Recensione Jabra Elite 5: gli auricolari TWS convincono quasi in tutto

2 years ago 170

I Jabra Elite 5 sono auricolari TWS di fascia medio-alta soddisfacenti da più o meno ogni punto di vista e non hanno difetti gravi che li rendono difficili da consigliare. Al tempo stesso, però, non raggiungono picchi di eccellenza. Vanno bene, ma forse non sono eccessivamente interessanti. Rimangono un po’ in background e alcuni potrebbero darli per scontati.

Jabra ci mette del suo perché recentemente ha rilasciato un gran numero di prodotti, e a questo punto diventa quasi difficile navigare la sua articolata gamma di auricolari. Questi Elite 5 rischiano di essere oscurati dagli Elite 7 Pro e Active, che sono un po’ più costosi ma spesso si trovano scontati allo stesso prezzo di listino degli Elite 5, oppure dagli Elite 4 Active, che costano poco meno e non comportano grandi rinunce. Ma andiamo con ordine.

SOMMARIO

DESIGN E MATERIALI

Le cuffiette sono inconfondibilmente Jabra: il design language è quello tipico del marchio, così come la scelta di materiali e il form factor. Si indossano 100% in-ear e non ci sono linguette o altri stabilizzatori che aiutano a tenerle in posizione: si fa affidamento solo sul corretto posizionamento nel canale auricolare, grazie anche ai gommini di varie taglie, e sul peso molto leggero e bilanciato degli auricolari. Il case di ricarica è ragionevolmente compatto ed è, diciamo così, "a scrigno", simile a quello di AirPods Pro per intenderci. Ha il suo bel LED di stato frontale, la porta di ricarica USB-C posteriore, e altro di significativo da osservare non c'è. Il magnete che blocca le cuffie nel case è bello forte, ma le forme e l'incastro delle varie parti coinvolte rendono molto facile l'estrazione delle cuffie - anche a una mano.

Niente touch per i controlli: la parte degli auricolari rivolta verso l’esterno dell’orecchio, dove si trova il logo Jabra, è in realtà un pulsante fisico. A seconda dell’orecchio e del numero di pressioni si possono eseguire diversi comandi, tra cui rispondi alla chiamata, passa da un profilo di cancellazione del rumore all’altro, prossima canzone e così via. È una soluzione decisamente meno raffinata delle superfici touch che si trovano presso molti concorrenti, ma a dirla tutta forse in questo caso è meglio il vecchio sistema. C’è meno rischio di attivazioni involontarie, quantomeno.

Tuttavia, manca la possibilità di regolare il volume, che generalmente nelle "cuffie touch" si fa con uno swipe verso l’alto o verso il basso. Un volta che ci si abitua a questo sistema, ritornare a estrarre lo smartphone (o anche solo cercare il bilanciere fisico) ogni volta che si vuole alzare o abbassare il volume si percepisce decisamente come un passo indietro. Il feedback tattile del tasto comunque è ottimo - corsa adeguata, movimento stabile, click soddisfacente e scelta ideale della forza di attuazione.

SPECIFICHE TECNICHE


  • Form factor: in-ear
  • Materiale auricolari: plastica
  • Materiale ear tips: silicone
  • Taglia ear tips: S, M, L
  • Materiale custodia: plastica
  • Peso auricolari: 5 g l’uno
  • Peso custodia con auricolari: 50 g
  • Resistenza IP auricolari: IP55
  • Diametro driver: 6mm
  • Risposta in frequenza: 20 - 20.000 Hz
  • ANC: sì, regolabile
  • Modalità trasparenza: sì, regolabile
  • Rilevamento orecchio: sì (pausa automatica, risposta chiamate automatica, accensione/spegnimento automatico)
  • Microfoni: 3 per auricolare, MEMS
  • Controlli: tasto fisico su ciascun auricolare
  • Bluetooth: 5.2
  • Codec Bluetooth: SBC, AptX, AAC
  • Supporto assistenti vocali: Google Assistant, Amazon Alexa, Siri
  • Autonomia:
    • Musica con ANC: 7 ore per carica delle cuffie + altre 21 ore nel case
    • Musica senza ANC: 9 ore per carica delle cuffie + altre 27 ore nel case
    • Velocità di ricarica: 3 h per il case, 10 minuti per un’ora per gli auricolari
  • In confezione: auricolari di ricambio, cavo di ricarica USB-C/USB-A da 20 cm, manuali
  • Colori: Oro beige, Titanio nero
  • Prezzo: 149€

ESPERIENZA D'USO E D'ASCOLTO

I driver da 6 mm di Jabra Elite 5 non suonano niente male: forse sono un po’ carenti nei bassi e nei medi, mentre le frequenze alte sono piuttosto squillanti, ma nel complesso il mix risulta piacevole. Per sintetizzare: i piatti di una batteria suonano benone, la cassa rimane invece un pochino indietro e le chitarre non brillano troppo, ma le voci sono belle in primo piano. Nell’app ufficiale c’è un EQ a 5 bande che può dare una mano, ma non è risultato granché efficace: si perde troppo dettaglio. Nonostante il form factor, si ha meno quella sensazione di “audio trasmesso direttamente al cervello” tipico degli in-ear. È un sound leggermente più aperto di quanto ci si potrebbe aspettare.

Molto bene la presenza di codec ad alta risoluzione molto diffusi sia su Android/Windows (Qualcomm AptX) sia su iOS/macOS (AAC). La connessione Bluetooth è risultata sempre stabile, e il supporto al multi-point non ha dato alcun grattacapo. Lo stesso vale per il protocollo Google Fast Pair nel caso degli smartphone Android. Ho trovato molto buono il microfono durante chiamate e conferenze, ma la cancellazione del rumore di fondo lascia un po’ a desiderare - sia per quanto riguarda rumori ambientali sia per le voci di altre persone in zone affollate o uffici, per esempio. Detto questo, non ho riscontrato problemi nell’invocazione e nella dettatura di comandi agli assistenti vocali.

La cancellazione attiva del rumore è forse l’aspetto che mi ha convinto meno. La tecnologia "ibrida", che si basa su microfoni rivolti verso l'interno e verso l'esterno, ragionevolmente precisa, intendiamoci, ma non troppo intensa - anche al massimo dell’intensità, che si può regolare tramite l’app ufficiale. La modalità hearthrough non è certo “smart” come quella degli ultimi AirPods Pro - ed è percepibile un minimo di delay tra un suono che avviene nel mondo reale e la sua riproduzione attraverso le cuffie. In scenari un po’ più particolari è anche possibile riuscire a ingannare l’algoritmo, per esempio con rumori molto forti e improvvisi, che quindi non vengono filtrati, almeno per i primi istanti. Insomma: nemmeno questa ANC è riuscita a farmi cambiare idea sulla superiorità di una buona implementazione dell’isolamento passivo, come avviene per esempio negli in-ear monitor Shure.

L’autonomia nell’uso reale si è rivelata leggermente inferiore rispetto a quanto dichiarato dal produttore: invece di 7 ore con ANC attiva in una singola carica sono arrivato a 6 ore e 40 minuti. è doveroso ricordare che fattori come il volume della musica riprodotta e quanto deve intervenire l’ANC hanno ripercussioni significativa sull'autonomia. Mantenute invece più o meno al minuto le promesse sulle tempistiche di ricarica, sia degli auricolari sia della custodia.

Si sa, ogni persona/orecchio ha le proprie misteriose preferenze quando si tratta di valutare la stabilità di un paio di auricolari, ma io mi sono trovato molto bene, e nonostante l'assenza di stabilizzatori sono riuscito a svolgere varie attività sportive (incluse sessioni in MTB su terreni piuttosto sconnessi) senza bisogno di riposizionare costantemente le cuffie. Credo che il merito vada soprattutto ai gommini, sia come forma sia come scelta dei materiali, un po' più ruvidi (e quindi meno scivolosi) rispetto a quanto mi è capitato di trovare su prodotti concorrenti. La certificazione IP55 contro acqua e polvere significa che gli auricolari non temono il sudore o qualche schizzo d’acqua, ma non sono adatti all’immersione.

FUNZIONI SMART

L’app ufficiale Jabra Sound+ è ormai ben rodata e rifinita: funziona bene ed è ricca di feature interessanti e ben implementate. Come per le più prestigiose Elite 7 Pro, qui è possibile regolare il livello di ANC in base alle proprie preferenze, selezionare l’assistente vocale (supportati Assistant, Alexa e Siri, tra gli altri), giocare con l’EQ grafico a 5 bande (è anche possibile salvare dei preset) e attivare svariate altre opzioni di comportamento. Molto carino il generatore di rumore bianco, con un sacco di suoni diversi, e il supporto alla modalità Find My Jabra, che tuttavia è un’implementazione piuttosto rudimentale - si limita a registrare la posizione GPS dello smartphone associato quando si ritirano gli auricolari nel case.

CONCLUSIONI

Quindi, vale la pena acquistare questi Jabra Elite 5? Come già dicevamo all’inizio, non c’è davvero ragione di dire di no: vero, forse l’ANC non è il migliore su piazza, ma in generale la qualità degli auricolari è più che decorosa sotto tutti i punti di vista. Più difficile è fare una valutazione considerando quanto sia ampia la gamma di Jabra e quanto vicini siano l’uno all’altro i prodotti dal punto di vista del prezzo. Gli Elite 5 costano di listino 149€, che sono solo 30€ in più degli Elite 4 Active. Questi ultimi perdono il supporto al codec AAC e all’ANC regolabile, ma sono leggermente superiori dal punto di vista della certificazione IP (57 contro 55).

Per contro, spendendo 50€ in più ci sono gli Elite 7 Pro, che hanno driver sulla carta migliori e certificazione IP57 ma un po’ meno di autonomia. Il quadro è ulteriormente complicato dalle offerte - non è impossibile trovare gli Elite 7 Pro allo stesso prezzo degli Elite 5, per esempio, mentre questi ultimi per ora non sono praticamente mai calati. Dal lato opposto, gli Elite 4 costano 119€ ma si trovano spesso in offerta sotto i 100€. Jabra voleva creare un midrange concreto senza esagerazioni, e l'obiettivo si può definire assolutamente centrato, ma sembra essersi persa un po' con l'organizzazione del suo listino prezzi.

Insomma, per farla breve: il prodotto è valido - anche se magari non troppo eccitante o particolare, ma occhio ai prezzi perché potrebbe non essere la scelta migliore in assoluto. Anche rimanendo in casa Jabra.

PRO E CONTRO IN SINTESI


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