurale profonda (DNN), riesce a fornire un'ottima qualità in chiamata, anche in contesti rumorosi. La voce non diventa mai troppo metallica ed è continuamente ripulita dai rumori di fondo.
Potete farvi un'idea della qualità dei microfoni dalla registrazione qui sotto.
Huawei FreeBuds 6i hanno lo stesso prezzo di lancio del precedente modello, cioè 99,99€ in tre colorazioni diverse, con uno sconto lancio di 10€ attivabile direttamente su Amazon Italia, spuntando la relativa casella "COUPON", per le colorazioni bianco e nero. Certo, la concorrenza nella fascia media è agguerrita, ma la cifra è giusta se desiderate delle funzioni avanzate come l'ANC di questo livello e la connettività a doppio dispositivo.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Huawei, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
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Giudizio Finale
Huawei FreeBuds 6i
I Huawei FreeBuds 6i sono una valida scelta nella fascia di prezzo media, come lo sono stati i modelli precedenti prima di lui. Se foste alla ricerca di auricolari con un'ottima cancellazione del rumore e dei microfoni solidi, questi svolgeranno egregiamente il loro dovere. Non sono certamente degli auricolari per audiofili, né tantomeno delle cuffiette dall'autonomia sorprendente, ma a questo prezzo avrete un ANC davvero notevole, difficile da trovare altrove alla stessa cifra.
Sommario
Costruzione ed Ergonomia 8
Cancellazione del rumore e modalità Aware 8.5
Voto finale
Huawei FreeBuds 6i
Pro
- Cancellazione del rumore notevole
- Connettività Multipoint
- Microfoni validi
- App solida
Contro
- Qualità audio nella media
- Autonomia non sorprendente
- Equalizzazione poco efficace
Giorgio Palmieri Da oltre 10 anni scrive sulle pagine del network di SmartWorld. Adora la tecnologia come Winnie The Pooh con il miele. Ama scrivere di videogiochi e si occupa di info-commerce, ed è anche particolarmente bello. Almeno, così dice sua madre.