Recensione JAMESDONKEY A3: non sottovalutatela

1 year ago 152

Tastiera Meccanica 75% Wireless

È la terza tastiera firmata JAMESDONKEY che ho l'opportunità di recensire su SmartWorld. Dopo la RS2 e la RS6, due tastiere formato 96%, è il turno di qualcosa di più compatto, la recente JAMESDONKEY A3, una tastiera meccanica formato 75% dotata di tutti i comfort. Sembra di trovarsi di fronte all'ennesimo prodotto di questo genere (le 75% sono forse tra le più diffuse), ma in realtà ha alcuni assi nella manica davvero niente male. Scopriamola insieme! Il nostro esemplare viene dallo store MechKeys. Per il sito ufficiale dovete invece far riferimento a questo link.

La confezione della JAMESDONKEY A3 comprende, oltre alla tastiera, un cavo USB ricoperto in tessuto (non a spirale), uno strumento per la rimozione dei keycap, uno per la rimozione degli switch meccanici, il ricevitore USB per l'uso in Wi-Fi, un cacciavite, una chiave a brugola e due guarnizioni in silicone di riserva. A3 si presta quindi bene anche come prima tastiera meccanica custom, vista la presenza di tutti gli strumenti per smontarla completamente.

JAMESDONKEY A3 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO (come confermato da questo test) formato 75% composta da 81 tasti. È priva di tastierino numerico, ma troviamo comunque i tasti Del, Home, End, PgUp e PgDn. Si tratta del formato 75% con frecce direzionali leggermente staccate dal resto dei tasti. Anche la striscia con i tasti Home, PgUp e PgDn forma un'isola leggermente separata dal resto. A completare il tutto troviamo in alto a destra una manopola per il volume in metallo con una superficie liscia e bordi zigrinati.

Come per altre tastiere meccaniche di marchi quali EPOMAKER e AKKO di cui vi abbiamo parlato in passato, c'è un po' da farci l'abitudine, visto il posizionamento diverso dal solito di alcuni tasti. Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il tasto invio è più piccolo, e la u accentata, se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto leggermente allungato posto subito sopra invio.

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT (polibutilentereftalato) "Dual-Tone injection-molded". Se masticate l'inglese qui trovate una valida spiegazione relativa alle differenze di qualità dei materiali usati per i tasti. Non sono shine-through, di conseguenza la retro-illuminazione non va ad illuminare lettere e simboli. Il modello in questione si chiama "Rosy" ed è caratterizzato da tasti e scocca color beige chiaro con lettere, numeri e simboli rossi. Esc, Enter e Barra spaizatrice sono invece rossi con stampe beige chiaro.

Il font è molto elegante e ben leggibile. Classico, così come il look della tastiera, il profilo dei tasti, ovvero un collaudatissimo Cherry. Si tratta di un profilo geometrico non troppo alto che si sposa bene con ogni ambito. Nella foto seguente il profilo della JAMESDONKEY A3.

Gli switch del modello che abbiamo recensito sono molto interessanti: si tratta dei Gateron G Silver Pro 2.0. Si tratta di switch meccanici a 3 pin di tipo lineare, dotati di una forza di attuazione di 45 ± 15 gf, di una distanza di attuazione di appena 1,2 ± 0,3 mm e di una corsa totale di 3,4 ± 0/0,4 mm. Sono velocissimi. No, non avete capito. Sono super velocissimi. La distanza di attuazione è uno scherzo, e persino la corsa totale è diminuita rispetto ai canonici 4 millimetri. C'è una stranezza: se cercate su Google i Gateron G Silver Pro 2.0 troverete tutti modelli dotati di stelo con paratie antipolvere.

Quelli in dotazione alla A3 di JAMESDONKEY hanno uno stelo a croce classico. Di fatto li trovate solo a bordo di questa tastiera. Facendo parte della linea Pro 2.0 vantano contatti con una lega anti-ossidante, una molla in acciaio inossidabile, stelo in plastica POM, base in Nylon PA66, scocca superiore in policarbonato trasparente ed escono di fabbrica già lubrificati. Sono garantiti per 80 milioni di pressioni. Qui trovate lo schema tecnico. L'ho già detto che sono veloci? Meglio ribadirlo: li adorerete per il gaming, ma sono più difficili da gestire per la digitazione. Se prendete il via vi sentirete dei fulmini, ma ci vuole un po' di tempo per abituarsi. In fase di acquisto potete optare per i Gateron G White Pro 2.0, leggermente più "morbidi" ma caratterizzati da una distanza di attuazione più in linea con altri switch lineari e tattili. In quanto lineari veloci però emettono un tipico rumore cliccoso leggermente più alto della media dei lineari.

Anche switch silver di altri marchi sono caratterizzati da suoni un po' più accentuati (ve ne parlo qui). Ecco una clip audio della JAMESDONKEY A3 con switch Gateron G Silver Pro 2.0 in fase di digitazione.

Buoni gli stabilizzatori, palesemente a marchio Gateron (anche se non specificato). Sono fissati alla piastra e sono dotati di paratie anti-polvere. Non traballano troppo e il rumore emesso in digitazione è buono. Sono già lubrificati, non troppo per fortuna. Smontarli non è niente di complesso, visto che appunto non sono fissati alla PCB. La barra spaziatrice suona leggeremente a vuoto, forse anche perché nelle fessure non ci sono riempimenti. Se non altro si intravede lo strato di poliuretano inferiore. Buona anche la resa degli altri stabilizzatori. C'è chi probabilmente vorrà metterci le mani sopra per migliorare un po' la resa finale, ma appunto, non è niente di così complicato.                               

La PCB è compatibile con switch a 3 e 5 pin di tipo MX. Addentriamoci un attimo nel modo in cui è assemblata questa JAMESDONKEY. Vediamo come prima cosa lo schema costruttivo.

JAMESDONKEY definisce questo tipo di montaggio "Struttura Gasket Pro". Si tratta di una possibile evoluzione del montaggio a guarnizione (Gasket Mount) che sfrutta particolari guarnizioni in silicone poste anche ai 4 angoli. Le tastiere di tipo gasket hanno la piastra dotata appunto di guarnizioni in silicone o poliuretano che rimangono chiuse a sandwich tra le due sezioni che compongono la scocca. In questo modo la pressione dei tasti fa sì che l'energia impressa si distribuisca in modo diverso dal solito. Per migliorare ulteriormente le performance di questo tipo di montaggio, JAMESDONKEY per questa tastiera ha utilizzato una piastra in policarbonato semi-trasparente (potrebbe trattarsi di FR-4, ma non è specificato), sotto il quale si trova uno strato fonoassorbente in EVA (etilene vinil acetato). Troviamo poi la PCB e sotto ancora uno strato in silicone fonoassorbente che va a riempire quasi del tutto la scocca inferiore.

Molto interessante anche la sezione laterale dell'interno della tastiera:

Le sonorità in digitazione sono influenzate dagli switch Silver, che, come già accennato, tendono ad essere più "cliccosi" della media dei lineari. Però il suono non è male, e si sente, soprattutto premendo delicatamente i tasti dotati di stabilizzatore, che il suono è in parte smorzato. Un'ultima nota sulla piastra: sulla falsa riga di quanto visto sulla RS2, anche qui sono stampati simboli e lettere che vanno abbinati a quello slot, così quando rimontate la tastiera non dovete andare a memoria. Veniamo quindi anche alla PCB. È compatibile con switch a 3 o 5 pin, e vanta LED RGB orientati verso SUD. In questo modello la retro-illuminazione serve davvero a poco, ma anche su questo ci tornerò nella prossima sezione. A livello hardware, non è specificato da nessuna parte il polling-rate della tastiera, ma dovrebbe essere pari a 1.000 Hz in modalità cablata e Wi-Fi.

La scocca è in policarbonato di ottima fattura. E come suggerisce la confezione di vendita, la tastiera è anche facile da smontare. Ci sono tutta una serie di viti che corrono lungo il perimetro della scocca, removibili con la chiave a brugola presente nella scatola. La sezione posteriore è tutta rossa, e riprende il colore dei tasti frontali e del potenziometro. Le dimensioni sono in linea con quelle di altre formato 75%: si parla di 329 x 148 x 42 mm. Il peso è sufficientemente elevato, anche per via degli strati fonoassorbenti interni, soprattutto il silicone in fondo a tutto: un chilo e poco più. Non ci sono LED di stato: se premete il CapsLock si illuminerà il corrispettivo LED di colore rosa/rosso per indicarvi l'avvenuta pressione. Sul fondo della scocca trova spazio anche una batteria da 3.000 mAh per alimentare le modalità d'uso senza fili.

Lato connettività la JAMESDONKEY A3 può essere utilizzata in tre diversi modi: cablata, grazie al cavo USB-C in dotazione (o qualsiasi altro cavo), via Bluetooth 5.1 o via Wi-Fi 2.4 GHz grazie all'apposito ricevitore che trovate in confezione.

Peccato non ci sia una nicchia nella tastiera per riporlo. Si possono collegare fino a 5 dispositivi contemporaneamente, 3 in Bluetooth, 1 via dongle Wi-Fi e l'altro via cavo. Per passare fra le tre modalità d'uso c'è un selettore fisico accanto alla porta USB; si deve poi premere FN + i tasti da 1 a 4 per selezionare la corretta modalità d'uso. Quando siete in Bluetooth potete passare fra i tre dispositivi collegati con la combinazione FN+1/2/3. Per quanto riguarda la compatibilità, la JAMESDONKEY A3 è utilizzabile su sistemi Windows, macOS (per passare da uno all'altro si preme FN+5), e anche su dispositivi mobili tramite Bluetooth (o cablata su Android). La porta USB-C è sul lato sinistro ed è tranquillamente compatibile con qualsiasi tipo di cavo, anche quelli personalizzati dotati di design più peculiari.

Estetica, costruzione ed ergonomia

La A3 di JAMESDONKEY è disponibile nella variante Rosy di cui vi sto parlando o, alternativamente, nel look più classico contraddistino da colori retro.

Ci sono anche i così detti DIY Kit, privi quindi di tasti e switch, caratterizzati da scocche bianche o nere.

Da un punto di vista estetico la trovo sufficientemente elegante, soprattutto se si decide di usare un pattern di retro-illuminazione a colore unico. Anche la variante Rosy con i tasti rossi si presta, almeno secondo la mia opinione, ad ambienti lavorativi. Non ci sono particolari fronzoli gaming o altri dettagli troppo vistosi, se non appunto i LED che comunque possono anche essere disattivati. A renderla diversa dalle solite tastiere 75% ci sono il potenziometro rosso in metallo, i tasti rossi e anche la scocca posteriore rossa che si intravede dai lati. Se poi volete un look ancora più classico basta virare sul modello base dell'A3.

La retro-illuminazione serve a un certo punto. La fortuna di questo modello è che è caratterizzato da colori chiari. Di conseguenza in condizioni di scarsa luminosità i LED vanno leggermente ad illuminare i tasti e si riesce a intravedere qualcosa.

I tasti non shine-through però non aiutano. I LED comunque sono luminosi e i colori accesi, anche se non molto pastello ma più "grezzi".

Da un punto di vista costruttivo, JamesDonkey A3 è solida, ma mantiene un certo grado di flessibilità. La piastra che tiene in parte insieme il tutto è molto, molto flessibile, in modo da rendere ancora più efficiente il montaggio "Gasket Pro". Di conseguenza se provate a torcere la tastiera un po' di gioco lo fa. Non ci sono però particolari scricchiolii o altre debolezze apparenti, e anzi, le due sezioni che compongono la scocca sono tenute insieme da moltissime viti. Come già accennato, è possibile smontarla interamente, anche perché la A3 viene venduta come kit fai-da-te da personalizzare in toto. Gli interni sono curati tanto quanto l'esterno: due strati fonoassorbenti, di cui uno in silicone particolarmente spesso, una pellicola protettiva sulla PCB, guarnizioni in silicone garantiscono una buona sonorità, ulteriormente migliorabile con switch silenziosi o particolarmente lubrificati e set di tasti caratterizzati da profili diversi dallo CHERRY.

Prima di parlare di ergonomia, diamo un'occhiata al retro della tastiera.

Le linee del retro sono molto particolari. Osservando la tastiera di fianco si nota un disegno geometrico che sfrutta i colori di entrambe le sezioni della scocca. Si notano i 4 piedin gommati orizzontali, utili a donare grip alla tastiera. L'ho usata sia su un tappetino XXL che su una scrivania priva di tappetini in tessuto, e non ho mai avuto problemi di movimenti accidentali della tastiera. Ci sono anche i supporti per rialzare la A3: sono doppi, e permettono di inclinare la struttura a circa 8 e 11°. Anche i supporti vantano piedini in gomma della stessa altezza degli altri, per cui anche utilizzandola al massimo dell'inclinazione non riscontrerete problemi di grip. Vediamo le tre inclinazioni d'uso della JAMESDONKEY A3.

Come di consueto ho usato la tastiera per scrivere questa recensione per intero, sfruttandola anche nelle sessioni di gaming con Overwatch 2 e Call of Duty: Modern Warfare 2.

Normalmente tenderei a non definirla una tastiera gaming, ma se scegliete questo genere di switch (i Gateron Silver) ci sta anche che siate alla ricerca di uno strumento poliedrico, in grado quindi di adattarsi a match a giochi di varia natura. Una tastiera meccanica non sarà mai veloce quanto una ottico-meccanica, ma se non altro qui si riduce di molto la distanza di attuazione. Mettendo un attimo da parte il gaming, la JAMESDONKEY A3 è una classica tastiera 75% a cui ci si abitua velocemente. Le tre inclinazioni permettono di adattarla alle esigenze di molti utenti, e in combinazione con un buon poggiapolsi può farvi compagnia per lunghe sessioni di scrittura. A renderla adatta a questo scopo c'è anche il classico profilo CHERRY dei tasti. Occhio ovviamente al layout ANSI USA diverso dal nostro ISO ITA che implica un posizionamento e una dimensione diversa per alcuni tasti, e simboli diversi sulla fila dei numeri e accanto alle lettere.

Anche questa, come altre tastiere di cui vi abbiamo parlato negli ultimi mesi, è di origine cinese, e non vengono prodotte in varianti ISO ITA. Qualcosa comunque si sta smuovendo (vedi AKKO o Keychron).

JAMESDONKEY A3 vanta un software dedicato denominato JAMESDONKEY A3R Driver. Peccato che per qualche motivo il link che si trova sul sito ufficiale non funziona. Cercando un po' online lo abbiamo trovato su questo sito. Ci sta che Windows blocchi l'installazione, non riconoscendo il file come proveniente da una fonte sicura. Potete ignorare l'avviso e continuare con la procedura. Una volta installato il sistema operativo non lo riconosce come codice malevolo (cosa successa con altri software di tastiere cinesi). Possibile poi che al primo avvio venga lanciata una procedura di aggiornamento del firmware della tastiera. Nel mio caso l'ho eseguita senza riportare grossi problemi. Non c'è al momento una versione per macOS, nonostante la compatibilità della tastiera con il sistema operativo di Apple.

Prima di dare un'occhiata al software, cosa può fare la tastiera out-of-the-box?

Per cominciare, troviamo già stampati sui tasti le funzioni secondarie abbinate al tasto FN. Tab ad esempio serve a ciclare tra i pattern di retro-illuminazione. I tasti da 1 a 5 servono per il passaggio tra i dispositivi connessi o per passare tra le modalità Windows e macOS. I tasti da F1 a F12 svolgono le funzioni che troveremmo anche sulle tastiere dei portatili: regolazione della luminosità, accesso al centro di controllo, navigazione dei contenuti multimediali. A riconferma dell'attenzione posta nei confronti degli utenti Apple, ci sono anche i simboli Option e Command. Il potenziometro di base regola il volume alla rotazione e attivazione o disattivazione del suono alla pressione. Però è possibile riprogrammarlo, un vantaggio che non tutte le tastiere con manopola offrono.

Dal software A3R DRIVER, si potrà:

  • Cambiare l'associazione dei tasti, riprogrammandoli quasi tutti. Occhio che c'è anche lo switch FNLayer per gestire le funzionalità da attivare con la pressione di FN. Come già accennato anche manopola del volume è riprogrammabile, e non solo con funzioni multimediali.
  • Registrare macro, grazie ad un'interfaccia piuttosto classica con gli indicatori di ritardo, elenco di macro e altre funzioni classiche; occhio però che in fase di digitazione prende il layout USA ANSI, di conseguenza se avete bisogno di lettere accentate o simboli specifici dovrete guardare la tastiera o scoprire le eventuali combinazioni di tasti giusti. Se non altro è possibile inserire eventi anche dopo la creazione della macro (comprese azioni da mouse).
  • Creare effetti di retro-illuminazione completamente personalizzati, utilizzare quelli già presenti e anche selezionare l'illuminazione a ritmo di musica selezionando tra più tipologie. Ci sono addirittura tre tab diversi per la gestione delle luci: è anche possibile modificare quelli predefiniti aggiungendo un tocco personale. Si possono persino creare preset con effetti diversi a seconda dei tasti selezionati.
  • Aggiornare il firmware della tastiera e abilitare la Gaming Mode, che disabilita eventuali combinazioni di tasti e il tasto Windows.

Vale,in definitiva, quanto già detto in passato, anche nel caso di altre tastiere: l'interfaccia è spartana e solo in inglese.

Anzi, in questo caso riesce ad essere anche più bruttina del solito. Ciò non toglie che riesca a svolgere il suo lavoro senza grossi problemi.

Buona l'autonomia della A3 in modalità Bluetooth o Wi-Fi. La batteria da 3.000 mAh vi permette tranquillamente di fare anche più di una settimana lavorativa senza avere l'ansia di doverla ricaricare. Con LED spenti poi l'autonomia sale vertiginosamente. Può essere utile anche diminuirne la luminosità (FN+F5). Peccato che dal software non ci sia modo di modificare i parametri di standby.

Per acquistare JAMESDONKEY A3 dovete rivolgervi al venditore ufficiale scelto dallo stesso marchio, ovvero lo store MechKeys. Si tratta di uno store online affidabile che tratta un sacco di marchi e di prodotti legati al mondo delle tastiere custom e che prevede anche il pagamento tramite PayPal. È anche uno dei pochi store che calcola tasse e spedizioni senza dover per forza inserire dati personali: è sufficiente inserire nazione, città e CAP per calcolare le spese di spedizione.

La A3 nello specifico viene a costare 99,99$, a cui ci dovete aggiungere 16$ di tasse e spedizione. Ciò significa che non incapperete in spese doganali. Il totale ammonta quindi a 115,99$, un prezzo niente male per una tastiera che può tranquillamente essere definita custom. E a proposito di custom, nulla vieta di comprare il kit fai-da-te a 79,99$ (+12$ di tasse e spedizione). Se avete già switch meccanici e tasti da abbinarci è un discreto risparmio. Per chi acquista per la prima volta da MechKeys ci sono anche 5 dollari di sconto usando il coupon "MECHKEYSHIFIGO5". Contando insomma tutto si arriva a 110,99$ (con il coupon), un prezzo in linea con quello richiesto per tastiere meccaniche simili anche su Amazon Italia.

Se volete spendere una cifra simile ma avete bisogno di un layout completo (o quasi) vi consiglio di dare un'occhiata alla JamesDonkey RS2. Altrimenti si vira su una EPOMAKER TH80 Pro, priva finalmente del bug che con CTRL+Backspace cambiava i colori dei LED della tastiera, o magari su una CIDOO ABM084.

Giudizio Finale

JAMESDONKEY A3

Non mi aspettavo molto dalla A3 di JAMESDONKEY, non tanto per sfiducia nel marchio (le ultime due erano ottime tastiere), quanto più per il fatto che svariati marchi hanno detto la loro nel settore delle 75%, e a primo acchito la A3 sembrava identica alle altre. Ha invece alcuni assi nella manica, tra cui la possibilità di smontarla in toto per poterla customizzare a piacere, switch Gateron G Pro di seconda generazione velocissimi, potenziometro programmabile e connettività senza fili, sia Bluetooth che Wi-Fi. E il prezzo non è affatto male! Peccato per il software, difficile da reperire e più brutto del solito, e per il fatto che, come spesso accade, ci sia solo il layout ANSI che per alcuni è ancora un ostacolo apparentemente insormontabile.

Sommario

Unboxing JamesDonkey A3 7.5

Caratteristiche tecniche 9

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Voto finale

JAMESDONKEY A3

Pro

  • Meccanica Hot-swappable, tasti in PBT
  • Potenziometro riprogrammabile
  • Anche Bluetooth o Wi-Fi via dongle
  • Completamente smontabile

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Retro-illuminazione utile fino a un certo punto
  • Software bruttino senza supporto a macOS

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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