Recensione KiiBOOM Phantom 81: la tastiera meccanica trasparente di altissima qualità

2 years ago 222

Tastiera Gasket Mount senza fili

Per qualche motivo (a me sconosciuto, ammetto) le tastiere meccaniche trasparenti vanno sempre più di moda. Vi parlerò a breve di altri due modelli per certi versi simili a questa KiiBOOM Phantom 81, ma adesso concentriamoci su questa. Si tratta del primissimo modello sfornato da questo marchio, una tastiera che non si limita ad essere solo "bella" (se vi piace il genere), ma anche dotata di tutti comfort e di una qualità costruttiva degna di prodotti anche più costosi. E non si limita, da un punto di vista estetico, ad essere solo trasparente. Vi ho già anticipato fin troppo: scopriamo insieme questa Phantom 81!

Visto il contenuto si meriterebbe forse un voto più basso. C'è però da dire che non mi era mai capitato di trovare una tastiera completamente avvolta in un grosso panno in microfibra (tra l'altro di discreta qualità). Non solo un gesto che fa capire la cura con cui questo marchio neonato tratta i suoi prodotti, ma che mette tra l'altro a disposizione un accessorio utile per mantenere pulita e splendente la scocca trasparente della tastiera. Oltre al gigantesco panno, troviamo la tastiera, un cavo USB-C in tessuto, gli strumenti per la rimozione di keycap e switch, e un manuale. Il ricevitore Wi-Fi è incastonato nella scocca della tastiera. Un altro paio di note: sulla confezione si legge KiiBOOM DIY KIT, ma in realtà la tastiera è già assemblata. Probabile che in futuro il marchio offra anche kit fai da te basati sullo stesso modello.

KiiBOOM Phantom 81 è una tastiera meccanica hot-swappable NKRO formato 75% composta da 81 tasti, come d'altronde suggeriva il nome stesso.

È priva di tastierino numerico, ma troviamo comunque i tasti Del, Home, PgUp e PgDn. Si tratta del formato 75% con frecce direzionali leggermente staccate dal resto dei tasti. Anche la striscia con i tasti Home, PgUp e PgDn forma un'isola separata dal resto da uno spazio che ospita vari LED di stato. Ad arricchire ulteriormente il tutto c'è anche una manopola per il volume in alto a destra. È realizzata in metallo zigrinato.

Anche se a destra troviamo un tasto Alt classico, riveste comunque la funzionalità classica di AltGr che troveremmo sulle tastiere nostrane. Di conseguenza nessun problema per fare @ o #. Il layout è ANSI con tasti USA, diverso quindi dal nostro (ISO), e anche per questo non adatto a tutti. Il tasto invio è più piccolo, e la u accentata (ù), se si utilizza il layout ITA sul sistema operativo in utilizzo, è il tasto lungo posto subito sopra Invio.

Mancano anche i tasti per i simboli maggiore e minore, e di conseguenza il tasto Shift di sinistra è più lungo di quello che troveremmo sul formato ISO.

I keycap in dotazione sono completamente trasparenti. Non è specificato il tipo di materiale, ma si tratta quasi sicuramente di policarbonato trasparente sulla falsa riga dei keycap di AKKO che provai sulla MOD 007S v2 o di quelli che troviamo sulla LOFREE 1%. A differenza di quelli di casa LOFREE, questi keycap sono di stampo classico, con una lunga sezione dove si infila lo stelo dello switch che si intravede subito sotto il simbolo stampato sulla superficie che si preme. Comunque la loro trasparenza permette alla retro-illuminazione di illuminare davvero tutta la tastiera. E non si perde nemmeno troppo in leggibilità! Il font è piuttosto classico, simile a quello di AKKO, e sia lettere che numeri e simboli sono di uno spiccato colore nero.

Il tutto è ben leggibile anche con la retro-illuminazione spenta, e il perché è da ricercarsi non solo nei tasti ma anche nel colore della piastra sottostante.

Il profilo dei tasti non è specificato. Dovrebbe comunque trattarsi di un SA, con curve un po' più dolci di profili quali CHERRY e OEM e un'altezza media dei tasti più alta del solito. Nella foto seguente il profilo della KiiBOOM Phantom 81.

Gli switch della tastiera KiiBOOM sono i modelli proprietari denominati KiiBOOM Crystal Switch. Si tratta di switch meccanici a 5 pin MX di tipo lineare, dotati di una forza di attuazione di 55 ± 15 gf, di una distanza di attuazione di 1,6 ± 0,4 mm e di una corsa totale di 3.60 ± 0.2mm. Il corpo è realizzato in policarbonato mentre lo stelo è in nylon. Come si intuisce dal nome sono completamente trasparenti, e sono stati ovviamente scelti proprio per uniformarsi all'estetica della tastiera.

Tra l'altro KiiBOOM li vende anche in kit da 35 nel caso li voleste adottare sulle tastiere meccaniche hot-swappable già in vostro possesso. Sono pre-lubrificati e si sente tantissimo. L'esperienza di digitazione è fantastica: i tasti non risultano troppo morbidi, ma l'attuazione è comunque rapidissima. Il rumore emesso è ovattato e soddisfacente. Per essere la prima tastiera prodotta dal marchio tanto di cappello. Già così, senza metterci le mani sopra, il feeling in scrittura è praticamente perfetto. Ecco una clip audio della KiiBOOM Phantom 81 con switch KiiBOOM Crystal Switch in fase di digitazione.

Ottimi gli stabilizzatori già lubrificati di fabbrica. E a sorpresa si tratta di stabilizzatori fissati alla PCB e non alla piastra! Quasi sempre i modelli di origine cinese vantano stabilizzatori a incastro; questi invece sono fissati alla PCB, e a differenza di quelli classici non hanno paratie antipolvere intorno allo stelo. Forse il rumore risulta più metallico rispetto agli stabilizzatori da piastra (cosa che in passato ho notato anche su modelli Keychron), ma in generale il suono emesso da quelli di questa KiiBOOM è ottimo e sufficientemente conforme con quello emesso dal resto della tastiera.

Nelle fessure della piastra all'altezza della barra spaziatrice non ci sono inserti in silicone o in altri materiali, ma vista la qualità del suono non se ne sente il bisogno. Già così com'è, la tastiera potrebbe soddisfare anche i palati più fini.

La PCB è compatibile con switch a 3 pin o 5 di tipo MX. Ogni slot è dotato di LED orientato verso sud, un altro punto a favore di questa tastiera. Sul sito ufficiale ci sarebbe un piccolo schema costruttivo della tastiera, ma è un'immagine molto poco chiara. La realtà dei fatti è che non ce n'è bisogno! Essendo la tastiera trasparente, si può benissimo intuire quali componenti ci sono e dove sono senza neanche smontarla. Per cominciare, si tratta di una tastiera di tipo "Gasket Mount" (montaggio a guarnizione). Ciò significa che la piastra in alluminio color bronzo / rame presenta delle guarnizioni in silicone che si chiudono a sandwich tra le due sezioni della scocca.

Non solo: c'è anche una copertura in silicone che corre lungo tutto il bordo della piastra. Il montaggio di questo tipo fa sì che la piastra sia ammortizzata, distribuendo parte dell'energia impressa durante la digitazione sulle guarnizioni e di conseguenza su tutta la scocca. Subito sotto tasti, switch e piastra c'è un ulteriore strato in silicone fonoassorbente (di circa 8 mm) e sotto ancora troviamo la PCB. Sotto la PCB non c'è altro: questo perché l'obiettivo di KiiBOOM era probabilmente quello di lasciarla bene in vista dal retro. Basta infatti girare la tastiera per osservare il retro del circuito stampato e i vari LED.

La scocca è interamente trasparente: due sezioni che vanno a comporre un blocco di policarbonato solidissimo e bello pesante, che lascia intravedere il montaggio a guarnizione, le viti che tengono insieme tutta la struttura, gli switch, il retro della PCB e i vari LED.

Tra l'altro girando la tastiera si nota che ci sono anche tutta una serie di LED che corrono lungo tutto il bordo, e infatti anche la scocca, oltre che i tasti, risulta tutta illuminata e personalizzabile con scorciatoia da tastiera o software. Sul retro c'è anche una placca metallica (soluzione già vista ad esempio sulla AKKO Alice o sulla Keynovo IF98) che serve ad aumentare il peso e di conseguenza la stabilità della tastiera sul piano su cui la ponete. È veramente facile smontare il tutto: basta rimuovere le 8 viti che tengono unite le due sezioni della scocca e altre 4 viti sulla piastra (una volta rimossa la parte superiore della scocca quindi), facendo poi attenzione a disconnettere il cavetto che tiene connessa la PCB alla porta USB e altri eventuali collegamenti. Le dimensioni complessive, pur essendo una 75%, sono particolarmente generose: si parla di 330 x 150 x 35 mm. Anche il peso è importante, al pari di alcune tastiere con scocca di metallo pari formato: si parla di circa 1.450 grammi. Come già accennato, sulla destra ci sono anche 4 LED di stato: CapsLock, stato batteria, uso Wi-Fi, uso Bluetooth.

Il polling rate non è specificato ma dovrebbe raggiungere i 1.000 Hz sia in modalità cablata che con il dongle USB.

Lato connettività, KiiBOOM Phantom 81 può essere utilizzata in tre diversi modi: cablata, grazie al cavo USB-C in dotazione (o qualsiasi altro cavo), via Bluetooth 5.0 o via Wi-Fi 2.4 GHz grazie all'apposito ricevitore USB che trovate incastonato subito a sinistra della sezione che ospita porta USB e interruttori. Si possono collegare fino a 5 dispositivi contemporaneamente, 3 in Bluetooth, 1 via dongle Wi-Fi e l'altro via cavo. Per passare fra i vari dispositivi c'è sia uno switch fisico accanto alla porta USB (per le 3 modalità d'uso), sia la classica combinazione di tasti FN+1,2 e 3 per passare fra i tre dispositivi collegati via Bluetooth. La batteria a bordo è una più che discreta 4.000 mAh al litio. Per quanto riguarda la compatibilità, la tastiera in analisi è utilizzabile su sistemi Windows, macOS, e anche su dispositivi mobili tramite Bluetooth (o cablata su Android).

Un cenno anche alla porta USB-C. È posizionata in un'apposita isola che riprende lo stesso colore bronzo / rame della piastra ed è perfettamente raggiungibile anche da cavi non proprietari. A fianco della porta USB c'è anche lo switch per il passaggio dalla modalità Windows a quella macOS.

Estetica, costruzione ed ergonomia

È difficile valutare la KiiBOOM Phantom da un punto di vista estetico. Penso che in un modello del genere il fattore soggettivo sia altissimo: non è certo un modello comune, e in qualche modo spicca anche di più di altri modelli trasparenti che ho e che sto testando. Per cominciare, il modello in mio possesso è la variante "Clear". C'è anche la possibilità di acquistare il Clear Black, con keycap praticamente identici a quelli che vi ho mostrato qui e una scocca tendente più al nero (ma comunque trasparente), o la Clear Yellow con colori invece tendenti appunto al giallo.

Dal canto mio posso dirvi che mi è piaciuta davvero molto, e non pensavo proprio. Deriva sicuramente da un mix di fattori, ma la cura che è stata impressa anche a livello estetico è notevole. Molti produttori millantano di produrre tastiere trasparenti, ma questa lo è davvero. La luminosità dei LED e il posizionamento dei LED aggiuntivi lungo la scocca la illuminano davvero tantissimo, e se non vi piacciono i classici effetti RGB in stile albero di Natale è comunque possibile personalizzare entrambi i pattern. C'è di solito anche il problema della leggibilità legato a tastiere di questo genere, e nella KiiBOOM a mio avviso quasi non c'è. A renderla particolare c'è anche la sua mole, con i bordi trasparenti così spessi, e con il suo peso così elevato. Insomma, è un prodotto così particolare e curato che, ripeto, mi ha colpito particolarmente.

Ma c'è a chi non piacerà senza mezzi termini.

Tornando nuovamente sulla qualità costruttiva, quanto detto nel paragrafo relativo alle caratteristiche tecniche potrebbe essere sufficiente a farsi un'idea delle qualità della tastiera. La Phantom di KiiBOOM è un monolite inamovibile. Solidissima, pesante, senza scricchiolii, senza punti deboli, flessioni o altri difetti. Anche trattandosi di una gasket, la piastra in alluminio non flette troppo. Se proprio devo sottolineare un piccolo difetto, c'è un micro-scalino tra il punto di congiunzione delle due parti che compongono la scocca. Lo stesso scalino non si nota né dalle parti né sul retro. In ogni caso rimane un prodotto solido e resistente nel tempo. Nulla poi vieta di smontarlo per portare avanti una routine di pulizia e di lubrificazione per far sì che le performance siano sempre alte. Ottima anche la manopola del volume in metallo: ha un feedback morbidissimo, ma si sente comunque lo scatto tra una fase e l'altra della rotazione.

Ottima, come già accennato, la retro-illuminazione. I LED sono orientati a SUD, e il fatto che tutto sia trasparente (scocca, switch, tasti) fa sì che la luce emessa sia utile anche per vedere la tastiera al buio. I colori sono super intensi, e grazie ai LED sul bordo illuminerete anche il piano di lavoro.

Sul retro ci sono 4 piedini gommati che donano un ottimo grip alla tastiera. Contribuisce molto anche il peso complessivo molto vicino al chilo e mezzo. È quasi impossibile da spostare, sia su superfici liscie che su tappettini mouse estesi. Non ci sono rialzi: di conseguenza dovete farvi andare bene l'altezza della tastiera.

Come di consueto ho utilizzato KiiBOOM Phantom 81 per scrivere questa recensione per intero, sfruttandola anche in classiche sessioni di gaming con Overwatch 2 e Call of Duty Modern Warfare 2. So già che ne sentirò la mancanza: l'esperienza di digitazione è fantastica, sia per il feeling in scrittura che per le sonorità generali.

Ottima anche la velocità di digitazione che si riesce a mantenere. A quanto pare l'altezza della tastiera in combinazione con il particolare profilo dei tasti funziona. Gli switch lineari con una distanza di attuazione così breve forse tendono a favorire qualche errore di battitura in più, ma nulla di trascendentale. Quindi, giusto per ribadirlo, non è solo bella (se vi piace il genere) ma è anche un'ottima tastiera sia per scrivere che per giocare,  anche se prodotti del genere forse non sono i più adatti ai gamer incalliti, vista l'assenza di tasti programmabili particolari o polling-rate più elevati. Occhio però al layout ANSI USA diverso dal nostro, che implica un posizionamento e una dimensione diversa per alcuni tasti, e simboli diversi sulla fila dei numeri e accanto alle lettere.

KiiBOOM Phantom 81 sfrutta un software "proprietario" che potete recuperare direttamente dal sito ufficiale seguendo questo link.

È compatibile solo con Windows, nonostante la tastiera sia compatibile anche con macOS. Il perché delle virgolette a "proprietario" è presto detto: è palesemente lo stesso software visto per altre tastiere, come banalmente quello delle tastiere EPOMAKER, solo leggermente modificato nel logo e in alcune voci. Se non altro potete fidarvi del software in questione: non ha codice malevolo al suo interno, altrimenti Windows non permetterebbe proprio di scaricarlo (cosa successa invece con altri software).

Prima però vediamo cosa permette di fare senza l'accesso al software. Di base la tastiera è già programmata con tutta una serie di scorciatoie. Nel caso foste curiosi qui trovate il manuale. Anche la grafica del manuale è molto simile a quella di EPOMAKER. Non sembrano esserci connessioni tra le due realtà però. Con le classiche scorciatoie attivabili tramite la pressione di FN si può avviare applicativi, controllare la riproduzione di contenuti multimediali, modificare parametri dei laptop (come luminosità dello schermo) e così via.

Con lo switch fisico per passare da Windows a macOS cambiano anche le shortcut: con FN+F4 ad esempio si può richiamare Siri. Come già accennato, con FN + numeri da 1 a 3 si passa tra i vari dispositivi connessi via Bluetooth. Ci sono poi tantissime scorciatoie per la regolazione dei parametri di retro-illuminazione, compresi i pattern e la luminosità dei LED che corrono lungo i bordi della tastiera (nel manuale chiamati Sidelight). Approfitto per tornare a parlare della manopola del volume. Di base la sua pressione serve a mettere in pausa o a far partire la riproduzione dei contenuti multimediali. Non vi piace o non vi è utile? Nessun problema: il software permette di riprogrammarne la funzione!

Dal software, che si chiama KiiBOOM Driver, potrete:

  • Cambiare l'associazione dei tasti, riprogrammandoli quasi tutti. Occhio che c'è anche lo switch FNLayer per gestire le funzionalità da attivare con la pressione di FN.  Dal solito tab si può anche regolare la sensibilità dei tasti. Come già accennato, si può riprogrammare anche la manopola, non solo alla pressione ma anche alla rotazione.
  • Registrare macro, grazie ad un'interfaccia piuttosto classica con gli indicatori di ritardo, elenco di macro e altre funzioni classiche; occhio però che in fase di digitazione prende il layout USA ANSI, di conseguenza se avete bisogno di lettere accentate o simboli specifici dovrete guardare la tastiera o scoprire le eventuali combinazioni di tasti giusti
  • Aggiornare il firmware della tastiera 
  • Creare effetti di retro-illuminazione completamente personalizzati, utilizzare quelli già presenti e modificare i parametri di standby sia del Bluetooth che del Wi-Fi

Vale,in definitiva, quanto già detto in passato, anche nel caso di altre tastiere: l'interfaccia è spartana e solo in inglese, anche perché è la solita di EPOMAKER, di ROYALAXE e probabilmente anche di altri marchi.

Ciò non toglie che riesce a svolgere il suo lavoro senza grossi problemi. Nota positiva: funziona anche con la tastiera collegata in Wi-Fi tramite ricevitore!

Buona la batteria da 4.000 mAh che troviamo a bordo, anche meglio di quanto mi aspettassi. Considerato il numero di LED sempre accesi, 80 per i tasti più tutti quelli che corrono lungo il bordo, mi aspettavo che la tastiera si sarebbe spenta entro breve. In realtà sin da quando l'ho tirata fuori dalla scatola l'ho usata quasi sempre in modalità senza-fili (tranne un rapido test in cablata) senza mai avere la necessità di ricaricarla. Potete insomma dormire sonni tranquilli: se la volete portare in trasferta non avrete bisogno di ricaricarla, e anche in casi estremi spegnendo completamente la retro-illuminazione l'autonomia complessiva ammonterebbe a centinaia di ore. Anche se trasparente, la leggibilità della tastiera è buona anche con i LED spenti. Inoltre da software è possibile modificare i parametri di standby, facendo sì ad esempio che i LED si spengano dopo un minuto di inattività e che la tastiera vada in sleep completo dopo 10 minuti.

La qualità, come vi dico sempre, si paga. Ma nemmeno troppo in questo caso. Il prezzo di partenza, direttamente sul sito KiiBOOM, è di 159$, a cui dovete aggiungerci 28$ di spedizione express. Ora, trattandosi di spedizione express, e quindi con corriere tipo DHL, UPS o simili, quasi sicuramente incapperete in costi di dogana. Mettete quindi in conto di spendere una cifra che si aggira intorno ai 220/230€. Meno di quanto spendereste per una LOFREE 1%.

Visto il prezzo urge un recap: ci troviamo di fronte ad una tastiera meccanica hot-swappable di tipo "Gasket Mount", dotata di manopola del volume, switch proprietari già lubrificati, stabilizzatori su PCB (e non a piastra), usabile senza fili sia in Wi-Fi che in Bluetooth, programmabile via software, solidissima e, soprattutto, completamente trasparente. Trovare tutte queste caratteristiche non è sempre banale, e potete stare certi che tastiere simili di marchi un pelo più noti si pagano molto di più.

Nel caso voleste vederla in video è apparsa in un recente filmato che abbiamo postato su TikTok.

Recensione KiiBOOM Phantom 81 - Foto dal vivo

Giudizio Finale

KiiBOOM Phantom 81

È sorprendente pensare che KiiBOOM Phantom 81 sia la prima tastiera meccanica mai prodotta dal marchio in questione. Non è solo trasparente: è anche ben costruita e dotata di tutte le caratteristiche che vorremmo trovare su una tastiera custom, tra cui anche stabilizzatori fissati alla PCB e sistema di montaggio di tipo Gasket. La trasparenza stessa poi è ben gestita, visto che sia con i LED accesi che spenti la leggibilità è buona. Rimane il problema del layout ANSI USA comune a molte tastiere cinesi, e il prezzo non è dei più economici. Per quanto offerto però c'è da dire che si trovano prodotti anche ben più cari. Speriamo a questo punto che non sia un caso isolato e che KiiBOOM produca altri modelli di così ottima qualità.

Sommario

Caratteristiche tecniche 9

Estetica, costruzione ed ergonomia 9

Voto finale

KiiBOOM Phantom 81

Pro

  • Solidissima e completamente trasparente
  • Hot-swappable, keycap di buona qualità
  • Anche Bluetooth o Wi-Fi via dongle
  • Manopola del volume
  • Ottime sonorità in scrittura

Contro

  • Solo layout ANSI USA
  • Software spartano (e solo ENG)
  • Piace o non piace, niente mezze misure
  • Prezzo un po' alto

Lorenzo Delli

Lorenzo Delli Cresciuto a "computer & biberon", si è avvicinato al mondo dell'informatica alla tenera età di 5 anni. Si occupa principalmente di news e recensioni legate al mondo del gaming (mobile e non) e dei canali Social per il network SmartWorld.

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