Recensione JamesDonkey RS2: quell'irresistibile gusto rétro!

1 year ago 158

Tastiera Meccanica Completa Wireless

Potreste non aver mai sentito nominare JamesDonkey. Il nome è buffo e carino, ma non è poi così nuovo. Il marchio cinese, come d'altronde quasi tutti quelli che producono tastiere meccaniche, è in circolazione dal 2014! La tastiera meccanica JAMESDONKEY RS2 mi ha incuriosito prevelantemente per il suo look retro, ma anche quello che offre sulla carta non è affatto male. E il prezzo non è neanche così esoso! Bando alle ciance dunque: scopriamo le qualità di questa RS2. Il nostro esemplare viene dallo store MechKeys.

Per quanto la confezione della JAMESDONKEY RS2 si presenti molto bene (è elegante e bella solida, quindi anche il viaggio dalla Cina non dovrebbe scalfirla affatto), l'unboxing si rivela forse un po' deludente. All'interno trovate tastiera, cavo in plastica (ma del colore della tastiera) da 1,5 m, manuale e due strumenti per la rimozione di switch e tasti. Questi ultimi sono utilissimi, ma la loro qualità lascia un po' a desiderare. Il ricevitore USB è incastonato direttamente dietro la tastiera.

JAMESDONKEY RS2 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO (6KRO in Bluetooth) formato 96% composta da 99 tasti. È quindi dotata di tastierino numerico (con tasto zero classico), e sono presenti anche tasti quali Pausa, Blocco Scorrimento, Ins e Del, oltre ad un tasto scorciatoia per l'apertura della calcolatrice. Home, PgUp, PgDn ed End sono invece all'interno del tastierino numerico: basta in tal caso disattivarlo premendo Num per poterli utilizzare in liberta.

Manca però il tasto Print. Le frecce direzionali sono incastonate tra il tastierino e i tasti classici a sinistra, in modo da rendere più corta la tastiera. A completare la dotazione troviamo in alto a destra una manopola del volume in metallo caratterizzata da una cornice argento zigrinata e dal colore centrale che riprende il tema della tastiera. Per essere una formato 96% vanta più tasti del solito, il tutto senza occupare più spazio. Come per altre tastiere meccaniche di marchi quali EPOMAKER e AKKO di cui vi abbiamo parlato in passato, c'è un po' da farci l'abitudine, visto il posizionamento diverso dal solito di alcuni tasti. Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il tasto invio è più piccolo, e la u accentata, se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto leggermente allungato posto subito sopra invio.

I keycap in dotazione sono realizzati in PBT (polibutilentereftalato) double-shot, tra i più resistenti, sia per solidità che per qualità della stampa, che potete trovare in commercio. Se masticate l'inglese qui trovate una valida spiegazione relativa alle differenze di qualità dei materiali usati per i tasti. Non sono shine-through, di conseguenza la retro-illuminazione non va ad illuminare lettere e simboli. Il loro colore richiama fortemente non solo le tastiere di un tempo, ma anche quelle che ingiallivano a causa dell'utilizzo prolungato. Il tutto quindi è color crema, compresi i tasti e la scocca fronte/retro. Il colore delle lettere è marrone/grigio scuro su sfondo crema. Il font è molto classico ed elegante, e visto l'aspetto generale della tastiera siamo sicuri che un modello del genere non sfigurerebbe nemmeno in ufficio. I tasti funzione sono caratterizzati da un colore crema scuro. Il profilo dei tasti è OEM, ovvero molto, molto simile allo Cherry.

Sono sempre molto geometrici ma leggermente più alti. Qui si vedono bene le differenze. Nella foto seguente il profilo della JAMESDONKEY RS2.

Gli switch del modello che abbiamo recensito sono i Gateron G Pro Brown. Si tratta di switch meccanici a 3 pin di tipo tattile, dotati di una forza di attuazione di 55 ± 15 gf, di una distanza di attuazione di 2 ± 0,6 mm e di una corsa totale di 4,0 ± 0,6 mm. Sono switch molto classici, dotati di una copertura trasparente, uno stelo a croce e base bianca. Facendo parte della linea Pro, sono già lubrificati di fabbrica. Essendo poi tattili sono ovviamente diversi dai classici lineari che troviamo a bordo di un po' tutte le tastiere. C'è appunto il feedback di tipo tattile, che fa comodo probabilmente a chi odia i lineari per via dei possibili errori di battitura. Sono leggermente più rumorosi e hanno quel grado di soddisfazione in più quando premuti che non ritroviamo sui lineari.

Penso tra l'altro che per una tastiera dal gusto retro del genere, gli switch tattili gli donando quel qualcosa in più che con varianti lineari forse non avrebbe. In fase di acquisto potete comunque optare per i Gateron G Pro Red. L'esperienza di digitazione nuda e cruda è davvero buona, e dipende da svariati fattori, tra cui anche la tipologia di assemblaggio. Si tratta infatti di una tastiera Gasket Mount, che, come vi abbiamo spiegato in altre recensioni, è una tipologia di montaggio che è sempre più in voga tra i produttori di tastiere meccaniche. Ci torniamo a breve. Intanto ecco una clip audio della JAMESDONKEY RS2 con switch Gateron G Pro Brown in fase di digitazione.

Non male gli stabilizzatori (anche se c'è di meglio): sono fissati alla piastra tramite un classico incastro, sono dotati di paratie anti-polvere e non traballano troppo. Nelle fessure della barra spaziatrice non ci sono riempimenti, ma si intravede lo strato di poliuretano sottostante.

Il rumore della barra è un po' meno gradevole di quello emesso dal resto della tastiera, più acuto e leggeremente metallico. Non è stato lubrificato in produzione, e forse è anche per questo che il rumore non è dei migliori. Decisamente meglio quello emesso dagli altri tasti dotati di stabilizzatore. C'è chi probabilmente vorrà metterci le mani sopra per migliorare un po' la resa finale.

La PCB è compatibile con switch a 3 e 5 pin. Addentriamoci un attimo nel modo in cui è assemblata questa JAMESDONKEY. Subito sotto i tasti e gli switch troviamo una piastra davvero, davvero particolare. Invece di essere in alluminio o in policarbonato, è realizzata in fibra di vetro FR4, un materiale flessibile utilizzato anche per la manifattura di circuiti stampati. Oltre ad essere realizzata in un materiale atipico, presenta anche una stampa altrettanto atipica che riproduce la mappa dei tasti della tastiera. Un dettaglio davvero, davvero molto particolare!

Una piastra flessibile in questo caso è utile vista la tipologia di montaggio della tastiera.

Si tratta di un Gasket Mount (montaggio a guarnizione). La piastra non è a diretto contatto con i bordi della tastiera: in realtà è chiusa a sandwich con delle guarnizioni in poliuretano tra le due parti che compongono la scocca. Questo montaggio fa sì che la piastra, dove si riversa buona parte della forza che imprimiamo in digitazione, sia ammorizzata, distribuendo parte di questa forza su tutta la scocca. In realtà nel caso della JAMESDOKEY si parla addirittura di "Gasket Pro Design". Non ci sono quelle classiche sporgenze in stile puzzle in cui applicare le guarnizioni. Il poliuretano per assorbire le vibrazioni è posto direttamente in apposite fessure della scocca. Subito sotto la piastra in fibra di vetro troviamo uno strato "Silencer Cotton", che altro non è che poliuretano fonoassorbente; uno strato in silicone; la PCB; e la parte inferiore della scocca. A dare retta allo schema costruttivo diffuso dalla stessa JAMESDONKEY (lo trovate di seguito), non ci sono soluzioni fonoassorbenti nella scocca inferiore.

Questo probabilmente anche perché ci sono batteria, porta USB e altre componenti hardware che rendono il fondo irregolare. Inoltre tutta la scocca è molto spessa, con un deciso aumento di altezza dalla parte bassa verso quella alta. In definitiva non male, e tutte queste accortezze si traducono in un rumore in fase di digitazione piuttosto piacevole. E questo nonostante la presenza di tasti tattili. Se non fosse per la barra spaziatrice il suono sarebbe sia piacevole che coerente con il tipo di prodotto. Ogni slot per lo switch è dotato di LED non RGB a sé stante orientato verso nord. Essendo i tasti in PCB non shine-through è ovvio che la retro-illuminazione serva fino a un certo punto. Il colore chiaro che caratterizza la JAMESDONKEY aiuta sicuramente, ma come specificato si tratta di LED non colorati. La retro-illuminazione quindi è solo bianca. Ha senso: l'obiettivo era quello di proporre una tastiera retro, e vederla illuminata in stile arcobaleno avrebbe del tutto rovinato questo aspetto.

A livello hardware, non è specificato da nessuna parte il polling-rate della tastiera, ma dovrebbe essere pari a 1.000 Hz in modalità cablata e Wi-Fi.

La scocca è in plastica ABS di discreta fattura. Non ci sono viti a vista, ma è sufficiente rimuovere tasti e switch per notarne alcune che tengono la piastra fissata alla scocca inferiore. Un dettaglio costruttivo molto particolare, visto che si tratta di una Gasket Mount (che di solito non ha viti del genere). Per smontarla sarà quindi necessario rimuovere queste viti e scastrare le due parti della scocca. Le dimensioni sono in linea con quelle di altre tastiere complete 96 / 98 %, forse giusto un pelo più lunga: si parla di 402 x 135 x 32,5 mm, per un peso totale di 950 grammi circa. Subito a fianco delle frecce direzionali si notano anche 3 LED di stato, utili a tenere traccia di CapsLock, NumLock e stato batteria.

Lato connettività la JAMESDONKEY RS2 può essere utilizzata in tre diversi modi: cablata, grazie al cavo USB-C in dotazione (o qualsiasi altro cavo), via Bluetooth 5.1 o via Wi-Fi 2.4 GHz grazie all'apposito ricevitore che trovate inserito dentro la scocca (nella fessura sul retro).

Si possono collegare fino a 5 dispositivi contemporaneamente, 3 in Bluetooth, 1 via dongle Wi-Fi e l'altro via cavo. Per quanto riguarda le modalità senza fili si può passare da un dispositivo all'altro con FN+ 1,2, 3 e 4, mentre per passare alla modalità cablata c'è uno switch fisico subito alla destra della porta USB. A differenza del solito, questo è un vero e proprio pulsante a due stati da premere per attivare la modalità Wi-Fi con ricevitore. La porta USB-C è in bella vista, ed è compatibile tranquillamente con cavi personalizzati o a spirale. La batteria è una modesta 3.000 mAh che, almeno sulla carta, promette 4 settimane lavorative di autonomia. Per quanto riguarda la compatibilità, la JAMESDONKEY RS2 è utilizzabile su sistemi Windows, macOS, e anche su dispositivi mobili tramite Bluetooth (o cablata su Android). Il passaggio tra i due SO per PC è gestito tramite combinazione di tasti.

Per qualche motivo la manopola per il volume funziona senza problemi anche su Android.

Estetica, costruzione ed ergonomia

Quasi tutte le ultime tastiere meccaniche recensite avevano più colorazioni tra cui scegliere. La RS2 di JAMESDONKEY no. Il look, che passa ovviamente dai colori, ha come scopo quello di ricreare una tastiera dal gusto retro, e non c'è che dire, JAMESDONKEY ci è riuscita appieno. La palette è particolarmente azzeccata, e persino la scelta di dotare la tastiera di soli LED bianchi ha un suo perché. Come ho già detto, la RS2 non sfigurerebbe in alcun tipo di ufficio o ambiente lavorativo. Non ci sono fronzoli o altri dettagli estetici esagerati o fuori posto. L'unica traccia che rimanda al produttore è il logo JAMESDONKEY sulla destra del bordo frontale.

Da un punto di vista estetico insomma è promossa a pieni voti, sempre vi piaccia il genere si intende. Piccolo aneddoto a proposito proprio del look della tastiera.

Sulla mia scrivania transitano diverse tastiere meccaniche puntualmente ignorante dai miei colleghi (hanno gusti sofisticati). Mi ero dimenticato di fargli vedere questa JAMESDONKEY, che faceva bella mostra di sé sulla scrivania in queste ultime settimane. Li ho trovati a parlottare sul suo stile retro e di come fosse molto carina, cosa che non fanno mai!

Da un punto di vista costruttivo, quanto detto nel paragrafo relativo alle caratteristiche tecniche potrebbe essere sufficiente a farsi un'idea delle qualità della tastiera. La qualità generale della scocca in ABS è buona. Non si notano particolari punti deboli, scricchiolii o altri difetti evidenti, e c'è anche una discreta resistenza alla torsione. C'è da dire che il montaggio a guarnizione (Gasket Mount) di questo modello non è forse all'altezza delle altre tastiere testate in questi ultimi mesi. C'è sì flessione della piastra, ma alcuni modelli dotati di piastra in policarbonato flettono di più, ammortizzando ancora di più la digitazione è smorzando ulteriormente il rumore.

In ogni caso, le accortezze costruttive applicate a questa RS2 fanno sì che il rumore in digitazione sia buono nonostate gli switch tattili marroni e nonostante gli stabilizzatori della barra spaziatrice un po' sottotono rispetto a tutto il resto. Diamo un'occhiata al retro della tastiera nella seguente immagine.

Si notano, oltre alla nicchia dove riporre il ricevitore USB, anche 5 piedini orizzontali in gomma che garantiscono un discreto grip alla tastiera sulla scrivania. Non essendo troppo pesante non è poi così difficile spostarla, ma non ci siamo mai ritrovati a "inseguire" la tastiera per spostamenti involontari. Sempre sul retro ci sono anche quattro piedini rialzabili che permettono di utilizzare la tastiera a 3 diverse inclinazioni. La struttura "ergonomica" (a detta del marchio) e il profilo OEM dei tasti può permettervi di usarla anche all'inclinazione di base. Nel mio caso ho preferito usarla al massimo dell'inclinazione, anche senza l'ausilio di un poggiapolsi.

Potete vedere le tre inclinazioni nella seguente galleria.

Come di consueto ho usato la tastiera per scrivere questa recensione, sfruttandola anche nelle sessioni di gaming con Overwatch 2. Non la definirei esattamente una tastiera gaming, soprattutto visti anche gli switch tattili. Si difende comunque benino anche in questo campo, anche se dovrete fare a meno di pattern di retroilluminazione specifici o macro (ci torniamo nel prossimo paragrafo). L'esperienza di digitazione invece non è affatto male. Il ticchettio emesso dagli switch Gateron Pro Brown si sente, ma non è mai sgraziato o troppo rumoroso. La velocità di digitazione è più che buona, e l'ergonomia generale, viste anche le possibilità d'uso a diverse inclinazioni, è altrettanto buona. È una tastiera insomma che si lascia usare bene e anche a lungo. Occhio ovviamente al layout ANSI USA diverso dal nostro ISO ITA che implica un posizionamento e una dimensione diversa per alcuni tasti, e simboli diversi sulla fila dei numeri e accanto alle lettere.

Anche questa, come altre tastiere di cui vi abbiamo parlato negli ultimi mesi, è di origine cinese, e non vengono prodotte in varianti ISO ITA. Qualcosa comunque si sta smuovendo (vedi AKKO o Keychron).

Purtroppo la RS2 di JAMESDONKEY non ha un software di riferimento. Tecnicamente nella sezione Support del sito ufficiale ci sarebbe anche un link per scaricare eventualmente driver o simili, ma il link non funziona. Si deve quindi fare a meno di rimappare la tastiera, creare macro o cambiare i pattern di retro-illuminazione. Se non altro la tastiera è già programmata con tutta una serie di scorciatoie, utili ad esempio a cambiare modalità di retroilluminazione e gestirne i parametri (luminosità, velocità, direzione), l'avvio di applicazioni e anche a gestire la riproduzione di contenuti multimediali. Buona parte delle combinazioni sono specificate nel manuale che trovate in confezione. Alcune però non necessitano di memorizzazione da parte dell'utente: sono segnate direttamente sui tasti!

Una scelta a livello di realizzazione che ho sempre trovato molto sensata, anche se va a discapito (per alcuni) del lato estetico.

La linea dei tasti funzione presenta tutte funzionalità che solitamente troviamo assegnate proprio a questi tasti, anche nelle tastiere dei notebook. Ad esempio con i tasti da F9 a F12 si gestiscono i contenuti multimediali, anche se forse non ce n'era troppo bisogno vista la presenza della manopola del volume. Quest'ultima alla pressione muta completamente il suono del PC. I tasti 1,2, 3 e 4, come già accennato, sono utili al passaggio tra i dispositivi connessi con le varie modalità di associazione senza fili. Il tasto W e M sono utili invece al passaggio tra Windows (W) e macOS (M). Finalmente una scelta sensata di tasti! I pulsanti a fianco della barra spaziatrice hanno doppi simboli, in modo da adattarsi sia ad ambiente Windows che Apple. Un'altra particolarità: a sinistra della manopola del volume c'è un tasto che ha come unico scopo quello di richiamare velocemente l'app calcolatrice. Considerato che si tratta di una tastiera da lavoro con tastierino numerico ha il suo perché.

Con la pressione di FN + Esc potete ciclare tra i vari pattern di retro-illuminazione. Niente di speciale, vi avverto, anche perché tra LED solo bianchi e tasti in PBT l'illuminazione è utile solo fino a un certo punto. Forse aveva ancor più senso lanciare la tastiera ad un prezzo inferiore e privarla del tutto dei LED. Peccato in definitiva per l'assenza del software che avrebbe dato ancor più valore ad una tastiera del genere.

Discreta l'autonomia della RS2 in modalità Bluetooth o Wi-Fi. La batteria da 3.000 mAh vi permette tranquillamente di fare anche più di una settimana lavorativa senza avere l'ansia di doverla ricaricare. Se poi spegnete del tutto i LED, cosa che ha senso visto quanto detto anche nel paragrafo precedente, arriverete ad avere ancora più autonomia. Anche sfruttando il pattern di retroilluminazione fisso potreste risparmiare qualcosina, visto che la scheda e i LED stessi non sono impegnati ad accendersi e spegnersi di continuo.

Per controllare l'autonomia residua vi consiglio di collegarla via Bluetooth (ad uno dei 3 slot disponibili) ad uno smartphone Android. Dal pannello dei dispositivi connessi potrete consultare la percentuale residua di batteria.

Per acquistare JAMESDONKEY RS2 dovete rivolgervi al venditore ufficiale scelto dallo stesso marchio, ovvero lo store MechKeys. Si tratta di uno store online affidabile che tratta un sacco di marchi e di prodotti legati al mondo delle tastiere custom e che prevede anche il pagamento tramite PayPal. Il prezzo base del modello di cui vi ho parlato finora è di 99,99$, a cui ci dovete aggiungere 21 dollari di tasse e spedizione, con tempi di consegna che si aggirano intorno alle 2 settimane. Pagando qualcosa in più, ovvero 25$, avrete una spedizione premium con consegna tra i 6 e i 10 giorni. Ci sarebbe anche la spedizione espressa tramite DHL o altri vettori più rapidi a 40$, ma sono escluse le tasse. Di conseguenza potreste trovarvi a pagare la dogana.

Il prezzo finale, incluse tasse e spedizione, non è affatto male. Stiamo parlano di una tastiera completa di tastierino numerico, di manopola per il volume e di connettività senza fili. E per rincarare la dose bisogna anche considerare la presenza di switch Gateron PRO e la particolare piastra in fibra di vetro.

Giusto per un confronto, la YUNZII Keynovo IF98 priva di connettività Wi-Fi e di manopola del volume costa quasi 160€ su Amazon; o ancora la Ajazz AK966, che sulla carta offre un'esperienza molto, molto simile, arriva a costare 170€. Insomma, i 120$ richiesti da JAMESDONKEY sembrano poca cosa rispetto a quanto offerto.

Non solo, se avete già a disposizione switch meccanici e keycap (magari sempre dal gusto retro) da abbinare al corpo della RS2, potete optare anche per il kit privo dei due elementi appena citati disponibile sempre su MechKeys al prezzo di 69,99$ a cui ci dovrete aggiungere i soliti 21 dollari di tasse e spedizioni.

Recensione JAMESDONKEY RS2 - Foto dal vivo

Su alcuni dei link inseriti in questa pagina SmartWorld ha un'affiliazione ed ottiene una percentuale dei ricavi, tale affiliazione non fa variare il prezzo del prodotto acquistato. Tutti i prodotti descritti potrebbero subire variazioni di prezzo e disponibilità nel corso del tempo, dunque vi consigliamo sempre di verificare questi parametri prima dell’acquisto.

Giudizio Finale

JamesDonkey RS2

JAMESDONKEY RS2 è quel genere di tastiera meccanica che, a primo acchito, sembra avere a disposizione tutto ciò che chi fa lavoro di ufficio avrebbe bisogno. Tastierino numerico, modalità d'uso senza-fili e supporto al multi-dispositivo, look elegante e rétro, buona ergonomia, tasti di alta qualità, switch tattili, scorciatoie da tastiera indicate direttamente sui keycap. E tutto ciò è proposto ad un prezzo sufficientemente aggressivo. Peccato per lo stabilizzatore della barra spaziatrice (un problema che un po' di manualità può essere risolto), per l'assenza di un software dedicato e per la sola scelta del layout ANSI USA. Ah, i LED sono solo bianchi, e come di consueto non hanno molto senso visti i tasti in PBT, ma se non altro il colore bianco ha molto più senso visto il look rétro che la caratterizza.

Sommario

Caratteristiche tecniche 9

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Voto finale

JamesDonkey RS2

Pro

  • Stile retro arricchito da manopola del volume
  • Meccanica Hot-swappable, tasti in PBT
  • Anche Bluetooth o Wi-Fi via dongle
  • Prezzo aggressivo

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Non è programmabile
  • Stabilizzatore tastiera
  • Solo LED bianchi

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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